Non sarà romana ma quanto è bona: i ristoranti di Roma dove ordinare una super cheesecake

Pubblicato il 2 aprile 2019

Non sarà romana ma quanto è bona: i ristoranti di Roma dove ordinare una super cheesecake

In fondo la crostata ricotta e visciole del Ghetto di Roma è una cheesecake. D’altra parte il nome inglese invoca un altro tipo di formaggio, più acido e cremoso, un altro tipo di involucro ed un altro tipo di cottura. Sta di fatto che la torta al formaggio è buona, sempre, sia all’italiana che all’inglese/newyorkese. La versione estera di questo dolce a Roma è entrata con i piedi di piombo conquistando un ampio consenso tanto che ora i cittadini della Capitale la preferiscono alla più ortodossa crostata. Se non sai dove mangiarla ecco alcuni luoghi quasi segreti che fanno al caso tuo.

Dopo la pizza

Birra, fritto, pizza romana e poi? Un dolce ci sta sempre e cosa c’è di meglio di una cheesecake. In versione cruda, fresca e per nulla pesante rinfrescata dai frutti di bosco, questa torta da fine pasto ti metterà a nuovo facendoti concludere in bellezza la serata al Grottino, storico locale romano, informale e piacione.

Dopo la carne 

Steak house contemporanea e giovane nel cuore di Prati, Beef Bazar è meta di pellegrinaggio per molti giovani in cerca di una cena di carne di livello a prezzi onesti. Una tartare, un hamburger o una bistecca di carne selezionata da tutto il mondo ti fa iniziare bene la serata. Ma una conclusione è più che doverosa. Nella vetrina situata al piano inferiore puoi ammirare una serie di torte americane che ti faranno salire l’acquolina. Oltre al brownies, la red velvet e la carrot cake c’è una fantastica cheesecake in versione cotta arricchita di composta di frutti di bosco o cioccolato a scelta. E’ ricca di formaggio, alta il giusto e con la base burrosa e non troppo croccante. Insomma è la classica cheesecake che tutti vorrebbero ordinare e mangiare il sabato sera.

La cheesecake giovane di Testaccio

In zona Testaccio, nasce come forno per diventare cocktail bar, caffetteria e ristorante di tutto rispetto con proposte gastronomiche di prima qualità. Di chi parlo? Doppiozeroo, la meta ideale per una giovane comitiva di amici. A cena, dopo un fantastico hamburger o, se preferisci il pesce, un salmone al forno con panatura di pistacchi di Bronte, finocchi brasati e riduzione al Vermouth, non puoi lasciarti scappare la cheesecake cruda con salsa al mango e frutto della passione. Da perderci la testa. 

Dopo il cocktail trasteverino

A Trastevere è il luogo ideale per un dopo cena o un aperitivo per l’originale, ampia e ciclica offerta di cocktail d’autore intriganti. In pochi sanno, però, che dietro questi cocktail c’è una cucina moderna e innovativa guidata dal promettente Edoardo Meuti. Ti stai ancora chiedendo di che locale sto parlando? Santo Trastevere, ovviamente! In un ambiente arredato con cura con sottofondo musicale si cena, o pranza, con entusiasmo e curiosità. Oltre ad il salato, a meritare una menzione è la cheesecake in versione newyorkese, cotta. La crema molto soffice è alta ma comunque ben proporzionata rispetto al fondo di biscotti al burro. Molto buoni sono anche gli accompagnamenti a base di composta di frutti rossi e spuma di zabaione, golosa e leggermente alcolica.

Dopo il pesce gourmet

Una cheesecake alternativa la puoi trovare sicuramente da Cannolicchio, un’osteria di mare a pochi metri da Piazza Bologna. Qui in un ambiente essenziale, luminoso e bianco si gusta una cucina contemporanea esclusivamente di mare che esalta le materie prime del Mediterraneo con consapevolezza ed estro. Accanto alla bontà delle proposte salate si erge un’ottima pasticceria che coniuga assieme gusto ed estetica. Tra le varie proposte c’è un’ottima cheesecake in verisione 2.0 dedicata a Lucio Fontana. Perché? Perché sopra la fantasia crema a base di formaggio, cioccolato bianco e lamponi si trova un disco di biscotto ai lamponi cotto a bassa temperatura che tu, cliente, dovrai rompere come fosse una tela e gustare assieme al resto degli ingredienti.


Immagine di copertina di Ginny da Flickr (CC)
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scritto da:

Francesca Feresin

Ex studentessa del Liceo Classico Virgilio di Roma e futuro medico, mi scopro gourmet all’età di dodici anni dopo una cena illuminante ad una delle tavole più stellate della scena capitolina. Tra atticismi e artifici di filosofi e oratori del passato, trovo posto per pranzi e cene, tradizionali e all’avanguardia, che gusto all’insegna delle sentenze greche e latine di un tempo. Tracce, fili, spie di momenti di vita gustativa sono l’oggetto favorito delle mie giornate.

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