​Perché andare a cena in zona Campo dei Fiori dà le sue belle soddisfazioni

Pubblicato il 2 aprile 2019

​Perché andare a cena in zona Campo dei Fiori dà le sue belle soddisfazioni

Se dovessi pensare al centro di Roma cosa penseresti? Tra i primi tre luoghi che ti vengono in mente c'è sicuramente Campo dei Fiori, di giorno mercato pittoresco e profumato, di sera ritrovo per comitive d’amici e turisti in cerca di cibo tipico. Campo dei Fiori è il simbolo di Roma, di quella città antica quanto il mondo che unisce edifici d’epoca e mercati autentici al fascino delle mode contemporanee. A Campo dei Fiori c’è tutto e anche sul fronte del cibo non si scherza. Se passi per la piazza e hai un certo languorino non puoi esimerti dal provare uno di questi ristoranti.

La tradizione

Un ristorante che trasuda storia, ricordi e rispetto. Un luogo del cuore a cui ti affezionerai da subito. Di chi parlo? Evangelista, ovviamente. E il colpo di fulmine non è rivolto solo all’ambiente, al calore e alla genuinità del servizio ma anche e sopratutto alla cucina della brava Adele Mazzoni. La sua è una cura maniacale per i prodotti di stagione e per le eccellenze del territorio, che propone in maniera classica e senza fronzoli. Da provare è il Carciofo al Mattone, ricetta segreta di nonno Evangelista e ancora oggi unica nel suo genere a Roma. Non ha nulla a che fare con il carciofo “alla giudia”. Qui, infatti, si utilizza solo il cuore del carciofo e non tutto il fiore. Oltre a lui si distinguono gli gnocchi con broccoletti, salsiccia e nocciole, oppure il maialino di cinta senese alle prugne e il baccalà, elaborato in tante diverse ricette stagionali. Ottimi anche i dolci come il tiramisù, molto particolare per la presenza del whiskey di malto e delle fave di cacao.
Evangelista - Via delle Zoccolette, 11/A - Roma

La tradizione contemporanea

Questo chef è diventato famoso in tutta Italia per la sua carbonara. Sto parlando del giovane Luciano Monosilio che, dopo anni da chef stellato, ha deciso di aprire una trattoria proprio a due passi da Campo dei Fiori: Luciano Cucina Italiana.  All’aspetto giovane, fresca, informale e immediata, questa osteria propone sì una cucina classica romana, ma con un tocco in più dato dalle esperienze ed il vissuto del suo chef. Il simbolo dell’offerta è la carbonara in versione spaghetti. Poi c’è l’ottimo carpaccio di agnello con broccolo romano in più consistenze, il supplì, la parmigiana di melanzane, i rigatoni broccoli e salsiccia con spuma di pecorino e tante altre prelibatezze, saporite e goduriose. E’ possibile cenare, o pranzare, all’interno o all’esterno godendo dell’atmosfera romantica della zona.
Luciano Cucina Italiana - Piazza del Teatro di Pompeo, 18 - Roma

Lo stellato

Stella Michelin, servizio invidiabile e cucina d’impronta partenopea: affacciato su Corso Vittorio Emanuele, dietro Campo dei Fiori, c’è Pipero, uno dei ristoranti più apprezzati e conosciuti della Capitale. L’ambiente quasi aulico, estremamente raffinato ed elegante, fa da palcoscenico al maitre e patron Alessandro Pipero che racconta con orgoglio le creazioni del giovane Ciro Scamardella, da meno di un anno alle redini della brigata. Al tavolo apparecchiato in maniera minimalista si assaggia una cucina pulita ma gustosa che celebra l’ingrediente a 360 gradi: mozzarella con sorpresa da mangiare a morsi, primi piatti dal sapore meridionale quali i ravioli alla genovese di polpo e le bavette con pil pil di baccalà. Mangiare da Pipero è un lusso che ti estranea dalla movimentata vita del centro città.
Pipero - Corso Vittorio Emanuele II, 246/248 - Roma

Il gastronomico

Qui puoi seguire una degustazione di grandi vini e materie prime da tutt’Italia e non solo, tutte di primissima qualità. Da Rimessa Roscioli mangi, bevi ed arricchisci la tua cultura enogastronomica. Al tavolo in legno apparecchiato in maniera spartana con tovaglietta e tanti bicchieri in cristallo, puoi seguire una delle molteplici degustazioni cibo - vino pensate dalla cucina insieme ad i sommelier di sala. C’è l’assaggio di mozzarella, ricotta e stracciatella di bufala con diverse tipologie di pomodori, dry e semi-dry; c’è la fregola risottata allo zafferano con ragù di capriolo. E ancora un fantastico tagliolini cacio e pepe o un cannolo di pane con ricotta di bufala e pesche di Volpedo come dessert. La cantina accoglie oltre 400 etichette prevalentemente italiane e francesi e circa 70 proposte al calice. Saltuariamente sono organizzati corsi di cucina e degustazioni di vini, oli e altri prodotti d’eccellenza direttamente con gli artigiani.
Rimessa Roscioli - Via del Conservatorio 58 - Roma

L'itinerante sul tagliere

Un tempo era la strada dei barbieri, ora è la residenza di un piccolo ristorante da 20 coperti sui generis senza fuochi ma con tante eccellenze italiane da far provare al cliente. Sto parlando di Barbieri 23, il ristorante di Giorgio Baldari che con attenzione maniacale ha creato delle Selezioni, ossia abbondanti taglieri di specialità di vario genere, di pesce, carne o solo verdure. Ci sono i salmoni e le conserve di mare, le impressioni di bovino, la proposta di formaggi, le verdure e un percorso dedicato ai salumi non suini, come quelli di oca. Nonostante la mancanza di fuochi, Giorgio si è ingegnato e propone primi e secondi piatti di pregevole fattura come i ravioli al pomodoro ripieni di ricotta di latte nobile o lo stinco di agnello con patate e carciofi. Per chiudere in dolcezza ci si può concedere un dessert della Pasticceria D’Antona. La carta dei vini è piccola ma realizzata con criterio ed un occhio di riguardo nei confronti dei vitigni autoctoni. Le travi a vista, le tinte grigie chiare ti faranno rilassare e godere di un’esperienza in giro per l’Italia più buona che c’è.
Barbieri 23 - Via Dei Barbieri 23 - Roma

Buono e all'aperto

A Piazza di San Paolo alla Regola, affacciata sulla Chiesa, c’è una realtà appena ristrutturata e capovolta nella gestione che propone una cucina essenziale che cammina sul filo del rasoio tra tradizione e novità. Sto parlando del ristorante La Regola, la cui cucina è ora affidata a Massimo Baroni, veterano delle cucine più apprezzate di Roma. In una delle sale interne, dislocate su più piani, o ancora meglio all’esterno, puoi assaggiare una cucina semplice che colpisce il palato in primo luogo. Ottimo è il vitello tonnato dove la carne viene cotta a bassa temperatura e servita rosa con una corposa e leggermente acidula salsa tonnata. Poi c’è il baccalà fritto in pastella, l’uovo fritto e strepitosi primi piatti di terra e di mare: gli spaghetti pane, burro e alici e la carbonara sono da applausi. Poi c’è lo stinco, l’anatra affumicata e laccata al miele con cicoria ripassata. Imperdibile sono il tiramisù e la caprese fatti in casa. Accanto a loro anche tre proposte del pasticcere Andrea De Bellis.
La Regola - Piazza S.paolo Alla Regola 40 - Roma

L'immagine di copertina di Kara van Malssen da Flickr (CC)

Se vuoi restare aggiornato iscriviti gratuitamente alla newsletter di 2night!

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Francesca Feresin

Ex studentessa del Liceo Classico Virgilio di Roma e futuro medico, mi scopro gourmet all’età di dodici anni dopo una cena illuminante ad una delle tavole più stellate della scena capitolina. Tra atticismi e artifici di filosofi e oratori del passato, trovo posto per pranzi e cene, tradizionali e all’avanguardia, che gusto all’insegna delle sentenze greche e latine di un tempo. Tracce, fili, spie di momenti di vita gustativa sono l’oggetto favorito delle mie giornate.

×