Cosa c’è dietro al bancone di 9 Bistrot? Ce lo svela Marianna Basso restaurant manager (con un passato da bar lady)

Pubblicato il 12 aprile 2019

Cosa c’è dietro al bancone di 9 Bistrot? Ce lo svela Marianna Basso restaurant manager (con un passato da bar lady)

Cocktail ispirati all’arte del ‘900, prodotti di qualità assoluta, abbinamenti con il cibo ma anche tanta professionalità, formazione e ispirazioni internazionali. Il reparto drink di 9 Bistrot è una scommessa vinta, con qualcosa da raccontare: l’idea di mangiare e bere in maniera informale e divertente, a contatto diretto con il bartender. A svelarci i retroscena è Marianna Basso, restaurant manager del gioiellino gastronomico di M9 che ha messo al servizio di 9 Bistrot la sua esperienza da bar lady.

Ciao Marianna, quali sono i tratti distintivi della proposta drink di 9 Bistrot?

Sicuramente la qualità dei prodotti, in cucina come al bar. Non abbiamo una selezione sterminata di distillati ma la scelta è sempre accurata e ricercata. Siamo molto attenti alle diverse provenienze, ad esempio il nostro gin è italiano, inglese, scozzese... inoltre abbiamo tanto "fatto in casa" per le miscelazioni, come il succo di agrumi.  Per darti un’idea, prepariamo l’Hugo con un liquore al sambuco prodotto in Francia in un determinato periodo dell'anno durante il quale il sambuco è raccolto a mano e trasportato in bicicletta. Con i prodotti giusti, attraverso i nostri drink, possiamo raccontare una storia.

Qual è il plus di poter contare su una cucina professionale come quella di 9 Bistrot?

Ci appoggiamo alla cucina per le preparazioni ma soprattutto per la conservazione. Abbiamo la fortuna di avere gli strumenti per preparare i lavorati rispettando ad altissimo livello le normative igienico-sanitarie.

Mi dici qualcosa della cocktail list? Oltre ai classici ho adocchiato molti rivisitati...

L'ispirazione è del '900 per omaggiare il contesto in cui siamo inseriti, quello del M9 di Mestre. Abbiamo rivisitato alcuni grandi classici aggiungendo il nostro twist, anche solamente cambiando la materia prima. I distillati che troviamo oggi non solo gli stessi di un tempo. Per ritrovare gli antichi sapori ci siamo affidati ai bitter e alle spezie che enfatizzano il gusto senza aumentare troppo il grado alcolico del drink. E comunque non dimentichiamo che il cocktail nasce proprio nel '900!

Al 9 Bistrot cucina e cocktail bar dialogano soprattutto attraverso il grande bancone, dove si ordinano i cocktail ma anche i piatti del menù...

Per noi era importante portare questo trend internazionale del mangiare in maniera informale ma di qualità. È un po' il concetto della famosa “tapas” che qui non ha mai attecchito però è conosciuta in tutto il mondo. Siamo arrivati al 9 Bistrot con idee e concetti già "testati" altrove nel mondo come lo sharing e la condivisione delle esperienze legate alla mangiare fuori casa, la sfida è stata portarle e farle funzionare in centro a Mestre. Vedere le persone che mangiano e ordinano da bere in modo informale al bancone per noi è il traguardo. Sapere che sta succedendo davvero è un'enorme soddisfazione. Quando una persone si siede al banco, ordina da bere e qualche "mezza", noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.

Funziona bene in orario aperitivo?

Sì moltissimo. Quando le persone escono dal lavoro e hanno voglia di stare fuori ma senza andare al ristorante, oppure di fare aperitivo mangiando qualcosa di buono... ecco, l'idea è questa. Ci si siede, si fanno due chiacchiere con il barman, si scopre e si assaggia qualcosa di nuovo.

Sono previsti abbinamenti tra cocktail e cibo?

Non a menù, ma semplicemente per non andare a complicare la scelta del cliente che può già giocare a sufficienza con la scelta dei piatti. Il personale però è formato per consigliare gli abbinamenti più giusti tra cibo e cocktail. Ad esempio, organizziamo delle masterclass che spiegano agli addetti ai lavori i prodotti che usiamo per realizzare i nostri cocktail. La materia prima è alla base di tutto e la formazione interna per chi lavora qui è scrupolosa.



Come sei diventata una bar lady?

Ho una formazione alberghiera e ho avuto un bar per sette anni. Ho sempre fatto tanta formazione perché il bar è una passione, prima che un lavoro. Dopo aver venduto il mio bar ho fatto la bar lady nei locali notturni e anche per matrimoni, eventi e catering. Lavoravo praticamente 7 giorni su 7. Ho fatto anche qualche concorso: seconda per categoria a Lady Drink e ho partecipato alla Campari Competition.

E qui, come ci sei arrivata?

Era un momento della mia vita in cui ho sentito il bisogno di un po' di stabilità. Basta lavorare la sera e la notte. Ho conosciuto Andrea Carcanella perché facevo anche le serate al Molo 5.  Avevo altre opportunità lavorative da considerare ma questa mi ha dato più sicurezza. Ho iniziato a collaborare in Biennale, poi al Molo di Venezia, al Bistrot 55, al Lions al Lido e abbiamo fatto tanti catering per aziende e brand importanti con servizio di cocktail bar. Infine questa scommessa al 9 Bistrot.

9 Bistrot è l'ultima delle scommesse di MolodiVenezia, società alla guida del ristorante di Marghera, di Bistrot 55 di Piazza Ferretto e di Art&Food, realtà dinamica specializzata nei servizi di bar, ristorazione collettiva e classica nei poli fieristici e museali. Dal 2010 gestisce tutti i punti ristoro presenti alla Biennale di Venezia nonché il Lion's Bar al Lido durante il Festival del Cinema di Venezia. L’amore e la passione dei soci fondatori per la ristorazione si traduce nell'investimento continuo in risorse umane e nel saper riconoscere le opportunità vincenti, come quella offerta dal nuovissimo Distretto M9.

Non ti manca stare dietro al bancone?

Io qui mi diverto, a volte gioco e nelle giornate meno indaffarate con le ragazze sperimentiamo. C'è un momento in cui devi decidere se crescere o rimanere piccola: io adesso formo e mi metto un po' da parte.

C'è un cocktail della drink list che ti rappresenta particolarmente?

Io sono pro Americano. Mi piace berlo, mi piace farlo e qui abbiamo diversi vermouth e bitter che ci permettono di confezionare l'Americano anche per chi non è abituato a berlo. Riusciamo sempre a trovare il giusto equilibrio.

Quali sono le ultime tendenze?

Questo è l'anno di tequila e mezcal, prodotti d'agave non proprio per tutti. In lista abbiamo dei cocktail in cui li misceliamo per renderli più alla portata dei clienti. Le tendenze cambiano: dopo i gin, i vermouth e la vodka ora il mezcal. Non lo decidiamo noi, la scelta è commerciale ... ci si adatta alla tendenze milanesi. Anche se qui siamo nella patria dello spritz: riuscendo a fare quello in maniera eccelsa poi si può far provare qualcosa di nuovo alla gente. Noi usiamo il prosecco per fare lo spritz, che non è scontato perché spesso si tende ad abbattere i costi, mentre il  nostro standard è sempre elevato.

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scritto da:

Martina Tallon

Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.

IN QUESTO ARTICOLO
  • 9 Bistrot

    Via Giovanni Pascoli 11, Venezia (VE)

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