Paradiso per i Carnivori: la mia esperienza a La Masseria di Mestre

Pubblicato il 26 aprile 2019

Paradiso per i Carnivori: la mia esperienza a La Masseria di Mestre

 Pesce, vegetariano, vegano, sono contenta di mangiare e provare tutto, ma quando si tratta di mangiare carne, ecco, mi s’illuminano gli occhi!
 
Qualche giorno fa, è venuto il momento di andare a provare La Masseria Restaurant a Mestre.


 
Locale di nuovissima apertura, situato vicino al Centro Candiani, idea innovativa di due giovanissimi ragazzi Fabio e Sergiu, gli stessi del locale On The Rock, di Favaro Veneto.
Originariamente l’idea era di servire piatti tipici pugliesi, da qui il nome La Masseria, ma nel giro di pochi mesi i ragazzi hanno deviato la rotta e han deciso di proporre tanti piatti di carne, con diversi stili di cottura, per soddisfare tutti i carnivori del veneziano!


 
Ma non preoccupatevi, La Masseria non è un ristorante solo di carne: ci sono varie scelte anche per chi mangia pesce o verdure – come il loro delizioso hamburger vegetariano!
 
L’arredamento è moderno e grintoso con un'impronta lineare e di stile, luminoso e molto grande, con tanti piccoli particolari originali.
 
Mi sono recata nel ristorante in un giorno d’inizio settimana, quando c’era anche la partita in TV, ma molti tavoli erano lo stesso occupati. Se andate nel fine settimana, vi consiglio di prenotare.


 
Ho chiesto a Fabio di portarmi la loro specialità per antipasto e lui ha scelto una Tartare di Manzo al Lime, con sesamo, capperi di Pantelleria, cipollotto fresco e uovo, abbinato a un buon calice di Cabernet Sauvignon dei Colli Euganei – la carta dei vini è molto interessante, con vini Veneti ma anche Toscani e Pugliesi.


 
La tartare è un metodo antico di preparazione per la carne (ma oggi anche pesce e verdure), la cui origine si perde nel tempo dei Tartari, che erano soliti fare a pezzi le carni degli animali malati e sistemarle sotto le selle dei loro cavalli affinché si riducessero in poltiglia durante il viaggio e fossero mangiabili al termine dei lunghi tragitti.


 
Oggi la tartare richiede delle regole fisse da rispettare nella preparazione, come, appunto, l’essere sminuzzata e poi battuta esclusivamente al coltello. La lavorazione a fil di lama dà risultati nettamente diversi rispetto al semplice trito: una consistenza, molto più morbida e vellutata, e di valore nutrizionale molto più alto. La carne tagliata a coltello non si scalda, come accadrebbe dentro un trita carne, e quindi rimane integra dei suoi valori nutrizionali. Fondamentale la scelta della carne di manzo, che deve essere freschissima e di ottima qualità.
 



E qui a La Masseria, la qualità è definitivamente alta – la passione per la carne è evidente nella scelta dei prodotti che vengono usati nella preparazione dei piatti. La tartare è morbida, cremosa e molto saporita: l’abbinamento con il lime è azzeccatissimo!
 
Fabio e Sergiu scelgono pregiati tagli di carni europee, provenienti soprattutto da Irlanda e Francia, anche per i loro deliziosi hamburger e per la famosa Tomahawk, di cui sono stati tra i primi promotori nella zona di Mestre.
 
Ma cosa è la Tomahawk?
 
La Tomahawk è una bistecca gigantesca e spaventosamente seducente per i  “bellicosi” carnivori, che prende il nome dall’antica scure utilizzata, qualche secolo fa, dai Nativi americani nei primi scontri con i coloni bianchi. La bistecca Tomahawk si ricava dalla parte anteriore della lombata di manzo.


 
La carne è molto aromatica e saporita, con un chiaro “nucleo” di grasso. Con le sue fibre sottili e la forte marmorizzazione è una carne tenera e succosa.
 
Se decidete di ordinarla, preparatevi con i coltelli ben affilati e molto spazio nello stomaco!


 
Avendo già preso la tartare, scelgo di provare il Filetto di manzo con riduzione al Primitivo, con un contorno di patatine fritte fatte in casa e delle Zucchine con Anacardi, olive taggiasche e pomodorini.


 
La cottura è perfetta, lasciando una carne cosi morbida che potrei proprio, come diceva una vecchia pubblicità, spezzarla con un grissino.
 
La presentazione dei piatti è ben curata e visivamente molto originale.
 
Fabio mi convince a provare uno dei loro dessert, tutti rigorosamente fatti in casa. E cosi assaggio la loro Sbrisolona alla “Masseria” con una delicatissima crema con gli amaretti. 

 


 
I ragazzi cambiano il menu ogni mese e mezzo, sperimentando con metodi di cottura, ingredienti e abbinamenti. Definitivamente un locale da tornare a provare al più presto e questa volta, Tomahawk, sarai mia!

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scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

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