Perché una veneziana va a mangiare una pizza a Mestre: te lo spiego

Pubblicato il 6 maggio 2019

Perché una veneziana va a mangiare una pizza a Mestre: te lo spiego

Da buona veneziana faccio molta fatica a muovermi dalla Laguna, soprattutto se si tratta di cercare un posto dove mangiare. Andare a Mestre implica il fatto di cercare un autobus o prendere la macchina, far combaciare tutti gli orari e le esigenze dei miei amici e l’orario dell’arrivo in ristorante, un lavoro che farebbe rabbrividire perfino un orologiaio, intento ad incastrare tutti i meccanismi affinché tutto funzioni. Ma c’è una sola cosa che mette d’accordo tutti e per la quale vale sempre la pena spostarsi, la pizza. Sono sempre alla ricerca di quella cotta al punto giusto, alta il punto giusto, condita al punto giusto. Si, non è uno scherzo. Per accontentare anche i gusti della mia amica vegana, sono disposta a spostarmi anche un po’ di più.
Se sei un pigro ma appassionato della materia come me (fidati, me ne intendo), ecco 13 locali dove mangiare la pizza a Mestre e dintorni.

Perchè è maxi

Tre diverse pizzerie, una in Via San Donà, una in Via Capuccina e la nuova arrivata in Via Caneve. Da Michele non scherza: è stato il primo a portare a Mestre la pizza in formato maxi e nelle sue pizzeria il menu è vario e attento alle esigenze di tutti. La specialità della casa è la focaccia a doppio impasto farcita con ogni tipo di ingrediente ma le pizze sono la vera opera d’arte del pizzaiolo-artista. Da provare quella con friarielli e salsiccia e la Siciliana con olive Leccine, acciughe del Cantabrico e capperi di Pantelleria.
Nel menu della pizzeria in Via Cappuccina sono presenti anche la Veggie pizza, con crema di radicchio, melanzane, zucchine, pomodoro fresco, origano, basilico e prezzemolo agliato, e la pizza Halal con pomodoro, mozzarella, tacchino, funghi, peperoni, cipolla e olive tagiasche.

Perchè ha una doppia lievitazione

Farine macinate a pietra e farine con semi integrali, un impasto a doppia lievitazione che riposa dalle 48 alle 72 ore. Queste le caratteristiche principali della pizza delle Oche dove ogni ingrediente è messo sulla pizza al momento giusto. Fra le pizze speciali in menu è presente la pizza Alice, con mozzarella di Bufala DOP, alici del Mar Cantabrico, pinoli, cipolla di Tropea, olive taggiasche e pomodoro fresco. Quando vado lì mi sembra sempre un’ottima idea affiancarci una delle loro 10 etichette di birre.
La pizzeria è dotata di una zona bimbi, sorvegliata e con servizio babysitting.

Perchè è vegana

Al bivio degli Artisti la natura viene al primo posto. Dalla cucina salutista agli interni decorati con materiali di recupero, qui ogni cosa è studiata per offrirti un momento di vera pace. Anche nel piatto si percepisce questa filosofia, da quello principale alle pizze, che sono preparate con farine biologiche macinate a pietra e lievito madre vivo, e presenti in menu sia nella maniera classica, sia senza glutine. Tanti i condimenti fra cui scegliere fra cui la crema al tartufo, la salsa tartara, il salmone affumicato, la crema ai pistacchi e i semi di sesamo.
La vera caratteristica del locale è quella di proporre cucina vegana, con pietanze gustose e molto elaborate: in menu sono presenti 6 pizze vegane come la Saporita Vega con crema ai pistacchi, formaggio vegano funghi shitake, stracchino di riso e rucola. Qui anche le birre sono artigianali e a km zero.

Perchè è estrosa

Dal 1992 Roberto e Giorgio mettono passione e dedizione per fare de La Chiave un luogo dove poter vivere una vera e propria esperienza culinaria. Griglieria ma soprattutto pizzeria anche da asporto, durante la bella stagione è possibile mangiare nel giardino esterno.
La pizza viene preparata con il metodo della ‘biga’ ed è possibile chiedere, oltre all’impasto classico, anche quello intregrale ai cereali. Dalle classiche alle più estrose, la fantasia non manca: da provare la Chiave con pomodoro, mozzarella, peperoni, melanzane, pomodori ciliegino, speck, rucola e brie, e la Bassa Padana con pomodoro, mozzarella, salsiccia e uova.
Anche in materia di birre qui ne sanno, si trovano le etichette ‘Birra Dolomiti’ prodotte dal Birrificio ‘Fabbrica di Pedavena’.
Via Brendole 93, Mestre

Perchè mangi in un forte

Luogo suggestivo dove cenare, il Bagolaro ha trovato sede all’interno di Forte di Marghera, una fortezza ottocentesca che da qualche anno è sede di diverse attività gestite dalla Cooperativa Sociale Controvento, che punta sulla sostenibilità e sui prodotti a km 0. La pizza viene cotta nel forno a legna e servita con birre artigianali; il locale prende il nome dal maestoso albero che si trova all’ingresso.

 

Perchè ha 3 diverse varianti

3 diverse versioni per una pizza tutta da mangiare: da Chicchirichì la preparano nella versione extralarge, nella versione napoletana con la caratteristica pasta soffice e alta e con l’impasto al kamut. Una voce fuori dal coro del menu sono le pizze arrotolate, come la Modigliani con mozzarella, rucola, stracchino e prosciutto alla brace, ma non mancano ad esempio le pizze con la bufala, come quella classica con pomodoro San Marzano, bufala e basilico.

Perchè è napoletana

Conosciuta ai più con il nome Dai Salernitani, Alla Conchiglia la pizza ha il bordo alto ed è napoletana. Il menu si divide fra le classiche e le speciali fra cui trovi ad esempio l’Avvocatissimo, una pizza con pomodoro, mozzarella, formaggio grana, cipolla, olive greche e salame piccante, o il più caratteristico calzone con mozzarella, provola, pepe, ricotta e ciccioli.
Il giovedì sera c’è la possibilità di richiedere l’impasto integrale.

Perchè è cotta a legna

Da Pino è un nome che probabilmente ti suonerà familiare. Infatti conta numerosi pizzerie sparse in tutto il nordest. Qui da quanta è la scelta, non saprai proprio da dove cominciare. Pizze stagionali, classiche, alla verdure, le specialità, i calzoni arricchiscono il menu. Provo a darti qualche idea: la pizza che porta il nome del ristorante è condita con pomodoro, mozzarella, verdure miste, olive taggiasche, pomodoro Datterino e salamino piccante; mentre se sei per i gusti più decisi devi provare quella con la salamella trevigiana o con gorgonzola DOP e cipolla di Tropea.

Perchè è l’unione di Sicilia e Campania

Qualunque cosa assaggi, le tue papille gustative verranno inebriate dai sapori campani e siculi. C’è poco da fare ma al Timone la pizza è verace napoletana, quella che con un boccone ti fa sentire partenopeo anche a chilometri di distanza. Non ti resta quindi che addentare la Tricolore con fior di latte, crudites di zucchine e peperoni, fiocchi di ricotta fresca di bufala e ciuffi di sfilacci di cavallo o la più decisa Inferno, con pomodoro, fior di latte, salamino piccante, cipolla, gorgonzola, capperi, peperoni olive nere e acciughe.

Perchè ha presidi Slow Food

Se dico ingredienti certificati Slow Food e birre artigianali ti viene sicuramente in mente Grigoris, uno dei luoghi più frequentati a Mestre in cui mangiare la pizza. Qui viene preparata seguendo la ricetta napoletana, con farina di grano italiano, pomodoro San Marzano, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di oliva, basilico e origano selvatico. Come vedi nulla è lasciato al caso e se l’acquolina vien mangiando, non ti resta che cominciare a scegliere cosa mangiare: fra tutte ti cito quella con tonno e scarola o alici marinate e scarola, e una delle più scelte, quella con fiordilatte, burrata pugliese, prosciutto cotto di mora romagnola e olio alla senape.

Perchè è tradizione rivisistata

Fra le pizzerie di Mestre e dintorni sicuramente non possono mancare i Fratelli la Bufala, uno degli esempi di cucina tradizionala campana rivisitata in chiave moderna. Numerose le pizzerie che portano questo nome, come le pizze in menu. Da provare la pizza bianca con mozzarella, pomodorini, pesto di basilico e scaglie di grana o la pizza con mozzarella, prosciutto cotto, panna e gateau di patate ed infine la pizza bianca con mozzarella, maialino nero e patate al forno.

Immagini interne dalle pagine Facebook dei locali
Immagine di copertina dalla pagina Facebook de Al Bivio degli Artisti

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scritto da:

Alice Chiarot

Veneziana doc, chiaccherona e dalla risata facile, appassionata di pallavolo e dello sport. Mi piace cucinare dolci, non potrei mai rinunciare al caffè, una buona parmigiana di melanzane e agli spaghetti.

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