Akira Ramen Bar al Flaminio: il ramen bar ha aperto anche a Roma Nord, noi siamo andati a provarlo

Pubblicato il 26 maggio 2018

Akira Ramen Bar al Flaminio: il ramen bar ha aperto anche a Roma Nord, noi siamo andati a provarlo

La quarta sede è anche cocktail bar dove andare per un insolito aperitivo

Ammetto, sono stata più e più volte a cena da Akira. Varie volte nella sua sede di Via Ostiense, poi in quella di Piazza Bologna e ho fatto anche una puntatina al Mercato Centrale di Via Giolitti perché seguo Akira e la sua cucina, soprattutto il suo ramen, da quando ha aperto ma scoprire che - a fine Aprile - arrivava la quarta sede a Roma Nord è stata per me una bella notizia.

Siamo nei pressi di Viale Tiziano, e più precisamente in Via Guglielmo Calderini, qui il nuovo ramen bar conta circa 70 coperti ed è a due piani, arredati in maniera differente anche per distinguerne un poco la destinazione. Al piano terra si viene accolti da un locale con toni del grigio-nero, la sezione bar dove prossimamente si serviranno gli aperitivi (anche a base di cocktail al sake, ma di questo vi parlerò a breve), nel piano sottostante invece, arredato con semplicità e sui toni del bianco e del legno naturale, troviamo la cucina a vista, dove gli chef cucinano e servono direttamente i clienti.

A differenza di Akira a Ostiense, qui il bancone, che circonda la cucina e prevede solo posti singoli, è stato sostituito da tavoli con panche per 4 persone, in questo modo ben 24 coperti possano essere serviti direttamente dal personale di cucina tramite le caratteristiche finestre, così come è la tradizione dei ramen bar in Giappone (a breve ogni tavolo verrà poi fornito di iPad da cui inviare direttamente e in tutta autonomia, le proprie ordinazioni).

Quando sono passata per una cena ho scelto il mio posto proprio in uno di questi tavoli e iniziato il mio viaggio nella deliziosa cucina di Akira. Come prima cosa ci tengo a dirvi che la pronuncia corretta è àkira, con l'accento sulla prima lettera (una chicca che in pochi conoscono) qui ho scoperto che – la grande differenza rispetto a tutti gli altri punti di questo ramen Bar - sta nella presenza della carta dei sake e a breve, dopo le 18:00, sarà infatti possibile sia fare gli aperitivi di cui vi ho anticipato - con cocktail e assaggini dei piatti in menu - sia cenare pasteggiando con calici o bottiglie, scelti dalla carta dei sake fornita a corredo del menu. Io, nel mio piccolo, ho optato, consigliata da Ryohei Hamazawa, manager di Akira, che mi ha accompagnato per tutto il pasto, per lo Hiyashibori Gold dalle note fruttate e floreali, una delizia di profumi e aromi in un calice da 15,5 gradi.

A differenza della cucina giapponese, dove non è prevista la distinzione tra antipasti, primi piatti, secondi e contorni, qui nel menu potete trovare un’indicazione di massima per capire cosa ordinare, con le pietanze divise “alla maniera occidentale". Io ho scelto per antipasto il Potato Salad, un purè di patate con uovo sodo, maionese, chasyu, cetriolo carota, cipolla fritta, goma dressing e pachino su un letto di insalata, come piatto principale un fantastico Karaage, cosce di pollo disossate, marinate nella soia e fritte, accompagnate con una salsa di uova, rapa gialla, maionese e aceto, un piatto tipico della cucina giapponese, molto conosciuto in Giappone e tipico delle box preparate per i pranzi scolastici dei bambini (che infatti lo adorano)  ma - vi assicuro - provatelo e lo adorerete anche voi, io l'ho trovato davvero delizioso... succoso... gustoso e croccante!

Il piatto forte è stato ovviamente il ramen, ho scelto quello con salsa Shio; trattasi di una salsa a base di sale; il ramen viene servito con aggiunta di vari topping: maiale, alga nori e spinaci che condiscono la pasta fatta in casa, il tutto servito nel brodo, denso e quasi cremoso, realizzato cuocendo per ben 10 ore le ossa del maiale (è disponibile anche una versione veg e una piccante con varianti ad hoc nelle ricette). Con l’arrivo della bella stagione poi, viene inserito in menu il ramen freddo, dove la pasta utilizzata è la stessa ma cambia il brodo (più leggero e a base vegetale) e vi è l’aggiunta di verdure fresche.

Infine il dolce; a differenza dei giapponesi che non mangiano mai i dolci al pasto, ma li relegano al momento della merenda, io – da buona italiana - non ho potuto evitare di ordinare il Matcha Tiramisù, di cui avevo già sentito parlare ma che non avevo ancora avuto modo di assaggiare; mi è stata servita una deliziosa scatolina cubica con dentro biscotti imbevuti nel té verde e coperti da una crema a base di mascarpone e the matcha. Delicatissimo e dal sapore particolare, merita la scelta come fine pasto.

Akira Ramen Bar
Via Guglielmo Calderini, 1 - Roma - Tel. 327 28 96 198
Aperto tutti i giorni 12:30 – 15:00 / 19:00 – 23:00

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scritto da:

Naima Tomaselli

Giornalista, laureata in comunicazione, fotografo, cucino, parlo di food e non solo, recensisco ristoranti, libri ed eventi su siti del settore. Chiacchiero, polemizzo e faccio la morale ma scrivo anche ricette sul mio blog “Cucino da Vicino”. Nel resto del tempo: vivo.

IN QUESTO ARTICOLO
  • Ramen Bar Akira - Flaminio

    Via Guglielmo Calderini, Roma (RM)

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