Al via Identità Golose On the Road: l'edizione speciale del 2020

Pubblicato il 16 novembre 2020

Al via Identità Golose On the Road: l'edizione speciale del 2020

La kermesse quest'anno si trasferisce online con tanti appuntamenti in streaming

Lunedì 16 novembre alle ore 12.00 si è dato il via ad un nuovo anno di Identità Golose. Certo, quest'anno era difficile organizzare in presenza una delle kermesse più importanti del panorama gastronomico italiano dal 2005. Allora si è spostato tutto online in una edizione "On the Road".

La cerimonia di premiazione, condotta da Federico Quaranta Cinzia Benzi dalla sala Ovale di Identità Golose Milano, primo hub internazionale della gastronomia, ha visto anche l'intervento di Claudio Ceroni, co-fondatore di Identità Golose con Paolo Marchi.

"Alla fine siamo qua - racconta Claudio Ceroni - nonostante tutto quello che è successo e che sta succedendo, siamo qui con Identità Golose On The Road. Da subito, quando ci siamo resi conto che non sarebbe stato possibile realizzare il congresso nelle sue forme tradizionali, abbiamo anche pensato che non potevamo limitarci semplicemente ad uno spostamento. È un momento di confusione, di contraddizioni ma è anche il momento di inventarsi cose nuove, formule nuove di comunicazione, progetti per continuare a stare insieme, a far circolare le idee. È un momento in cui, più che mai, c'è bisogno che le idee circolino, non si fermino. Tutti gli esercizi della ristorazione sono in difficoltà... È questo il momento di reagire comunque. Da questo è nato il progetto di Identità On the Road che non è solo un progetto digitale ma è molto di più. Abbiamo messo a punto uno sforzo produttivo probabilmente senza precedenti per questo settore."

Così, il "congresso senza congresso" di quest'anno cambia le sue modalità ma non la sostanza. Lo "sforzo senza precedenti" ha infatti portato Paolo Marchi, insieme ai suoi collaboratotri, in giro per l'Italia per effettuare interviste, approfondimenti e show coocking che verranno trasmessi online nei prossimi mesi sul sito di Identità Golose.

L'idea? Quella di far fronte responsabilmente alla situazione generale che vive il Paese, senza però rinunciare a quello che è ormai un appuntamento fisso per tutti gli operatori del settore eno-gastronomico ma anche per i tanti appassionati di cucina e di lifestyle. 

Il messaggio per "questo 2020 così difficile"

Il mondo è cambiato. Sono diverse le nostre prospettive, persino il modo in cui siamo costretti a rapportarci con la realtà quotidiana. Per questo Identità Golose decide di adattarsi e cambiare trasformandosi in un'identità digitale, ritagliata sull’attualità "per non lasciare sola la cucina italiana in questi mesi difficili grazie a uno sforzo produttivo e organizzativo senza precedenti che vede forze in campo impegnate in tutta Italia. Abbiamo viaggiato con un unico obiettivo: costruire un nuovo futuro". 

Gli appuntamenti online 

Continua Ceroni: "Abbiamo registraro oltre 70 lezioni e contributi da parte dei più grandi esponenti della cucina contemporanea, molti li abbiamo registrati a Milano, molti da Paolo Marchi con i suoi collaboratori in giro per l'Italia con un tour che secondo me farà storia."

Nel programma si contano, infatti, più di 60 masterclass tenute da 70 relatori di prestigio - ma anche Digital edition. Il tutto è completamente disponibile e fruibile dal 16 novembre al 31 gennaio sul sito identità Golose iscrivendosi al congresso digitale.

Aggiunge Paolo Marchi: "Mi piace dire Buon tutto a tutti! Come ha detto Claudio, ci siamo dati da fare quando era evidente che non si sarebbe potuto fare un evento in presenza. Allora abbiamo preso l'auto e siamo andati in giro per l'Italia. In alcuni casi per i contributi in tanti sono venuti a Milano. In altri casi siamo andati noi da loro. Siamo entrati nelle loro cucine e nei loro laboratori, li abbiamo intervistati e ci siamo fatti raccontare ricette, tecniche e nuove prospettive. Un gesto di vicinanza e solidarietà più che mai necessario in un momento in cui è importante condividere valori e ispirazioni che nascono solo grazie al confronto. Con un preciso obiettivo: fotografare il presente per costruire un nuovo futuro." E continua: "Quello che sta succedendo adesso, da una parte ci tiene la testa aperta sul mondo, dall'altra ci costringe a stare in Italia e a cercarci con il web. Speriamo che questo duri poco. C'è una forza in giro  incredibile. Si ha voglia di continuare e di riscattarsi. In questo periodo è facile farsi prendere dallo sconforto. Ci si può sedere ma questo dura pochissimo. I filmati a disposizione sono una 70ina ma ne avevamo prefissati più di 120. Questi son quelli che siamo riusciti a fare per via delle restrizioni imposte. Abbiamo comunque salvato tutti gli argomenti (pizza, pasta, gelato...) fino a quello del congresso di quest'anno: Costruire un nuovo futuro che era già maturato in tutti durante il primo lockdown."

Il fitto programma disponibile online fino al 31 gennaio 

I tanti contenuti saranno rilasciati e dunque disponibili su Identità on the road in tre tornate, da qui a fine novembre su iscrizione al costo di 49 euro. "Chi si iscriverà qui potrà navigare tra tantissime masterclass. Ci saranno le sezioni speciali che caratterizzano da anni Identità Golose (e dunque Identità di Pizza, Identità di Pasta, Identità di Sala, Identità di Champagne-Atelier des Grandes Dames, Dossier Dessert, Pasticceria italiana contemporanea, Identità di Gelato, Identità naturali e Identità Cocktail), più nuove aree tematiche, Incontri on the road e Spyc Academy." 

Dal 16 novembre si potranno trovare i primi contributi. Quali? Oltre al saluto di Paolo Marchi e Claudio Ceroni e alla lezione di Davide Rampello, si potrà assistere in streaming e on demand alle masterclass di Davide Oldani e Ernst KnamEnrico Bartolini; Riccardo Camanini ed Enrico Cerea per la sezione Incontri on the road, che comprenderà anche il la talk-masterclass di Gaetano Trovato, Alessandro Negrini e Fabio Pisani con l'introduzione di Relais & Châteaux da parte di Danilo Guerrini; poi Renato Bosco e Luca Pezzetta per Identità di Pizza; Stefano Guizzetti e Chiara e Andrea Soban per Identità di Gelato; Cinzia De Lauri, Sara Nicolosi e Giulia Scialanga per Identità di Champagne; Andrea Berton e Carlo Cracco per Identità di Pasta; Moreno Cedroni e Luca Abbadir per Dossier Dessert; Gianni Zaghetto e Fabrizio Fiorani per Pasticceria italiana contemporanea; Pietro Leemann per Identità naturali. Ci saranno anche due masterclass di Identità di Sala, "La formazione e l’inserimento dei giovani allievi" con Candida D’Elia, Roberto Brilli e Marta Cotarella; e "Gli imprevisti, come gestirli", con Ezio Indiani.


Conclude Paolo Marchi: "È stato un viaggio davvero emozionante. Conservo davvero dei bei ricordi. Forse la cosa più bella è stata trovarmi da Moreno Cedroni nel suo tunnel creativo e trovarci in una stanza chiusa che lui ha ricavato nel suo garage di casa. Eravamo entrati con luce, troupe e siamo usciti che era buio. È stato come aver passato un buco nero ed essere andati molto più avanti. Sono certo che vedendo le puntate raccoglierete le emozioni che abbiamo vissuto. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Orgogliosi ma non appagati. Stiamo lanciando il 2020 ma abbiamo già idee per il 2021."

I premi conferiti durante la presentazione 

La presentazione del 16 novembre è stata anche l'occasione per premiare gli chef vincitori di quest'anno, divisi in 13 categorie. Dice Paolo Marchi: "Quelli che abbiamo premiato si sono fatti un mazzo tanto, bisogna dirlo. Quello che è successo in Italia è pesantissimo ma sulla ristorazione e l'enogastronomia è ancora più pesante perché molto spesso la prima cosa che si chude sono bar e ristoranti come se fossero la fucina di ogni male. Questi personaggi meritano la nostra ammirazione e sono egli esempi concreti che stanno lavorando benissimo e vogliono ribellarsi a questa situazione di lockdown e di incertezze. Va riconosciuto il fatto che la ristorazione italiana ha lavorato da matti".

Ecco l'elenco completo

Piatto dell'Anno 
Massimiliano Alajmo, Le Calandre, Rubano (PD) con il Cappuccino Murrino 

Premio Vent'anni
Davide Guidara (ha da poco lasciato SUM a Catania. Attende di aprire il suo ristorante)

Tipicità italiana in cucina
Nadia Santini, Dal pescatore Santini, Canneto Sull'Oglio (MN)

Creatività in cucina 
Roy Caceres, Metamorfosi, Roma

Identità di sala 
Francesco Cioria, San Domenico di Imola 

Identità nuove sfide 
Antonello Colonna, Open Colonna di Milano 

Identità di Birra 
Anthony Genovese, Ristorante Il Pagliaccio di Roma 

Cuoco dell’anno
Antonia Klugmann, L'Argine a Vencò, località Vencò a Dolegna del Collio (Go)
Che racconta: “Mi sono emozionata. La cucina mi ha fatto questa sorpresa. Credo nell’autodeterminazione che ci permette il mestiere. Ci definiamo come persone anche in base a quello che facciamo. Nella cucina ho sempre trovato libertà e non ho mai pensato che la libertà fosse di donna o di uomini. Sono fortunata perché non pensò che tutti riescano ad esprimersi in quel che fanno, io lo faccio e ne sono felice.”

Identità naturali 

Caterina Ceraudo, Dattilo, Contrada Dattilo a Strongoli (Crotone)

Olio in cucina 
Martina Caruso, Signum, Salina (Messina) - Malfa

Identità di territorio 
Isa Mazzocchi, Ristorante La Palta, Borgonovo Val Tidone (PC)
Che commenta: “Noi siamo il territorio che viviamo”

Sperimentazione in cucina 

Terry Giacomello, Inkiostro, Parma 

Artigiano del gusto 
Francesco Bracali, Bracali, Massa Marittina (GR)

Qui puoi trovare la spiegazione dei premi. 

Informazioni tecniche 
Per vedere tutti i contenuti, a partire dal 16 novembre, basta iscriversi online sul sito di Identità Golose al prezzo di 49 euro + Iva. Consente l'accesso libero a tutti i contenuti. 
Per le iscrizioni cliccare qui.
Per info iscrizioni@identitagolose.it o il numero di telefono +39 02 48011841 interno 2215
Programma completo: qui

Photo Credits: redazione 

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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