I brunch da fare quest'estate tra i locali di Treviso e dintorni

Pubblicato il 14 maggio 2018

I brunch da fare quest'estate tra i locali di Treviso e dintorni

Ammettiamolo: sono anni che scimmiottiamo gli americani in ogni sede possibile e immaginabile. Mettiamocela via. E cerchiamo semmai di prendere quanto di buono ci arrivi da questa tendenza culturale ormai irreversibile. Come il brunch, ad esempio, certo. Crocevia agrodolce tra colazione e pranzo, il brunch è la soluzione ideale soprattutto in quei giorni festivi in cui ti alzi troppo tardi per accontentarti di brioche e caffè, ma troppo presto per pensare alla pastasciutta. Nella seconda metà di un’assolata domenica mattina, infondo, perché non uscire all’aperto a strafogarsi di torte fatte in casa, pancake alla marmellata e uova al bacon?

Con le torte da urlo

Cake&cocktail: la formula lanciata dallo Jibo’s è stato il mantra di quest’inverno a Treviso centro, lanciato dal mitico Jibril in questo nuovo american bar di Porta S. Tomaso. Un locale trasversale, in cui ogni giorno dal pancone fanno capolino formidabili torte d’alta pasticceria tutte fatte in casa, che per un brunch d’eccezione puoi sposare, per esempio, al Piatto Jibo’s: uova al tegamino, funghi, pancetta e fagioli.

Alla carta in pescheria

Nel cuore pulsante di Treviso, ogni domenica in tarda mattinata l’appuntamento fisso per ogni bruncher che si rispetti è all’Abitué: il locale più cosmopolita della zona pescheria (presso l’ex monastero San Parisio), quello dove puoi sempre incontrare il trevigiano doc, la famiglia con bambini, il radical chic e anche parecchia gente da fuori città. Il menù è alla carta, adatto ad un brunch fai-da-te a misura di palato.

Sull’acqua in centro storico

Croissant, torte di pasticceria, biscottini fatti in casa, estratti di frutta fresca, ma anche specialità salate: dalle 10 del mattino la nuova osteria Malvasia, in pieno centro a Treviso, ti offre la possibilità di consumare uno splendido brunch affacciato sul fiume, magari nella terrazza all’aperto. Un consiglio: prenota!
Osteria Nuova Malvasia: via Trevisi 29, Treviso - tel. 3478741443

Fra antica Roma e modernità

Ricavato fra gli antichi resti romani di Oderzo (frammenti di quando la città era un municipium imperiale e si chiamava Opitergium) c’è lo spettacolare ristorante stellato Gellius, che al piano interrato ospita il più giovanile e accessibile Nyù. Qui, ogni sabato e domenica dalle 11:30 trovi un menù brunch sempre diverso, raffinato e creativo, nella magia di un bistrot sospeso tra architetture millenarie e cucina futuristica.

In campagna

Tra le rigogliose e lussureggianti campagne roncadesi, a Ca’ Tron, il consiglio spassionato è di provare il brunch dell’osteria Le Cementine, primo ristorante di H-Farm aperto al pubblico! Cibo d’alta qualità, ricette stagionali dolci e salate e tanti prodotti freschi a chilometri zero: qui l’amore per il territorio e la creatività enogastronomica affondano a piene mani nell’H-Orto, che puoi ammirare baciato dal sole, vicino alla terrazza estiva del locale, circondata dalla natura e affacciata sul fiume.

All’americana

Quello proposto dall'Home Rock Bar in Fonderia a Treviso è un vero e proprio brunch all’americana. Ogni domenica dalle 12 alle 15 puoi avventarti su di un fantastico buffet a base di pancake, uova strapazzate, muffin, toast e molto altro, affiancato da un secondo menù speciale con pietanze più elaborate come burger, pastrami, caesar salad e sandwich in tutte le salse.

In giardino sotto il glicine

Usciamo ora di un passetto dalla provincia di Treviso: il nuovo Madly a Quarto d’Altino merita questo ed altro. Due ragazzi giovani ma con già grande esperienza, un ambiente fresco e curato, e una cucina tradizionale quanto innovativa, che ben si adatta anche ad un brunch gustoso e creativo. Da godersi nel nuovo giardino estivo del locale. 

Immagine di copertina da pagina Facebook di Osteria Nuova Malvasia

  • BRUNCH

scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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