Non solo movida e ragazzini in Colonne: ecco dove farsi una cenetta come si deve

Pubblicato il 25 marzo 2019

Non solo movida e ragazzini in Colonne: ecco dove farsi una cenetta come si deve

Ammetto che manco da qualche tempo alle Colonne. E beh, aspetto che faccia più caldo. Con la bella stagione la piazza della Basilica San Lorenzo Maggiore viene letteralmente presa d’assalto. Ad una certa ora poi i vigili fanno sgomberare il campo e passano i mezzi dell’Amsa a ripulire il piazzale dalle centinaia di bottiglie di birra e bicchieri vuoti. Inutile far finta di niente, se volessi un po’ di erba, tra la movida è facile trovarla tanto quando un sorso di birra. È una zona chiassosa, ma allegra. Giovane, d’accordo. Ma anche se hai più di vent’anni puoi lo stesso fare tranquillamente un giro. Ci sono però anche dei posticini che meritano una sosta per cena. E intendo una cena come si deve, proprio tra le Colonne e corso di Porta Ticinese.

Per il sushi in Colonne

Iniziamo il giro da Kisen Mora, sushino in via Gian Giacomo Mora, proprio dietro le Colonne. Ambiente elegantino, lo stile è quello essenziale tipico della cultura giapponese creato dall’importante architetto giapponese Matsunaga. Gli interni richiamano gli interni di un piroscafo, “kisen” in giapponese. Sushi e maki, ma oltre ai classici salmone e tonno, la carta propone anche Gamberi Rossi di Mazara del Vallo, Ricciola, polpo e ostriche. Da provare anche il Kuragesu: la medusa in aceto di riso con alghe piccanti o l’imperdibile Ebi Flower: tempura di gambero e fiore di zucca, avvolto da salmone scottato alla fiamma.

Tapas in Porta Ticinese

Ci sono i due grandi mondi, quello delle tapas de pescado e l’altro delle tapas de carne. L’eterna lotta ma in realtà una sorta di alternativa, anzi, forse una compensazione. Da Tasca, ci spostiamo di poco, in corso di Porta Ticinese, a fare la voce grossa sono le specialità iberiche. Pulpo a la Gallega o bacalado saltado. Se preferisci la carne: tartare de res o dados de res. Se proprio vuoi esagerare, vai sulla paella valenciana. Si respira un’area spagnoleggiante, a pochi passi dalle Colonne.

La fiorentina per cena

Altro giro, altro regalo. Dalla Trattoria Toscana la fiorentina è sempre una buona scelta. Nei secondi la cucina tira fuori il meglio di sé, tra specialità di carne ma anche di pesce, come il trancio di ricciola gratinato, la tagliata di tonno, il filetto lardellato con patate saltate e la costata di manzo nostrana alla griglia, giusto per farti venire un poco di appetito. La serata può anche partire con l’aperitivo servito nel bel giardino interno, con vista fontana. A cena, invece, la cantina dei vini non delude le aspettative: con pregiati rossi come il Sagrantino di Montefalco Docg Napolini dall’Umbria o il piemontese Barbaresco Teorema Docg Molino, ed eccellenti bianchi, tra cui il Pinot Grigio Collio DOC Gradisciutta dal Friuli o il calabrese Ciro Bianco dell’Azienda Biologica S. Venere.

Per cena di pesce dallo Zio

Stile marinaro, location caratteristica, servizio ok ma posteggio praticamente impossibile. Chiudiamo il tour da Zio Pesce, due ristoranti a Milano, un in via Cicco Simonetta, lasciamo Ticinese a iniziamo ad abbracciare i Navigli, e l’altro in via Maffei, zona Cinque Giornate. Tutto nasce da un’idea di Seven Group: proporre una cucina di qualità ma al giusto prezzo. La missione riesce nei ristoranti del marchio, con un menù che ha il profumo di salsedine: tartare di salmone, aneto e zucchine; degustazioni di ostriche; risotto ai frutti di mare, polpo alla brace con patate al forno, e per chiudere, astice alla catalana.

Foto di copertina di Marco Varisco da Flickr CC 

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  • VITA DI QUARTIERE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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