Piero Pellegrini racconta Casa di Anna: bilanci, progetti e un augurio per il 2019

Pubblicato il 7 marzo 2019

Piero Pellegrini racconta Casa di Anna: bilanci, progetti e un augurio per il 2019

Per mettere in piedi a far funzionare un progetto nobile come quello di Casa di Anna ci vuole una buona dose di perseveranza, ma anche tanto amore. Perché questa piccola porzione di paradiso alle porte di Mestre, non solo produce frutta e verdura bio, ma sostiene e coinvolge soggetti deboli e non, con un’attenzione speciale alla sostenibilità ambientale. Piero Pellegrini ci racconta dei successi e delle speranze di Casa di Anna, tra passato e futuro ma soprattutto con i piedi ben piantati a terra, nel presente.

Casa di Anna ha aperto il cantiere a giugno 2017. Qual è il bilancio a marzo del 2019? Si sente soddisfatto dei traguardi raggiunti?

Sono molto soddisfatto di quanto fatto finora per le molteplici attività operative avviate: il sociale con le oltre 20 persone disabili o in disagio lavorativo che ospitiamo giornalmente nelle attività orticole; la ristorazione che ci riserva molte soddisfazioni:  qui a Casa di Anna si possono degustare cibi e vini rigorosamente selezionati da produttori bio; le attività agricole con i nostri punti vendita a bordo campo, a Mestre e online; le attività didattiche per bambini e ragazzi e una importante attività socio culturale che i nostri amici hanno curato con competenza e passione.

Marzo è anche il mese in cui si concludono gli Itinerari Culturali (un ciclo di incontri che coniuga storia dell'arte, cinema e alimentazione). Sono previsti altri eventi per la primavera estate?

Sicuramente sì, la componente culturale associata all'enogastronomico è molto apprezzata dal pubblico. Durante la stagione primaverile ed estiva sono previste anche attività sportive per avviare i bambini a una sana attività fisica, rispettosa dell'ambiente e del prossimo.

L’intera area di Casa di Anna è ecocompatibile. Cosa significa, in pratica?

Facciamo orticoltura bio che significa non utilizzare prodotti chimici di sintesi, utilizziamo per le colture acqua potabile estratta da 310 metri di profondità e non da fossati o falde superficiali che sono ormai pericolosamente inquinate. Siamo apicoltori e il nostro miele viene servito al ristorante e venduto on line sul nostro sito web, produciamo energia elettrica con un impianto fotovoltaico da 18 kw/h e quella acquistata sul mercato è prodotta da impianti green (eolico, fotovoltaico, idrico). Produciamo il compost con gli scarti vegetali della produzione orticola non commerciabile e depuriamo le acque nere con un impianto di fito depurazione.


I prodotti biologici di Casa di Anna sono acquistabili anche online e si prenotano via Whatsapp al mercato di Coldiretti. Inoltre, la consegna a domicilio è prevista per tutti i canali di vendita dell'azienda agricola. Una buona dose di innovazione! In cos'altro Casa di Anna rappresenta un'innovazione nel territorio?

Nel fatto che, contrariamente ai nostri colleghi emanazioni di fondazioni bancarie o religiose, noi per sostenerci competiamo sul mercato, i nostri clienti pagano per prodotti di qualità e non per fare elemosina. Il brand Casa di Anna è in concorrenza con tutti gli operatori del settore, competendo ad armi pari e con i mezzi che il mercato mette a disposizione.
Inoltre Casa di Anna ha le porte aperte per chiunque e qui si incontrano persone in disagio e non, in un’oasi di pace, proprio alle porte della città

Mi parla dell'agriturismo di Casa di Anna? Qual è la sua proposta?

Serviamo cibi biologici rigorosamente selezionati dal sottoscritto; non basta che abbiano il bollino o il certificato, per noi è importante conoscere il produttore, condividere con lui le nostre idee  e questo rappresenta la miglior base per un menù completo e ricercato.
La nostra cucina, di stampo casalingo, premia il fare semplice e pulito ed è visibile attraverso una grande vetrata. L'ospite può in ogni momento controllare le attività dei cuochi che avvengono nel rispetto del palato ma anche di una assoluta igiene.


Casa di Anna mette a disposizione alcuni dei suoi spazi, come la sala convegni, la palestra e la barchessa. Ci sono delle iniziative che le ha fatto davvero piacere ospitare?

Abbiamo avuto numerose attività tra cui la ciclata di autunno capeggiata dal famoso campione Francesco Moser, la castagnata autunnale con il sindaco Brugnaro, la benedizione della croce fatta dal nostro Patriarca Francesco, mentre sono in preparazione un evento in collaborazione col calcio Venezia e un' altro con la Federazione Italiana Ciclismo alla presenza del direttore tecnico nazionale professionisti Cassani.
Nel 2018 abbiamo ospitato diverse iniziative tra cui il ciclo di lezioni sulle erbe di campo e la loro preparazione in cucina che ha visto alternarsi ai fornelli importanti chef professionisti e relativa degustazione da parte degli allievi.

So che l'orto giardino è quasi completato e che è stato studiato perché tutti abbiano la possibilità di fruirlo. Cosa vuole raccontarci di questo progetto?

Si tratta di una specie di orto botanico di erbe aromatiche e alimurgiche. Metteremo a dimora 150 specie diverse di piante che ci permetteranno di offrire ai nostri amici-clienti tisane raffinate, olii essenziali, piantine da trapiantare a casa, attività didattiche all'aria aperta.
Le aiuole rialzate a 75 cm. da terra consentiranno la effettuazione della "ortoterapia" che tanti buoni risultati sta dando dal punto di vista terapeutico specie per gli anziani che in questi primi anni di attività sono stati da noi trascurati e che troveranno a Casa di Anna non solo una attività culturale alla loro portata ma anche un motivo di incontro con ragazzi e persone in disagio.

Chiudiamo con un suo augurio a Casa di Anna, per il 2019...

Vincere la sfida di coniugare le finalità sociali ed ecologiche con un equilibrio finanziario che possa essere di esempio per le nuove generazioni che guardano all’agricoltura come una nuova opportunità, fonte di reddito e stile di vita.

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scritto da:

Martina Tallon

Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.

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