​Burghy e quell’euforia anni ‘80: e se stesse tornando?

Pubblicato il 29 gennaio 2021 alle 20:32

​Burghy e quell’euforia anni ‘80: e se stesse tornando?

La Milano da bere, degli aperitivi post ufficio, dei paninari e degli Yuppies. Esordiva nel 1982.

E chi scrive in quell’anno ci è nata, fate voi. Anni rampanti di grande emulazione di tutto ciò che “fa anglosassone”, soprattutto America. Dal design, alla moda, fino allo stile di vita dei ragazzi dell’epoca che, ovviamente, ambivano a mangiare un Big Burghy o un King Bacon che, per chi non lo sapesse, è quello che oggi tutti conosciamo come Crispy McBacon e già allora era la voce più apprezzata del menu: “doppia porzione di carne bovina 100%, gustoso formaggio, croccante bacon e salsa speciale, in un panino ai semi di sesamo”. Ai semi di sesamo… scende lacrimuccia.


Burghy inaugura nella mitica piazza San Babila, a Milano, ed è un esperimento che presto, visto il successo, diventa una catena: 96 punti vendita distribuiti tra il Nord e il Centro Italia. Poi la vendita a McDonald’s e la scomparsa. Ma ora che succede, un ritorno?

No, purtroppo, solo una bella, va detto, operazione marketing in occasione dell’apertura del nuovo locale Burgez a Monza. Burgez, appunto – catena di qualità diffusa tra Milano, Torino e Roma – che vuole in qualche modo esserne l’erede. E per far parlare di sé e dell’imminente apertura ha pensato alla citazione/scherzo facendo spuntare il logo Burghy sulle vetrine del locale in restauro.

Un’operazione nostalgia che ha colpito al cuore molti (o non saremmo qui a parlarne). Di sicuro, una riuscita operazione pubblicitaria.

Foto di Daniel Mačura da Pixabay

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