Gianluca Vacchi apre Kebhouze: il kebab più social e 100% italiano

Pubblicato il 28 ottobre 2021 alle 11:45

Gianluca Vacchi apre Kebhouze: il kebab più social e 100% italiano

Arriva a dicembre a Roma e Milano la nuova catena di locali dell’influencer-imprenditore bolognese, per il 2022 previste aperture in tutta Europa.

Gianluca Vacchi, non solo star del web con oltre 21 milioni di followers su Instagram, è anche un affermato imprenditore: ha immediatamente visto un’idea vincente nella proposta di un gruppo di giovani italiani per rivoluzionare uno street food molto amato, ma ancora poco patinato.

Vacchi ha lanciato la notizia sulle piattaforme social accompagnato da Keb, la mascotte ufficiale, nonché protagonista della nuova pagina “Kebhouze” che ha già superato i 17 mila seguaci in pochi giorni. Ovvio...

Un format diverso

“Nel 2021 è molto difficile avere un’idea così innovativa in un settore maturo come quello del food” dichiara Vacchi, deciso a introdurre nel mercato un format nuovo, la rivisitazione di un piatto ormai internazionale (e internazionalmente apprezzato!) con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Oltre al packaging completamente eco-fiendly, l’imprenditore non transige sull’alta qualità della materia prima, sono scelte solo aziende italiane per la carne del kebab che, altra novità, è disponibile in due versioni, con pollo o angus. Ad accompagnare, selezione di fritti come nugget, chicken pop corn, onion ring, o le classiche patatine, che non stancano mai. E per chi fosse ancora diffidente nei confronti del kebab (ma esiste veramente qualcuno ancora diffidente?), in menù anche un burger e caesar salad.

Dove

A dicembre arrivano le prime cinque aperture, tre a Milano (corso Buenos Aires, via Paolo Sarpi e Porta Genova) e due a Roma (nel Centro Commerciale Euroma2 e in Via Ostiense) mentre si guarda già al futuro con altre 20 aperture nel 2022, in Italia e all’estero.

Foto copertina e foto nel testo dall'account Instagram di Kebhouze

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scritto da:

Beatrice Modugno

Trevigiana di nascita, studentessa a Padova, pugliese di famiglia. Quando non sono ai fornelli, mi trovi seduta al ristorante. Mangio ovunque e lo racconto a tutti: possiamo parlare di cibo anche per tre o quattro ore di fila.

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