A Milano sta per aprire un nuovo tipo di locale: il "food collective"

Pubblicato il 8 maggio 2021 alle 07:02

A Milano sta per aprire un nuovo tipo di locale: il "food collective"

È Milano, nonostante il periodo di pandemia che stiamo vivendo a livello nazionale e globale, la capitale delle “nuove aperture” che qui, nemmeno la crisi ferma. Qui però parliamo della apertura di un nuovo format per i locali: il "food collective";  uno spazio che vede molti tipi di cucine diverse insieme (come le food court anglosassoni) e che allo stesso tempo si propone in forma condivisa mirando a ospitare a rotazione chef o proposte degli stessi fornitori. 
META Merging Taste, questo il nome del nuovo locale ideato e progettato dal giovanissimo duo d’imprenditori Leo Schieppati e Ludovico Leopardi, rispettivamente classe 1995 e 1996. Non un semplice ristorante ma un nuovo concept di casual dining che aprirà nel mese di giugno in via Bovesin de La Riva 3, storico civico dove un tempo sorgeva il ristorante di Gualtiero Marchesi.  
“Un modello di ristorazione diverso nel panorama milanese, che unisce alla ghost kitchen le food court, per creare un collettivo indipendente, flessibile e funzionale, che possa adattarsi ai continui cambiamenti imposti dall’emergenza sanitaria, senza rinunciare all’eccellenza culinaria” scrive Linkiesta. Per chi non fosse avvezzo al gergo degli addetti ai lavori i ristoranti ghost kitchen sono locali che non hanno uno spazio fisico aperto al pubblico ma propongono i loro piatti solo attraverso il delivery. Spesso questo tipo di attività si avvalgono delle cloud kitchen, cucine professionali che si posso affittare al bisogno (un po' come gli spazi per co-working). In questo senso META Mergin Taste si propone non come una semplice food court con diverse proposte gastronomiche ma come uno spazio appunto condiviso per sperimentare nuove idee e nuovi prodotti.

Come funzionerà? Troveremo ben cinque cucine differenti (con ognuna la sua vetrina – letteralmente – dedicata), le quali saranno concesse su appalti a importanti chef italiani e non, volti noti ma a rotazione anche giovani emergenti, o professionisti del settore interessati a misurarsi con il territorio milanese, con il fine ultimo di dar loro la possibilità di sviluppare nuovi format indipendenti. Ludovico Lepoardi, su questo che è il punto cardine di tutto il progetto dichiara: “Il tutto ruota attorno ad un concetto chiave: quello di flessibilità. Sia nella collaborazione con gli chef ospiti che con i fornitori. Pensiamo a META quasi come ad un collettivo, in cui miriamo ad un ritorno verso la qualità, alla cura per la materia prima...

Un altro elemento distintivo di META è il servizio delivery gestito privatamente, una piattaforma on-demand delivery accessibile sia da app che da motore di ricerca. Per le consegne vengono usati motorini elettrici e un packaging a impatto zero. Leo Schieppati, uno dei fondatori, spiega così: "Vogliamo rendere più popolare un certo tipo di cucina, renderla fruibile anche attraverso il delivery o il take away e dare una nuova vetrina (in questo caso a tutti gli effetti) a volti magari già noti".

Vi saranno inoltre ospiti fissi, progetti pop-up, nonché un angolo stabile di caffetteria gestito da Brent Jopson di Orsonero Coffee che proporrà un servizio di specialty coffee ed un corner dedicato al mondo del beverage.

Come se non bastasse, sarà presente anche un dehors con circa un centinaio di posti a sedere, utilissimi in un periodo come quello che stiamo vivendo, ed un design ricercato progettato dal duo di architetti franco—libanesi David/Nicolas.


Qui per il sito dedicato. 
 
 

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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