Elogio, fuori programma, dei migliori prodotti della terra abruzzese

Pubblicato il 21 gennaio 2021

Elogio, fuori programma, dei migliori prodotti della terra abruzzese

Attenzione: ho scritto prodotti e non piatti. Sì, perché, anche i piatti più buoni per essere tali hanno bisogno di prodotti d’eccellenza e, modestamente, qui ne abbiamo in quantità. Per una volta, invece di parlare di questa o quella ricetta, di questo o quel ristorante, ho pensato di dedicare il giusto spazio ai veri protagonisti in cucina, quelli senza cui neanche potrei pensare di raccontare le storie e le ricette di chi ogni giorno si adopera per allietare i nostri palati. Per chi già li conosce e per chi sa poco o niente della ricchezza di prodotti tipici del territorio, ecco un piccolo omaggio ad alcuni di loro, perché permenzionarli tutti ci vorrebbero una enciclopedia del gusto.

Oro colato: l’olio di extravergine di oliva


Di certo, si possono assaggiare oli buonissimi in giro per l’Italia, ma l’olio abruzzese è il più buono in assoluto. Una tradizione antichissima che ha prodotto una certa diversificazione delle qualità, solitamente legata alla tipologia del territorio. Nella provincia di Pescara c’è la dritta, profumatissima; dal profumo e il sapore più leggeri, la gentile è invece tipica della provincia di Chieti, mentre l’oliva intosso, tipica della zona pedemontana di Chieti, ha un aroma e un sapore intensi, che lasciano pensare proprio ai profumi della montagna.

Un tesoro di fiore: lo zafferano


Preziosissimo e ricco di proprietà organolettiche che lo rendono un ingrediente unico in cucina, lo zafferano viene coltivato nella Piana di Navelli da tempo immemore. Il suo tesoro è tutto negli stimmi rossi custoditi dai petali lilla. Il suo fiore viene raccolto intorno alla metà di ottobre e poco prima che si schiuda con il sorgere dell’alba; una volta sfiorito si prelevano gli stimmi e si sistemano in un setaccio sulla brace di legna di mandorlo o quercia, per la tostatura. Questa procedura, ahimè, riduce di un sesto il peso iniziale di questo piccolo tesoro ed ecco perché per un solo chilo di zafferano occorrono ben 200 mila fiori.

Il cuore rosso dell’Abruzzo: il pomodoro a pera


Il pomodoro in estate è una vera goduria, ma non saprai mai quanto può essere buono se non assaggi il pomodoro a pera d’Abruzzo, o anche detto “a cuore di bue”. Condito con olio, sale e basilico è il modo in cui lo preferisco, ma è ottimo anche come condimento per la pizza (quante volte lo abbiamo nominato parlandone) e ideale per la realizzazione della passata di pomodoro, quella autentica fatta in casa, come una volta. Ma perché ha questi nomi curiosi? Per la sua forma, ovvio. Di solito è di dimensioni piuttosto grandi e si presenta con delle “costole” più o meno evidenti. Gustoso, polposo, ricco di proprietà organolettiche e nutritive, è per me il sapore dell’estate, di quando da bambina ne rubavo qualche pezzetto mentre gli adulti preparavano le “buttije”.

Piccole e gustose: le lenticchie


Chi non ha mai sentito parlare delle lenticchie di Santo Stefano di Sessanio? Piccole, scure e saporitissime, le loro dimensioni ridotte rendono non necessario l’ammollo prima della cottura. Io le preferisco alle altre perché hanno un sapore e un profumo autentici, assolutamente inconfondibili. E poi, essendo tipiche dell'area pedemontana del Gran Sasso, la loro raccolta avviene ancora a mano. Caratteristica che rende questo legume ancora più prezioso.

Rosso e indispensabile: l’aglio rosso di Sulmona


È inutile storcere il naso, l’aglio potrà anche creare qualche avversione pensato da solo, ma quanti piatti non avrebbero lo stesso sapore senza di lui? E che dire di un aglio speciale come quello di rosso di Sulmona? Il nome deriva dal suo colore e ha un aroma molto intenso che lo distingue nettamente dalle altre tipologie di agli.

Le più famose: le patate del Fucino


La patata del Fucino, conosciuta anche come patata di Avezzano, ha il marchio IGP ed è tipica di questa zona dell’Abruzzo. La riconosci dalle altre perché ha una forma regolare, tondeggiante, il colore della buccia può variare dal giallo al rosso, mentre internamente si presenta gialla. Non una, ma tante tipologie di patate coltivate in unico ricco territorio, ricavato da quello che un tempo era uno dei laghi più grandi d’Italia.

Il segreto della pasta fatta in casa: il grano solina


E quante volte abbiamo parlato di pasta fatta in casa, di pane appena sfornato? Tutti gentil doni del grano solina, varietà di grano tenero molto antica coltivata nelle zone montuose e perfetto per la realizzazione di una farina utilizzata proprio per preparare pane e pasta fatti in casa.

I migliori compagni per i piatti della tradizione: i vini abruzzesi


Se parliamo di prodotti tipici abruzzesi, non possiamo dimenticare la speciale produzione di vini. Dal Montepulciano, al Trebbiano, al Cerasuolo e all’insospettabile Pecorino. Ma procediamo con calma.
Primo per fama c’è il Montepulciano d'Abruzzo, ovviamente DOC, prodotto in tutte le quattro province in Abruzzo. Dal colore rosso rubino e sfumature violacee, ha un profumo intenso e difficile da classificare e un sapore pieno e asciutto. Saperlo servire alla giusta temperatura e accompagnarlo ai giusti piatti, ne esalta tutte le qualità. Non è un vino da bere senza consapevolezza, altrimenti si spreca una occasione di degustazione unica.
Il Trebbiano d'Abruzzo, anch’esso DOC e coltivato in tutte e quattro le province, ha un colore giallo paglierino intenso, un profumo delicato e un sapore molto più morbido rispetto al Montepulciano. Sicura è un vino più semplice da abbinare, ma completamente diverso.
Fuori dai confini dell’Abruzzo, se provi a chiedere un vino rosato, di solito ti guardano male. Ma, per me è il vino più buono del mondo, il mio preferito, senza se e senza ma. Con la carne e con il pesce, per me va sempre bene. Assolutamente DOC il vino Cerasuolo d'Abruzzo è inconfondibile con il suo colore ciliegia, il profumo fruttato e intenso e quel sapore morbido e fruttato.
E poi il Pecorino che, non tutti lo sanno, ma in Abruzzo trova un punto di eccellenza. L’uva di tipo Pecorino viene coltivato in altura, e la vendemmia è ritardata rispetto alle altre tipologie. Il suo colore è dorato e il sapore è frizzante e fruttato.

Una radice protetta: la Genziana


Se mi hai seguito fin qui e te ne intendi di prodotti abruzzesi, avrai sicuramente atteso che io scrivessi di uno dei più caratteristici tra i prodotti tipici abruzzesi: la Genziana, un liquore tipico prodotto con le radici del fiore di genziana che cresce spontaneamente sugli Appennini.
La genziana è certamente il liquore più amato e bevuto d’Abruzzo, immancabile fine pasto su ogni tavola.  Dal colore ambrato e dall’intenso gusto amarognolo, è il digestivo per definizione e presenza indispensabile anche per la ricchezza del menu tipico abruzzese.
Ad oggi la radice di genziana è protetta e non può essere raccolta liberamente, ma per fortuna non mancano i produttori di questo liquore eccezionalmente digestivo.
 
 
Foto di copertina Kelsey Chanche su Unshplash
Foto interne: Pxhere.com

  • CIBO CHE FA BENE

scritto da:

Maria Orlandi

Laureata in Scienze della comunicazione e iscritta all'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo. Dal 2006 lavora come giornalista e ufficio stampa libero professionista, collaborando con diverse testate giornalistiche regionali.

POTREBBE INTERESSARTI:

​Lo sai quali sono i piatti più popolari (e amati) delle 20 regioni italiane?

I risultati di un'indagine dedicata ai piatti regionali, da nord a sud.

LEGGI.
×