I nuovi trend della pizza

Pubblicato il 14 gennaio 2021 alle 16:13

I nuovi trend della pizza

Deliveristo effettua un'analisi sui comportamenti dell'ultimo anno che preannunciano i nuovi trend: aumento del delivery e incremento dell'utilizzo di ingredienti da Presidi Slow Food

Deliveristo, la piattaforma di food delivery dedicata al B2B, in vista del Pizza Day del 17 gennaio ha effettuato un'analisi sui comportamenti di consumatori e produttori in Italia e ha raccolto i principali trend emersi nel 2020 che promettono di reinventare il concetto di pizza tradizionale.
 
Di fatto, anche uno dei piatti più tradizionali della cucina italiana, come la pizza, ha registrato nel 2020 un cambio di passo, per adeguarsi alle esigenze e ai gusti dei consumatori, sempre più attenti alla qualità degli ingredienti, agli impasti selezionati e all’esperienza stessa dell’assaggio.

In testa la nuova tendenza al delivery dettata, di certo, dal momento storico che stiamo vivendo ma anche una novità: l'aumento di ingredienti da Presidi Slow Food. Senza dimenticare una maggiore attenzione all'impasto ed una evoluzione della pizza gourmet

Vediamo i principali trend registrati nel 2020. 

Le specialità regionali e le forme originali

Tra specialità regionali e forme originali spicca la pizza a portafoglio conquista l’asporto. Comoda da mangiare, anche mentre si cammina, è una vera e propria icona dello street food di Napoli ma ora, che con le restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria l’asporto è una delle modalità con cui poter gustare la pizza in sicurezza, la pizza a portafoglio sta conquistando anche il resto d’Italia. All’esperienza classica si affiancano modalità originali come quella proposta da Uagliò, pizzeria di Torino famosa per la sua offerta di stampo partenopeo con la sua pizza a portafoglio da gustare camminando sia in versione dolce che salata.

Il delivery: una risorsa anche con Hotbox

Nel 2020 il food delivery ha rappresentato un servizio essenziale: ristoranti, locali e pizzerie chiusi al pubblico hanno potuto in questo modo arrivare sulle tavole degli italiani. La pizza si è confermata la regina del delivery, piazzandosi al primo posto nella classifica delle cucine più ordinate secondo l’osservatorio di Just Eat. Non a caso, sempre più pizzerie si stanno attrezzando per il delivery, anche scegliendo box e soluzioni innovative: da quelle che propongono la formula “fai da te” fornendo gli ingredienti per assemblare la pizza direttamente a casa, a quelle che garantiscono che la pizza venga consegnata sempre calda e fragrante. In questo senso, tra  le ultime tendenze c’è Hotbox, il forno professionale che consente alle pizzerie di portare a casa dei clienti  cibo caldo e sicuro: in questo modo ad esempio la milanese 85Pizza è in grado di consegnare le sue pizze sempre a 85°, rendendo unico il momento dell’assaggio.

L'incremento dell'utilizzo di Ingredienti Presidio Slow Food

Dalla scelta delle farine, alla mozzarella, passando per le verdure, l'italianità della pizza raggiunge il suo apice nell’utilizzo di ingredienti selezionati, di altissima qualità, appartenenti al Presidio Slow Food. La pizza diventa voce narrante del territorio attraverso i prodotti locali: è l’idea ispiratrice di Cocciuto, ristorante di Milano, che propone pizze dagli standard qualitativi elevati. Il provolone fiaschetto affumicato presidio Slow Food, il pomodoro San Marzano D.O.P., la granella di pistacchio di Bronte, la nduja di Spilinga affumicata sono solo alcuni degli ingredienti- disponibili anche presso i produttori di Deliveristo -utilizzati nella preparazione delle pizze.

L’evoluzione della pizza gourmet: gli chef incontrano la pizza 

Da piatto semplice e popolare ad alternativa sempre più ricercata e di alta cucina: il concetto della pizza gourmet sta attraversando una fase fortemente innovativa. Così anche lo chef Andrea Provenzani, del ristorante "il liberty" di Milano, ha inserito la pizza nel suo menù: una contaminazione tra alta cucina e arte pizzaiola che non può che far felici gli amanti della buona tavola. 

Dalla scelta delle farine alla lievitazione: la valorizzazione dell’impasto 

La qualità della pizza non si riconosce solo dalla qualità degli ingredienti utilizzati, ma anche dal tipo di impasto che sta acquistando sempre più centralità nella percezione del consumatore. Oltre all’attenzione nella scelta di farine ricercate e alternative - come quella di farro, di kamut o alla curcuma - anche il processo della lievitazione ha acquisito la sua rilevanza dando vita ad impasti ulteriori rispetto a quello classico napoletano.

I cambiamenti in atto

Sottolinea Erica Fifield, responsabile produttori di Deliveristo: “Il mondo della ristorazione sta cambiando sulla spinta di quanto avvenuto nel 2020. L’attenzione agli ingredienti non è di certo una novità, considerando che  la quasi totalità dei pizzaioli riconosce l’importanza di utilizzare prodotti a marchio DOP o IGP e Presidi Slow Food. Ora anche i consumatori, che negli ultimi mesi hanno modificato le loro abitudini, si mostrano sempre più sensibili alla qualità e alla provenienza delle materie prime. Come Deliveristo siamo a fianco di ristoratori e produttori per aiutarli a scegliere i migliori ingredienti da portare in cucina”. 

Photo Credits: foto fornita Ufficio Stampa Deliveristo, nell'immagine pizza Uagliò Torino 

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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