I Vini per l'estate. Li hai già messi al fresco?
Pubblicato il 28 giugno 2022 alle 06:34
Quando dici estate, la mente vola a piatti leggeri e vini freschi, dissetanti, informali e agili nel sorso, dinamici e con la giusta punta di acidità. A dispensare consigli su come degustarli e soprattutto come abbinarli in questo periodo dell’anno, è AIS Toscana, attraverso il suo delegato Massimo Castellani, altresì consulente enogastronomico, ambasciatore ad honorem del Chianti Classico e Chevalier du Tastevin.
scegliere il vino adatto vuol dire saperlo collocare coerentemente sia nell’abbinamento con determinati piatti sia nel contesto o nell’occasione in cui ci si trova, che può essere più o meno formale.
“Anzitutto – spiega Castellani - è importante ribadire il concetto che l’informalità non deve abbassare l’asticella della qualità del vino, che anzi deve essere il motore di ricerca per scoprire eccellenze declinate alla leggerezza e non all’opulenza”.
In barca, laddove l’essenzialità del menù è ridotto a piatti freddi a base di pesce, crostacei, conchiliacei e talvolta crudité di mare, la selezione più indicata secondo Massimo Castellani è una bollicina made in Tuscany Metodo Classico a base Chardonnay ma anche Sangiovese, purché in versione rosé.
Davanti a un tramonto in spiaggia, insieme ad una assiette di crostacei aromatici e tendenti al dolciastro si candida invece come vino ideale un Bolgheri Rosato o un Maremma Toscana Rosato, sia per la freschezza fruttata che li caratterizza, sia per la suggestione cromatica tra il piatto ed i colori caldi del tramonto sul mare.
Più informale e meno romantica, una colazione in spiaggia tra amici, in cui insalate di mare o un colorato riso freddo la fanno da padrone. “In questo caso – suggerisce Castellani - con l’allegria dei colori delle verdure fresche si sposa bene un fruttato Vermentino della Costa Tirrenica, sia proveniente dai Colli Apuani di Candia o di Suvereto e Val di Cornia”.
Mentre in un pic nic in campagna? “Si tratta di un altro contesto decisamente informale – aggiunge – in questo caso sul tavolino da campeggio o su un classico plaid possiamo stappare un Pomino Bianco, a base Chardonnay e Pinot Bianco, o un Montecarlo Bianco. Se invece in quest’occasione possiamo usare la griglia con carni e salsicce, il pasto prende un volto più gustoso e ricco e quindi non possiamo esimerci nel portare in tavola un Chianti Classico Riserva o un Vino Nobile di Montepulciano”.
Salendo più in quota per un’escursione in montagna, si potrebbe optare di ristorarsi con un tagliere di salumi o una gustosa pappa al pomodoro: “Con questi – puntualizza Castellani - consiglio di provare una Vernaccia di San Gimignano o un’Ansonica Costa dell’Argentario. Se invece si predilige il vino rosso, una valida alternativa può essere un Cortona Syrah o un Orcia Rosso”.
I consigli di Massimo Castellani in questo caso indirizzano verso un “pass-partout enologico” che stia bene su tutto. “Un Moscadello di Montalcino quando incontriamo fra gli ingredienti del dolce pesca, albicocca o agrumi – conclude - mentre se la preparazione dolciaria è una panna cotta o una bavarese ai frutti di bosco, un Elba Aleatico sarà il miglior partner per quel piatto”.
Foto di copertina di Lee Myungseong on Unsplash
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I miei ricci parlano per me. Scatenata e bizzarra la notte, frenetica e in carriera di giorno. Toglietemi tutto ma non i miei apericena in centro e la malinconia del weekend, quando mi manca Milano.
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