Dove mangiare in Brera: gli indirizzi sicuri

Pubblicato il 6 giugno 2016

Dove mangiare in Brera: gli indirizzi sicuri

Le prime cose che mi vengono in mente quando penso a una passeggiata in Brera sono le sue strette vie acciottolate e sempre affollate, le zingare pronte a leggere le carte a qualche turista, e i tanti ristoranti che si susseguono uno dopo l’altro. Le tovaglie a quadretti dei tavolini all’aperto e le candele dei centrotavola rendono l’atmosfera ancora più magica. Ma con un’offerta così ampia, non è facile scegliere dove andare, anche perché un quartiere così turistico può riservare qualche brutta sorpresa. Io però ho alcuni punti di riferimento sicuri, quei posti che non mi deludono mai.

Di tutto un po'


Il Fiori Chiari Plates, che manco a dirlo sta in via Fiori Chiari, via simbolo di Brera, è uno dei miei posti preferiti del quartiere, sia perché è poco turistico, sia perché è delizioso come arredo, accoglienza e piatti. L’atmosfera è un po’ country chic, con piccoli tocchi originali come il finto caminetto, le alzatine di vetro e le scala a chiocciola che porta sul soppalco, dove ci sono alcuni tavolini tranquilli. Il menu è composto principalmente da piatti della tradizione: io non rinuncio mai all’antipasto con gnocco fritto e salumi. E poi di solito mi concedo un primo: imperdibili le vellutate, soprattutto quella di zucca (quando è stagione) e la pasta alla Norma, buona e abbondante. Ci sono anche tre o quattro tavolini per mangiare all’aperto.

La temakeria


Vuoi per le cementine del pavimento, vuoi per le decorazioni alle pareti, vuoi per i tavolini colorati, vuoi soprattutto per il menu originale e gustoso, il Temakinho è uno dei locali cool per eccellenza del quartiere. Qui è abbastanza facile incontrare qualche vip, ma il vero motivo per cui mi piace tanto è la cucina fusion che unisce Sudamerica e Giappone. Tra le proposte del menu, imperdibili il ceviche di tonno (Atum) e i rolls cotti, tra i quali trovo particolarmente gustoso il Salmao Crocante. Prenotazione solo tramite il sito e a orari scaglionati: prenotare è d’obbligo perché è sempre pienissimo.

Non solo mozzarella


Normalmente non amo le catene, ma per Obicà faccio decisamente un’eccezione. Il locale è stato rinnovato da poco (non per scelta, ahimè, ma per riparare i danni di un incendio), ma ha mantenuto il suo stile inconfondibile, soprattutto nel bel bancone dietro il quale vengono preparati i piatti (a vista). Il pezzo forte di Obicà è la mozzarella, proposta in tanti varianti, ma anche primi, le insalate ricche e corpose e qualche secondo, ma sorprendentemente, il mio piatto preferito è la pizza, una vera scoperta: pasta croccante e asciutta e ingredienti gustosissimi. Da provare.
OBICÀ – via Mercato, 38 – Milano – tel. 0286450568

Il caffè del dopo pranzo


Per tutte le persone che lavorano in zona, la tappa fissa per il dopo pranzo è Toldo, dove il caffè è accompagnato da una pallina di gelato (dalle 12.00 alle 15.00). Ti sembra una banalità? Eppure questa banalità attira così tante persone che per prendere un caffè si deve sgomitare, anche considerate le ridotte dimensioni del locale. Mettici che anche la pasticceria è ottima e che fa un gelato buonissimo, il successo di questo piccolo caffè è presto spiegato.
TOLDO – via Ponte Vetero, 9 – Milano – tel. 0286460863
 
In copertina: Obicà. Photo Credits Pagina Facebook

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scritto da:

Francesca Baldrighi

Prendi una pubblicitaria milanese che ha studiato in Bocconi, dalle un diploma da Sommelier e uno da Pasticcera, shakera il tutto insieme a una buona dose d’ironia e otterrai una blogger che racconta esperienze di cibo e vino sulla piazza meneghina. Caotica? No, eclettica!

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