Sgarri consentiti fino all’epifania: i dessert da ordinare nelle pasticcerie di Lecce e dintorni

Pubblicato il 30 dicembre 2020

Sgarri consentiti fino all’epifania: i dessert da ordinare nelle pasticcerie di Lecce e dintorni

5 + 1 dolcetti da concedersi prima di rimettersi a dieta

Le scorpacciate di pandori e panettoni sono ormai alle spalle soprattutto perchè è dai primi di dicembre che mi faccio tentare da questi deliziosi lievitati, ma non è ancora ora di rimettersi a dieta, almeno fino all’Epifania, che tutte le feste si porta via. Che poi diciamoci la verità, eviterò le preparazioni zuccherine per al massimo una decina di giorni perchè poi compariranno nelle vetrine delle pasticcerie le frittelle di carnevale e allora saremo di nuovo al punto di partenza! Ma torniamo ai dolci tipici, a quelli che a Lecce e dintorni non puoi non conoscere e assaggiare in questo periodo. Tu quale preferisci?

La cupeta e i purceddrhuzzi


Tra le tipicità natalizie a cui non so resistere annovero di certo la cupeta e i purceddrhuzzi, due must che nelle case di un salentino non possono mancare. La prima è una sorta di torrone o croccante alle mandorle che dir si voglia, disponibile in tre varianti (nera con mandorle intere e buccia, bianca con mandorle sbucciate e macinata con mandorle sbucciate e tritate), mentre la seconda altro non è che la versione salentina degli struffoli napoletani, ovvero piccole palline di pasta fritta ricoperte di miele, canditi, confettini colorati, aromatizzati con diversi aromi. Dolcetti deliziosi e immancabili, ma che richiedono una lunga e impegnativa lavorazione. Per questo motivo preferisco acquistarli in una delle mie pasticcerie di fiducia, al Caffè Alvino in centro a Lecce.
Piazza Sant’Oronzo, 30 – Lecce – Tel. 0832.246748

Il torrone morbido


Di lui abbiamo ampiamente parlato di recente sul tema dei panettoni (perché ne fa di buonissimi sia in tantissime versioni dolci, sia in una curiosa proposta salata), ma lo abbiamo anche conosciuto e apprezzato per il talento nella pasticceria moderna perché ci ha stregato con mignon, monoporzioni e torte intere dal perfetto equilibrio tra sapori e consistenze. E ora non possiamo non citarlo in causa elogiando il suo torrone mobido con nocciole, mandorle tostate e miele millefiori artigianale prodotto all’interno della riserva naturale “Oasi WWF Le Cesine”. Di chi parliamo? Ovviamente di Stefano Bianco. Una garanzia.
Via Salvatore Nahi, 47 – Lecce – Tel. 329.7629380

 
La torta Maria D’Enghien


Delicatissima ma indimenticabile anche la torta Maria D’Enghien preparata dalla pasticceria Natale, con i suoi due laboratori a Lecce e nel vicino paese San Cesario. Una torta che è famosa per la sua bontà in primis, ma anche per aver vinto addirittura un premio. Creata nel 2011, infatti, questa torta ha conquistato il primo premio nel concorso Donna Salentina, una rassegna sulle donne più rappresentative che hanno contribuito alla crescita politica, sociale e culturale del Salento. È una torta dal gusto delicato, il cui sapore richiama i profumi dei giardini fragranti di limoni e di mandorle, fatta nello specifico con un biscotto leggero alle mandorle verdi, crema al limone, panna fresca e "pasta choux”.
Piazza Garibaldi, 17 – San Cesario di Lecce (LE) oppure via Salvatore Trinchese, 7 – Lecce – Tel. 0832.256060
 

La cassata siciliana


Non siamo in Sicilia, ma possiamo comunque vantare un grandissimo maestro pasticcere esperto in dolci siciliani, in particolar modo famoso per la sua epica cassata. Mi riferisco al maestro Franco Franchini e all'omonima pasticceria, un’istituzione sul territorio, una pietra miliare dell’arte dolciaria presente in città dal lontano 1963. Nessuna origine isolana, il maestro è leccese doc, ma conosce più di ogni altro i segreti di questa antichissima ricetta. Attenzione perché crea assuefazione.
Via San Lazzaro, 36a – Lecce – Tel. 0832.343882

Il pan sorriso


Si dice che sia il dolce della salute e del buonumore. E noi ci crediamo più che mai. Perché ogni volta che lo addentiamo ci sentiamo subito meglio. Il protagonista della discussione è il pan sorriso inventato al Cafè dei Napoli di Alliste dall’idea del Maestro Pasticcere Giovanni Venneri, che voleva creare un prodotto di pasticceria che rispecchiasse il sole del Salento, dal quale prende la forma. Viene impastato utilizzando ingredienti sani, genuini e digeribili: il lievito madre, olio extravergine d’oliva al posto del burro, miele al posto dello zucchero e diversi altri ingredienti sani, a km 0 e tipici del territorio come  i fichi secchi del Salento cotti nel miele salentino o le arance.
Piazza Municipio, 8 – Alliste (LE) – Tel. 0833.584418

I Pilini al Negroamaro


Un’altra invenzione salentina da provare una volta nella vita sono i “Pilini” della pasticceria Vittoria di Squinzano, che da oltre 30 anni delizia i golosi di tutto il tacco d’Italia con prelibatezze zuccherine le cui ricette si tramandano di generazione in generazione. Ma cosa sono questi “Pilini”? Dei dolcetti a base di vino Negroamaro “Pilu Niuru”. E visto che ci siamo, ti consiglio di provare anche la loro cupeta, le cartellate tipiche natalizie e le mitiche”Fraule”, delle stelle della pasticceria con un ripieno di marmellata d’uva.
Via Brindisi, 152 – Squinzano (LE) – Tel. 0832.782893

Immagine di copertina Stefano Bianco Pasticceria di Gabriele Dell'Anna

  • SWEET HOUR
  • EPIFANIA
  • GOURMET IN PANTOFOLE

scritto da:

Laura Sorlini

Vanta un’esperienza giornalistica competente e versatile maturata in anni di redazione. Appassionata di enogastronomia e turismo e sommelier, è alla continua ricerca di aspetti ed eventi da raccontare nelle rubriche che cura periodicamente per alcune delle più autorevoli riviste di settore.

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