​L’azienda trevigiana Goppion sostiene la proposta per riconoscere il rito del caffè patrimonio Unesco

Pubblicato il 5 marzo 2021 alle 15:41

​L’azienda trevigiana Goppion sostiene la proposta per riconoscere il rito del caffè patrimonio Unesco

Espressione di cultura, autenticità e di quell’estro creativo tutto italiano.

Dietro la degustazione di una tazzina di caffè c’è molto, molto di più… è in grado di declinare gusto e bellezza in molteplici forme, e così il Rito del Caffè Espresso Italiano si candida a diventare Patrimonio immateriale dell’Umanità grazie all’appello rivolto al nuovo Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, dai principali attori protagonisti della filiera del caffè espresso in Italia. Fra questi c’è anche la Goppion Caffè di Treviso.

L’azienda di Preganziol ha infatti fin da subito sostenuto l’appello, unanime e accorato, per promuovere la candidatura del rito del caffè a patrimonio immateriale Unesco, che in questi giorni è stata promossa per l’ulteriore iscrizione nell'Inventario nazionale del patrimonio agroalimentare italiano, step decisivo nell’iter di candidatura in vista della valutazione della Commissione Nazionale Unesco.

Una scelta, quella di Goppion Caffè, fatta per sensibilizzare le Istituzioni non solo sul ruolo che questo rito ha nel panorama culturale nazionale, ma anche sul momento di enorme difficoltà che la filiera sta vivendo a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia.

Per questo motivo anche i cittadini potranno aderire alla richiesta di candidatura lasciando, fino al 18 marzo, sul sito www.ritodelcaffe.it una firma e un proprio contributo creativo che racconti un’esperienza personale legata al rito quotidiano per eccellenza, sotto forma di poesia, fotografia, racconto scritto o disegno.

Foto di copertina by tabitha turner on Unsplash

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scritto da:

Lisa Bartoletti

Mi piace vivere le mie passioni, ovvero la buona cucina, la musica e la mia vita a zonzo. E dopo averle vissute, ve le racconto.

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