Il valore di una cena fuori è molto più diverso rispetto al passato: la maggior parte dei clienti ha bisogno di un valido motivo per organizzare un pranzo o cena fuori. Ce lo confermano Pietro e Beatrice Masi del Binario 24 che, durante questo difficile periodo, hanno rivoluzionato il loro locale, per avvicinarsi di più alle esigenze del momento.

Passeggiando per l’orticello


Assolutamente sì. Ora più che mai il valore del denaro è diventato preponderante: ciò che invece non cambierà mai e poi mai sono i valori condivisi dal Binario 24: genuinità, tracciabilità e tanta tanta Altamura”, commenta così Pietro Masi, mentre ci indica fieramente il suo orto. Siamo tornati in questo locale dopo un anno, e mai ci saremmo aspettati di aver superato una pandemia. Nei progetti futuri del passato c’era l’espansione dell’orto di famiglia che, all’epoca, contava ancora poche pianticelle. “Il lockdown ci ha riavvicinati alla terra, alla famiglia e a tutti quei capisaldi su cui poter contare in un momento di totale smarrimento”.

Dal taglio alla cottura passano pochi minuti


Se, cronometro alla mano, misurassimo il tempo che passa dal taglio di un rigoglioso fiore di zucchina alla sua frittura, potremmo sicuramente non superare i cinque minuti. Taglio, pulizia, riempimento, frittura, impiattamento: tutto nel raggio d’azione di pochi metri. Le grandi vetrate del Binario 24 nascondono una piccola porta in vetro e una scala dove ci può letteralmente tuffare in una giungla di piante di pomodorini, melanzane, zucchine, cipolle, melograni e distese di erbe aromatiche (dalle più comuni a quelle più ricercate).

Un cambio radicale


L’etimologia della parola è la stessa: si riparte dalle radici ma con un cambiamento totalmente radicale. La cucina bistrot è stata rimodulata, mantenendo lo spirito gourmet ma proponendo piatti più accessibili. Rimane imprescindibile l’altissimo livello della carta dei vini pugliesi e non: ci pensa la sommelier Beatrice a consigliare tutti gli abbinamenti migliori, seguendo scrupolosamente tutti i cerimoniali di apertura e degustazione. 

Ogni angolo viene valorizzato


Esattamente come è capitato all’interno delle nostre case, anche la grande casa del Binario24 ha curato e preparato i suoi spazi nei minimi dettagli, con un occhio proiettato verso la riapertura. Il giardino esterno, arricchito da simpatici tavolini, ha accolto numerose feste private e piccoli eventi. La frescura serale si gode con cose semplici: un buon calice di vino e dell’ottimo finger food.

A proposito di vino


Abbiamo conosciuto in prima persona Beatrice Masi, secondo cuore del Binario 24: la possibilità di scoprire, spaziare e sperimentare con il vino è assicurata dalla sua professionalità come sommelier. Unitamente ad uno studio costante del menu (che, inutile dirlo, è stagionale) tutta la carta dei vini viene calibrata ad hoc. In ogni bottiglia sono contenute storie, sfumature e note nascoste, che Beatrice riuscirà a portare fuori con semplicità.

Una cucina reale


Pietro Masi, anima del Binario 24 di Altamura, non si è mai mosso dalle prime file della cucina. Cambia divisa, mantenendo la stessa grinta, destreggiandosi tra i fornelli della cucina e il forno a legna: qui prendono forma pizze, pucce e pane, sfornato e servito caldo. Cosa c’è nel futuro del Binario24? Un sacco di progetti innovativi ma sempre con il cuore puntato verso Altamura.

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