I paninari dove farsi passare la sbronza tra Mestre e Treviso

Pubblicato il 7 ottobre 2016

I paninari dove farsi passare la sbronza tra Mestre e Treviso

Dio benedica lo street food

[aggiornato a ottobre 2016]
Chi fuori dalla discoteca o uscito da una festa non ha mai desiderato addentare un panino alla salsiccia, un hot dog o un hamburger con i peperoni e il formaggio? A dire il vero io me lo sogno ancora prima di uscire. Chiamiamolo effetto post sbornia, fame chimica o ribellione del fegato. In ogni caso, datemi del cibo. 

Spesso mi sono chiesta se durante una notte di follia, gli alieni mi avessero rapita per inserirmi un radar nello stomaco. Forse devo semplicemente smetterla con i Fiori di Bach prima di dormire ma credetemi, il radar ce l'ho davvero. A seconda di dove mi trovo il mio stomaco sa cosa vuole mangiare. Il paninaro lo fiuta come un cane da tartufi.

In quel di Mestre e Marghera


In concomitanza con le aperture del Molo 5, a Marghera, in Via Fratelli Bandiera, angolo via della Meccanica, lo street food non manca; si posiziona sempre un “bar mobile”, ben fornito e sempre molto frequentato, a volte anche dal passaggio di qualche volante… 


La bella novità però è che se hai voglia di sederti per riposarti (almeno per qualche minuto, e poi magari riprendere a ballare in un altro locale) Gustoclick è il posto che fa per te: non è esattamente un paninaro, è un ristorante di nuova apertura a Marghera. Ma ciò che lo rende diverso dagli altri è che è aperto 24h su 24. Qui oltre ai panini puoi trovare sempre cornetti freschi appena sfornati, trecce, krapfen, paste, toast, piadine e soprattutto fumanti tranci di pizza in teglia fatti in casa e conditi con le verdure fresche del mercato!


A Mestre, fuori dal Tag c'è un chiosco underground. Puoi scegliere tra salsiaccia o kebab. Anche se all'alba l'unica cosa che conta è mangiare. Soprattutto dopo una serata impegnativa..

Spostiamoci dal centro. Prima del cavalcavia del Terraglio, direzione Treviso, svoltando sulla sinistra ti sembrerà di aver preso un allucinogeno: Gino bon panino, luminoso e invitante, ha sempre la piastra calda. Lo consiglio alle coppie di amiche, di sicuro vi risparmierete qualche palpone sul culo (si può scrivere culo?) o qualche sarda scadente dovuta chissà a quale acido.

In zona Preganziol ce ne sono ben due, uno in centro, davanti al Municipio e l’altro nel parcheggio dell’ex Mille lire. Muniti di tettoia, sono operativi e pronti a sfidare neve e pioggia.

In quel di Mogliano e Treviso



Proseguendo verso Treviso prima del semaforo principale del centro di Mogliano, ne troviamo uno dei più popolari. A tutte le ore della sera e della notte, quasi tutti i giorni, sfama una gran fetta della “gente della notte”. Che sia gettonato lo si capisce dal numero di macchine e dalla fila per farsi un paninazzo, bello onto, (più onto è e più sono contenta) di quelli che ti sporcano le mani ma dei quali faresti volentieri il bis.

Sei quasi a Treviso e non hai ancora trovato niente di tuo gusto - o troppa fila ai baracchini precendenti? Ancora due possibilità per saziare la tua fame "onta" notturna: davanti al stazione dei Treviso ecco il camioncino di Dario; mentre alle Stiore come non ricordare ormai un pezzo di storia trevigiana, ovvero la Bianca con il suo chioschetto aperto praticamente sempre!

E’ il “panino che salva”, che prolunga la festa, che rimette in sesto alcuni amici, che accompagna molti di noi nel vivere la magia della notte. Come dice Jovanotti “La notte fa il suo gioco e serve anche a quello a far sembrare tutto, tutto un po' più bello …”. Peccato che quando il giorno dopo mi sveglio, invece di guardarmi allo specchio preferisco ingoiare una scatola di Oki.

Foto di copertina di Fagioniglio su Flickr

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