Mangiare bio a Firenze: ecco i locali da conoscere

Pubblicato il 20 febbraio 2016

Mangiare bio a Firenze: ecco i locali da conoscere

Si fa presto a dire biologico. Come se fosse la novità e il trend del secolo. Un tempo tutto o quasi tutto era biologico. Me lo ripete sempre mio padre, che la campagna l'ha sempre vissuta. Ma cosa vuol dire realmente? Il termine biologico indica un metodo di coltivazione, allevamento e produzione che ammette solo l'impiego di sostanze naturali, escludendo l'utilizzo di sostanze chimiche, e che avvenga nel rispetto delle risorse naturali. Non ci vuole molto a capire che biologico sia sinonimo di maggiore qualità della vita, ma anche di gusto. Se i miei nonni sono campati felici così fino a 95 anni, un motivo ci sarà. Ma in città? A Firenze ci sono molti ristoranti biologici. Eccone alcuni:

Il risto-market biologico 

Condivido a pieno la filosofia del ristorante biologico La Raccolta: mangiare non solo per nutrirsi, ma per emozionarsi. Tutti i prodotti che utilizzano per i loro piatti, sostanzialmente vegetariani, vegani, ma anche macrobiotici e crudisti, sono certificati biologici e provengono da piccole realtà territoriali. I motivi per provare questo ristorante bio sono tanti: a colazione, per un caffè proveniente da coltivazioni ecosostenibili e cornetti biologici e vegani, per un bio lunch a base di piatti unici, a cena ordinando il menù degustazione, per acquistare frutta e verdura di stagione e altri prodotti biologici al market.  Puoi sbirciare il menù di pranzo e cena, diverso ogni giorno, sul loro sito internet. 

 

 

La cecina biologica

Sorprendente il ristorante biologico 5 e Cinque, localino in piazza della Passera che propone piatti vegetariani stagionali molto particolari. Puoi cominciare con l'Hummus, magari accompagnato dall'immancabile Cecina, anche con cipollotti e stracchino, da cui prende il nome il locale, e proseguire con Riso basmati con verdure e sesamo piccante oppure con il Cavolo verza in polpette con salsa al curry, finendo in dolcezza con il Biancomangiare al latte di mandorla al cioccolato.

La pizzeria biologica

A proposito di ristoranti biologici, l'1 ottobre ha aperto in via De' Ginori SimBIOsi, una nuova pizzeria biologica gestita da uno staff giovane che sceglie ingredienti biologici e artigianali per rendere la pizza unica. Anche qui vengono utlizzate farine macinate a pietra, certificate biologiche e semintegrali e ogni giorno viene proposto un impasto speciale da abbinare alla pizza, come quello preparato con la farina di farro, kamut, cereali integrali o semintegrali, oltre ad almeno un piatto del giorno sempre diverso. 

L'enoteca biologica

In fatto di ristoranti biologici, mi piace molto anche Vivanda, ristorante biologico in zona San Frediano, che propone piatti realizzati con prodotti dell'azienda agricola di casa Dalle nostre mani come verdure biologiche e vini biologici e naturali , formaggi e salumi di alta qualità provenienti da animali allevati al pascolo libero e il Jamon Iberico de Bellota d'importazione diretta. Anche la pasta fresca e i dolci sono fatti in casa. Ma il punto forte sono senz'altro i vini biologici e biodinamici.

La pasticceria vegan-biologica

Ok Sweethings non è un ristorante, ma un forno-pasticceria che propone sia salati che dolci preparati con materie prime provenienti da agricoltura biologica e senza alcun tipo d'ingrediente che contenga additivi chimici o derivati di origine animale. Qui sono infatti banditi farine e zuccheri raffinati e grassi idrogenati, a favore di farine integrali o di farro, di zucchero di canna e di ingredienti preparati all'interno del laboratorio come margarina vegetale, latte di soia, di riso, di nocciola e di mandorla, marmellate.

(Foto di copertina di SimBIOsi da Facebook)
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scritto da:

Maddalena De Donato

Lucana di nascita e fiorentina di adozione, ho scoperto in Toscana i veri piaceri della vita: mangiare bene, bere ancora meglio, viaggiare, condividere, ma soprattutto scrivere. L'unica arma che tollero è il cavatappi e scoprire nuovi locali è una dipendenza da cui non riesco ad uscire. Non a caso il mio blog si chiama Mad Tasting.

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