Ramen Bar Akira. Non solo cibo…

Pubblicato il 29 marzo 2017

Ramen Bar Akira. Non solo cibo…

Racconto di una cena nel primo ramen bar di Roma

Molte volte vi ho raccontato di ristoranti e locali siti nel quartiere Ostiense. Fucina di idee, culla di locali storici, base di partenza per nuove aperture, Ostiense è ricco di vita, fascino e tradizione.
E’ qui che – il 2 Luglio scorso, ha aperto i battenti Akira, il primo Ramen Bar della capitale. L’apertura non è passata inosservata, la cucina giapponese piace ed è di gran moda ma l’idea di aprire un ramen bar va oltre il classico “japan restaurant”. Ramen è tradizione, storia, cultura nipponica; i ramen bar sono figli della loro patria in terra d’Oriente e nascondono il fascino del nuovo,dell’esotico e dello sconosciuto a chi è abituato a vivere la cucina giapponese solo come il classico duo “sushi-sashimi”.
Da Akira (che è nome del locale e anche dell’unico dei tre soci presente sul posto, mentre gli altri due vivono stabilmente in Giappone) si possono assaporare molte ricette tipiche della cucina giapponese, non solamente ramen. Possiamo partire con un antipasto, che apre lo stomaco e stuzzica il palato: per provarne un mix vi consiglio l’antipasto misto, economicissimo (solo 5 euro) dove potrete assaggiare un deliziosissimo pollo in salsa teriyaky con porro fresco (chasyu), mezzo uovo sodo sotto salsa di soia (ajitama) e una fresca e aromatica insalatina di alghe sotto aceto di riso (goma wakame).
Detto ciò, dedichiamo del tempo per assaporare una ciotola di ramen. Ce ne sono di vari gusti: piccanti, vegetariani e più classici. Inoltre sono proposti in due differenti varianti che distinguono anche la maniera in cui gustarli, ma andiamo per ordine. Il ramen servito qui è lo Iekei Ramen, un mix di pasta fatta in casa (un po’ più spessa degli spaghetti) realizzata con l’ausilio di un’impastatrice che arriva direttamente dal Giappone e una zuppa composta da ossa di maiale che cuociono per ben 10 ore (dalle 9 di mattina alle 19 di sera) per estrarre tutto l’aroma e il gusto dalle stesse, regalando al ramen quel sapore corposo e vellutato che lo caratterizza. A questa base vengono poi aggiunte tutta una serie di varianti: carne di maiale, alghe, spinaci e poi miso piccante e cavolo bollito (per la versione red spicy). Mentre il ramen è perfetto nelle stagioni fredde, per il calore del suo brodo, nella stagione estiva oppure se si vuole provare qualcosa di differente, potete scegliere lo tsukemen, dove la pasta e gli altri ingredienti sono serviti a parte e vengono mangiati aggiungendoli poco a poco al brodo, così da mantenere una temperatura più agevole per il consumo in ogni momento dell’anno. A parte poi, si può personalizzare il proprio ramen ordinando altri ingredienti: carne di maiale, uovo sodo, parmigiano oppure alghe, porro o la special spicy sauce, una salsa piccante a base di carne macinata. Come da tradizione, visto che resta sempre un poco di brodo a fine pasto, è d’uopo ordinare un bis di riso o pasta che permetta di gustarlo, consumandolo tutto.
 Nel caso aveste voglia di concludere il pasto in dolcezza, vi consiglio la tradizione: i dorayaky, i famosi pancake giapponesi, sofficissimi e deliziosamente ripieni di marmellata di fagioli dolci oppure il mochi ice, gelato al tè verde ricoperto da un morbido guscio di pasta di riso. Una chicca in anteprima? Prossimamente, in menù il tiramisu al matcha. In alternativa o nel caso in cui il ramen non vi avesse completamente saziato, ci sono in menù anche altri piatti come le cosce di pollo fritte (karage) o l’insalata di tofu con salsa di sesamo o il pork vans (panino con carne di maiale e salsa di soia) giusto per fare qualche esempio. Su ogni cosa, vi consiglio spassionatamente di provare i sake, deliziosi e delicatissimi al palato, scaldano il cuore e deliziano l’olfatto con il loro profumato aroma.
E – a proposito di sake - Akira non è solo cena o pranzo, ma è anche aperitivo, anzi SakeRitivo, con un mix di un drink più tre assaggini giapponesi del giorno (veg o meno) al costo di 8 euro e che dire, poi, dei workshop organizzati una Domenica al mese (solo su prenotazione, per un numero massimo di dieci partecipanti) per imparare –divertendosi – a cucinare voi stessi il vostro piatto di ramen fatto in casa!
 Ramen Bar Akira è aperto sette giorni su sette e ha 55 coperti ma è sempre consigliabile prenotare un giorno prima (se si vuole un tavolo nel feriale) e due o tre giorni prima (se si vuole cenare nel week end). In alternativa, per una puntatina improvvisa, se siete fortunati potete trovar posto al bancone che contorna la cucina a vista, che non prevede la possibilità di prenotazione.
Via Ostiense, 73 - Roma
Tel. 06 89 34 47 73
ramenbarakira.com
Aperto tutti i giorni 12:30 – 15:00 / 19:00 – 23:00
 

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scritto da:

Naima Tomaselli

Giornalista, laureata in comunicazione, fotografo, cucino, parlo di food e non solo, recensisco ristoranti, libri ed eventi su siti del settore. Chiacchiero, polemizzo e faccio la morale ma scrivo anche ricette sul mio blog “Cucino da Vicino”. Nel resto del tempo: vivo.

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