Il pranzo al Delicatessen è un viaggio alla scoperta del Sud Tirolo

Robert Fink, 44 anni, direttore del ristorante ci fa scoprire il menu di mezzogiorno

Fuori c’è un cervo che se ne sta di fianco alla porta, su viale Tunisia. All’ora di pranzo il Delicatessen ha lo stesso fascino della sera. Ambiente caldo, tipico ma elegante. Domina il legno che però si alterna sapientemente con particolari di cuoio. Il risultato è un’atmosfera tipica sudtirolese praticamente unica a Milano.

Da lunedì a venerdì il pranzo diventa business con una carta appositamente studiata per una pausa di lavoro o per mangiare qualcosa senza smettere di parlare d’affari. Le proposte del menu sono diverse da quella della cena? “Alcune si ritrovano anche la sera, ma abbiamo studiato una carta più equilibrata per l’ora di pranzo”, mi spiega Robert Fink, 44 anni, il direttore del Delicatessen. Sei antipasti, otto primi, otto secondi e sei dessert: la proposta è in grado di soddisfare ogni palato con porzioni più che generose per l’ora di pranzo.

Il pranzo in veranda

Robert mi fa accomodare nella veranda - una quarantina di coperti sotto un tetto di vetro - aperta tutto l’anno. Il cestino del pane è una delizia: sei varietà, tra lo cui lo schüttelbrot, preparato con farina di segale e multicereale. Iniziamo dal vino, un Gewuztraminer della Cantina Tramin. L’Alto Adige si inizia a scoprire con l’antipasto: carpaccio di carne salada con carciofi marinati e noci.

Carpaccio di carne salada, per iniziare

Se non volessi provare qualche altra specialità del Delicatessen, il pranzo potrebbe anche finire qui.  Ma passiamo al primo, sono indeciso tra un risotto o un tris tirolese. “Il consiglio è il risotto al vino rosso Lagrein con radicchio tardivo e formaggi di malga”, mi dice Robert in maniera piuttosto convincente. E la scelta è ottima perché il sapore delicato contrasta con il gusto più deciso del formaggio di malga al centro che con il calore si scioglie creando un retrogusto caratteristico.

Il primo: risotto al radicchio al vino rosso

Le porzioni, come dicevo in apertura, ti lasciano senza un minimo di fame. Il risotto al radicchio potrebbe benissimo essere l’unica portata del pranzo. Ma dal momento che sono qui per assaggiare, non posso esimermi dal proseguire almeno la lettura del menu. Tra i secondi non manca la carne con un filetto di maiale in mantello di speck con senape e patate tirolesi, oppure un carré d’agnello grigliato in salsa al vino Lagrein con purè e verdure di stagione.

Si prosegue con polpette sfiziose con purè di patate e verdure, tagliata di filetto di manzo con fiocchi di burro e pane rustico sudtirolese tostato, e ancora stinco di maiale affumicato. Se è vero che la carne fa la voce grossa, le proposte dei secondi si esauriscono con il piatto del contadino: uova al tegamino con patate tirolesi e speck e per chiudere il giro, salmerino in padella con patate saltate e zucchine.

Dulcis in fundo

Dopo l’antipasto e il primo sul secondo ho passato. Robert è indaffarato a servire con attenzione ogni cliente che si siede in veranda. Tra una portata e l’altra si assicura che tutto fili liscio anche al mio tavolo. Tutto perfetto. “Non puoi non assaggiare, tra i dessert, la tipica Linzer Schnitte”, e quello di Robert diventa un ordine. Anche perché mi sono ricordato di quando qualche volta sono passato al Delicatessen proprio per concedermi un dolce preparato al momento, seguendo le tipiche ricette altoatesine. E la crostata di Linz ai mirtilli rossi servita con panna montata è ancora calda. Una golosità, impiattata con stile.

Il pranzo al Delicatessen è un viaggio alla scoperta del Sud Tirolo e dell’Alto Adige. Che poi sono esattamente la stessa cosa. Da vivere in un ambiente esclusivo e tipico allo stesso tempo. Elegante ma mai troppo formale. Insomma, mangi e ti pare di essere in Alto Adige. O in Sud Tirolo? Tant l'è istess. Eh sì, perché alla fine siamo ancora a Milano!

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