Host Restaurant, il locale ad hoc per una cena speciale

Pubblicato il 25 febbraio 2019

Host Restaurant, il locale ad hoc per una cena speciale

Arrivo a Fiumicino una Domenica sera, siamo nei pressi della darsena, nella zona nuova di Fiumicino, in forte crescita ed espansione, al piano terra di un palazzo, grandi vetrate si affacciano al mondo e svelano l’interno, arredi moderni, vini a vista così come la cucina. Entro e mi accoglie Francesca, compagna del proprietario del locale, lo chef Alessandro Capponi.
Francesca mi racconta che la decisione di aprire un locale in una zona lontana dalle solite mete note dei locali di Fiumicino è dettata dal desiderio di farsi cercare e farsi scegliere dai clienti e coniuga l’avvicinamento a casa con un lavoro di coppia tenendo conto della voglia di mettersi in gioco di Alessandro e del desiderio di crescere ulteriormente.


Il locale ha aperto quasi due anni fa e ha solo 32 coperti di cui quattro sono al tavolo dello chef, un tavolo dove avvengono degustazioni di 7 portate a sorpresa abbinate a un percorso di vini pensato da Francesca. Chi siede qui si vede servire e spiegare i piatti direttamente da Alessandro che così offre ai commensali un’esperienza unica, divertente e coinvolgente.
La cucina dello chef punta tutta sul pesce, con divagazioni vegetariane e anche vegane (l’influenza dei tre anni passati a lavorare in un locale vegano emergono in questa sua scelta che prevede anche un menu degustazione totalmente vegano);
 


In un’atmosfera rilassante con luci ad hoc che non disturbano ma non nascondono troppo alla vista mi siedo e inizio un’avventura. Il menù lascio che sia Alessandro a sceglierlo per me.
Iniziamo con un paio di benvenuti dello chef, una confortante passatina di fagioli con salicornia e “Il ricordo della cozza sullo scoglio” granatina di cozza, cozza in tempura e aria di limone da mangiarsi in un sol boccone. Deliziosa e unica.
Francesca mi porta anche una ciotolina di olio extra vergine di oliva, dove pucciare tre tipologie di pani deliziosi fatti in casa. Non lesino e approfitto delle pause tra le pietanze per degustare quest’olio prodotto a Giove, vicino Bomarzo.
Provo un paio di antipasti, prima il polpo arrostito con sedano rapa, caffè e lamponi dove l’acidità del frutto completa deliziosamente in bocca il gusto del polpo e una pittoresca quanto insolita Carbonara: uovo cotto a bassa temperatura, spuma di pecorino, ricci di mare, pepe e pasta soffiata con cui giocare, una visione immaginifica del primo piatto romanesco che si fa antipasto.    


Le paste in menu sembrano tutte invitanti, anche solo leggendone: Linguine ajo, ojo, peperoncino, zenzero, spirulina e crudo di gamberi (questa versione è disponibile anche senza gamberi per i clienti vegetariani), Orecchiette ripiene (pasta acqua e farina di farro, broccoletti, aglio e mandorle) e quelle provate da me: Pappardelle all’uovo e cicoria con ragù di polipetti e aglio nero, un primo piatto avvolgente dove il mare si sente fin dentro ogni singolo filo di pasta. Stupefacente.


Per ciò che riguarda il menù dei secondi il pescato del giorno, il pesce azzurro e i fritti sono le scelte che accompagnano la Triglia (triglia al panko, pomodori secchi, olive, patate e porro).
Non si può non concludere una cena in questo locale senza vedere cosa escogiterà lo chef per il dessert: nel mio caso la scelta è ricaduta su La crém brulée al caffè che viene servita però come fosse una colazione, con fette di pasta kataifi, crema al cioccolato, arancia candita e marmellata fatta in casa.


Host Restaurant
Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa (angolo Via Sandro Pertini)
00054 Fiumicino (RM)
Telefono: 06-92597477
Aperto dalle 13 alle 15 e dalle 19:30 alle 23:00
Chiuso il Martedì

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scritto da:

Naima Tomaselli

Giornalista, laureata in comunicazione, fotografo, cucino, parlo di food e non solo, recensisco ristoranti, libri ed eventi su siti del settore. Chiacchiero, polemizzo e faccio la morale ma scrivo anche ricette sul mio blog “Cucino da Vicino”. Nel resto del tempo: vivo.

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