Giovani, preparati e molto decisi, ma anche sempre alla ricerca di stupire, raccontare e raccontarsi attraverso un lavoro che richiede sì una grandissima professionalità e una attenzione a ciò che accade di nuovo nel mondo, ma pure una grande empatia per entrare in contatto con le necessità dei clienti. Siamo tornati a fare due chiacchiere con i bartender nonché proprietari dell’unico cocktail bar di Este che in soli due anni sta rivoluzionando la piazza. Loro sono Alessandro Giavara e Riccardo Bortoletto e ci hanno raccontato la nuova carta drink: un incontro tra gusti tutti diversi, tecniche di miscelazione altissime e ingredienti di prim'ordine.

Allora ragazzi, con questa carta drink avete ancor più chiarito che qui non si scherza: questo è un cocktail bar che fa della miscelazione la sua prima (e forse unica) missione, giusto? 


Alessandro:
 Assolutamente sì, diciamo che è stata l’impronta che abbiamo dato sin dall’inizio al nostro locale, ma ogni volta grazie alla nostre carte drink ci spingiamo un po’ oltre; lo facciamo per dare una identità al locale che sia chiara e limpida, lo facciamo perché rappresenta ciò che amiamo fare e beh, lo facciamo perché vorremmo veramente che anche Este avesse un suo punto fermo per tutti gli amanti del buon bere. Insomma, ci piacerebbe che i nostri clienti capissero che non serve fare tanta strada per bere bene, magari qualcosa di unico, imparando un sapore e un gusto nuovo, basta venire qui!

Una carta drink nuova fiammante che ci accompagnerà per tutta l’estate. Quando lavoro c’è dietro una carta così impegnata e impegnativa ma con così tanto da dimostrare?


Riccardo:
C’è tantissimo lavoro e tantissima ricerca. Sai, io non credo nell’improvvisazione in questo lavoro, sicuramente esiste, sicuramente la fantasia e la creatività servono, ma senza competenza e professionalità è veramente dura andare avanti proponendo sempre qualcosa al passo con i tempi. È una carta drink questa che ci richiede un continuo e costante lavoro, prove su prove e aggiustamenti che per fortuna, essendo in due, possiamo sempre condividere; si parla però di mesi di lavoro ecco, ci tengo si sappia. È una carta che si fa forte di materie prime importanti, che sono sapientemente miscelate con tecniche all’avanguardia e tanto studio “da quelli bravi”, usiamo temperature controllate, sottovuoto e moltissime altre modalità di preparazione che non si improvvisano. Ci piace poter offrire qualcosa di cosmopolita e al passo coi tempi, anche qui, in un piccolo paesino come Este. 

E come si resta “al passo con i tempi” in un modo come il vostro, che è in costante movimento? 


Riccardo: 
Beh, semplice a dirsi meno a farsi: ci si muove con esso. Io e Alessandro appena possiamo viaggiamo nelle principali città italiane ed estere alla ricerca del “nuovo”, del “buono” e perchè no, anche del “bravo” perché credo sia sempre un lavoro che richiede una condivisione di sapori e come io sono felice quando un collega mi chiede un consiglio, amo anche sedermi ai banconi più famosi del mondo e chiederne altrettanti.

E parlando di cocktail invece, i vostri preferiti? 


Riccardo:
 E’ molto difficile risponderti, perché è una carta drink perfettamente bilancia e studiata per rispondere a tutte le esigenze. C’è un cocktail per ogni “palato”, c’è per chi ama il dolce, l’amaro, l’aspro o qualcosa di più morbido. Anche gli analcolici da noi non sono “solo” il tappabuchi per l’amico che non ama o non può bere, sono cocktail perfettamente studiati e bilanciati e realizzati anch’essi con tecniche e materie prime all’avanguardia. Al bando i soliti succhi e benvenuti gli spiriti analcolici. In definitiva però se proprio mi costringi a scegliere ti dico “Fall in Love” un Milano-Torino molto morbido al palato, che però chiude con sentori di fragola e cioccolato svoltandoti la serata. Un analcolico che amo molto invece è “Autista”, bitter e vermouth analcolici e soda. La cosa più bella? Avrai la sensazione di bere un cocktail normalissimo.

Alessando: Io ti direi “Fake Mojito” un cocktail al cui gusto si amalgamano perfettamente menta, rum cubano e la freschezza del lime rendendo questo cocktail come l'originale mojito ma poi, alla vista, è tutto tranne quello che sembra o il “Lemon Pie”, praticamente la versione “da bere” della famosissima torta al limone. 

Pot Still Este
Via San Girolamo, 1 - Este (PD) 
Tel. 3802117113

  • GLI ADDETTI AI LAVORI
  • COCKTAIL BAR
IN QUESTO ARTICOLO
×