La buona pizza napoletana, semplice ed economica, da O' Scugnizzo

Pubblicato il 17 novembre 2020

La buona pizza napoletana, semplice ed economica, da O' Scugnizzo

Varcare la soglia della pizzeria O' Scugnizzo ti proietta in un basso napoletano, anche se ti trovi a Firenze. Tutto parla di Napoli, dai decori fatti realizzare artigianalmente ai profumi della pizza appena sfornata all'accento autentico dei fratelli Bianco. Francesco ed Enzo, maestri pizzaioli, e Raffaella, alla cassa, realizzano una pizza buona e semplice, al giusto prezzo, da mangiare calda o da asporto, che parla la loro lingua. N.D.R. in ottemperanza al Dpcm O' Scugnizzo fa anche consegna a domicilio - tramite le app. Deliveroo, Glovo e Uber Eats - e l’asporto previa prenotazione al numero: 0552286471. Delivery e asporto dalle ore 19 alle 22.30. 

Qual è l'eredità più grande che vi ha lasciato vostro padre?


Nostro padre Carlo si è trasferito da Napoli a Firenze ed è riuscito a trasformare il suo sogno in realtà: quello di aprire la classica pizzeria di quartiere, in cui fermarsi la sera a mangiare un buona pizza realizzata come da tradizione, con ingredienti semplici e alla portata di tutti. La pizzeria O' Scugnizzo è l'eredità che nostro padre ci ha lasciato e adesso sta a noi continuare a lavorare con passione e serietà, per far apprezzare una delle tradizioni partenopee più conosciute in tutto il mondo.

Come dev'essere la pizza per rispettare la tradizione?

La pizza napoletana è un piatto semplice e genuino, che tutti devono potersi permettere. Adesso vanno di moda le pizze gourmet, in porzioni minimali e con ingredienti sofisticati. Il vero segreto della pizza napoletana è la semplicità che parte dall'impasto realizzato con farina, acqua, sale e lievito alla lenta lievitazione naturale. Perchè realizzare una pizza con farina di grani antichi macinata a pietra (per fare un esempio) quando la pizza della tradizione nel nostro immaginario è soffice, bianca e leggera? 

Quanto e come deve cuocere la pizza verace?


Se l'impasto alla base della pizza è realizzato e lievitato in modo ottimale, il passaggio nel forno a legna dev'essere rapidissimo per mantenere leggerezza e digeribilità. Noi facciamo cuocere le nostre pizze 90 secondi circa, secondo più secondo meno. Ma il nostro è un forno a legna speciale, realizzato in pietra lavica, che raggiunge temperature di 400°C. L'abbiamo costruito noi stessi artigianalmente all'interno del locale ed è il fiore all'occhiello della pizzeria O' Scugnizzo!

Quanto devono costare pizza e birra al massimo, secondo voi?

Da noi le pizze classiche, Marinara e Margherita, costano rispettivamente 5€ e 6€ mentre le pizze speciali (p.e. quella alla parmigiana di mammà) arrivano a 8,5€ al massimo. A nostro parere pizza e birra o bibita non devono superare il costo totale di 10€ per essere davvero alla portata di tutti. Anche se siamo nel centro di Firenze e non a Napoli, vogliamo che tutti i clienti che decidono di fermarsi da O' Scugnizzo, dallo studente fuori sede al turista di passaggio, siano soddisfatti non solo mentre assaporano la pizza ma anche al momento di pagare il conto.

E se qualcuno non può permettersi la vostra pizza?


A Napoli c'è la tradizione del caffè sospeso: al bar si pre paga il caffè per chi viene dopo e non ha la moneta per pagarsi un buon caffè. Allo stesso modo la pizzeria O' Scugnizzo ha aderito all'iniziativa della 'Pizza sospesa': il cliente può decidere di pagare la sua pizza 3€ in più e altrettanti ne mettiamo noi per offrire una Margherita a chi non può permettersela. Segniamo le pizze sulla lavagna e, una volta a settimana, apriamo la pizzeria a chi di solito deve arrangiarsi alla mensa dei poveri. Così anche loro possono mangiare una buona e fragrante pizza napoletana in un ambiente familiare e accogliente, semplice e alla mano. Come noi. 
 

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Laura De Benedetto

La sua comfort zone è il moto perpetuo. Lavora in luoghi dinamici a progetti innovativi con gente sorprendente. Il suo core business? Creare relazioni e sinergie tra le persone. Amava Milano e, adesso, ama Firenze, città natale di suo figlio. Negata in cucina, apprezza chef e locali emergenti.

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