Le scelte di Michelin, Espresso e Gambero Rosso per il 2012.

Torino è una provincia che pullula di stellati Michelin, ma per l'ennesimo anno Il Magorabin, gestito dal simpatico e cordiale Marcello Trentini chef e patron si vede collocato nell'elenco delle promesse 2012, mentre per i critici culinari del Gambero Rosso merita due forchette.

Unico due stelle della provincia di Torino, nonché ristorante con la R maiuscola grazie all'eccletismo gastronomico e dalle linee essenziali, è Combal.zero: un locale sobrio e delicato che spazia dai classici piemontesi ai piatti più estrosi, meritandosi tre cappelli Espresso e tre forchette Gambero Rosso.

Atmosfere “home sweet home” per la Gardenia, locale fiabesco nel cuore del Canavese che tra le stanze arredate con gusto e la cucina elaborata ma senza perdere di vista il gusto verace delle materie prime, prende un cappello Espresso e due forchette Gambero Rosso.

Ravioli farciti con salsa verde, lingua scottata e spinaci freschi, agnello marinato nel caffè e biscotti alle nocciole, mele e lime: questo è solo un piccolo assaggio di ciò che troviamo quotidianamente a La Credenza, un piccolo laboratorio a 19km da Torino fatto di elaborate degustazioni partorite dalla mente di Giovanni Grasso e Igor Macchia. Mantiene la stella Michelin, il cappello Espresso e le due forchette Gambero Rosso.

Un altro ristorante che quest'anno ha una ricca bacheca di premi: una stella, due forchette e due cappelli, e che al suo interno ha un supermercato dai prodotti rari, è Casa Vicina. La cucina non da meno esalta la tradizione piemontese, ripercorrendo strade enograstronomiche di spessore. Espresso la considera “la miglior tavola della città”.

Oppure possiamo abbandonarci al raffinato stile del Vintage '97, un locale in cui l'atmosfera solenne dal colore rosso scarlatto la fa da padrona, senza dimenticare i paralumi e le eleganti boiserie che arredano e mantengono lo stile vissuto del ristorante. Una stella Michelin, un cappello Espresso e due forchette Gambero Rosso sono la ricompensa per una cucina fatta di innovazione, conservando la tradizione sabbadina.

Ben premiato dalle guide è anche La Barrique, Espresso lo recensisce come: “Un locale dalla cucina raccolta e dalla posizione sacrificata” forse per questo dà solo un cappello, ma anche Michelin e Gambero non sono generosi, e gli conferiscono una stella e una forchetta, la prima per la poca innovazione nei piatti e la seconda per i leggeri sbilanci di ricarico in alcuni piatti, verso l'alto.

Immaginate un ristorante con una terrazza sui giardini della Reggia di Venaria, all'interno del Torrione del Garove. Dolce Stil Novo è un autentico castello in cui ogni innamorato dovrebbe portare la propria principessa per una cena. Al di là del solito cliché del lume di candela, la cucina del ristorante è appassionata, intensa e dal gusto verace come i tortellini stropicciati ripieni di gallina profumati al lime, o il coscio d'anantra arrosto e confit al profumo di agrumi. Merita una stella, due forchette e due cappelli.

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