Le scelte di Michelin, Espresso e Gambero Rosso per il 2011.

Nove stelle a nove diversi ristoranti del bergamasco si sommano alle tre riconfermate da Michelin a Da Vittorio, per un totale di undici stelle che riconoscono nella città lombarda uno dei capoluoghi indiscussi della ristorazione italiana d'eccellenza.

Classico” e “impeccabile” per l'Espresso, un “fuoriclasse oltre ogni classificazione” per Michelin. Da Vittorio a Brusaporto, a pochi chilometri da Bergamo, si conferma, anno dopo anno, una delle migliori tavole d'Italia, tenendo ben salde le sue tre stelle. “Per aver continuato la tradizione di Vittorio”, Gambero Rosso dedica alla moglie Rossella e ai figli Enrico e Roberto due bonus, decantando la “bellezza del posto, l'amenità, il fascino e il comfort in cui si è immersi”quando si sta seduti a un tavolo del ristorante della famiglia Cerea.

Nel contesto signorile di un palazzo seicentesco, si nasconde Frosio, un “vero paradiso per gli amanti dei vini” per Gambero Rosso: una carta “amplissima e inconsueta, con tanto spazio dedicato agli Champagne e alla Borgogna, con alcune chicche e etichette particolari”. Una cucina che rispetta stagioni e tradizioni (anche di famiglia), pur ammodernata dalla mani di Paolo Frosio. Nonostante qualche critica daparte dell'Espresso, mantiene la sua stella Michelin.

Camillo Rota, proprietario de l'Antica Osteria dei Camelì, porta avanti una tradizione di famiglia iniziata nel 1856, e che, da più di 150 anni, è punto di riferimento della cucina bergamasca. Ai margini del centro di Ambivere, in un antica corte lombarda, la cucina di Loredana e Fernanda,  moglie e mamma dell'attuale patron, unisce tradizione a piccole innovazioni. Per Gambero Rosso “sfilano in tavola piatti tecnicamente ben eseguiti sia di mare che di terra, in cui si evidenziano una materia prima ben selezionata e un pizzico di moderata creatività”. Per Michelin una stella.

Tutto viene cucinato espressamente e i risultati meritano i tempi di attesa” è il commento di Gambero Rosso su l'Osteria di Via Solata, ristorante nel cuore della Bergamo Alta. Ezio Gritti, proprietario, cuoco e 'abile consigliere', accompagna i suoi ospiti nella scelta di piatti e vini abbinati,  selezionandoli dall'ampia e curata cantina del ristorante. Un stella Michelin, riconfermata.  

Dall'ottavo piano dell'Hotel Excelsior, il Roof Garden di Fabrizio Ferrari gode di una vista “di rara bellezza” sulla Città Alta, che diventa, per l'Espresso, un “semplice valore aggiunto alla cucina che lo chef ha saputo, in breve tempo, costruire”. Un ampio menu alla carta si affianca a 5 proposte degustative, che, nel complesso, affrontano un excursus completo della cucina bergamasca. Una qualità confermata dalla rinnovata stella Michelin.

Lo stile di Daniel Facen si rispecchia sulle due facce del menu di A'anteprima: a piatti più tradizionali, lo chef affianca una cucina d'avanguardia, fatta di proposte ricercate e preparazioni innovative. Gli ospiti possono spiare i movimenti in cucina attraverso monitor, appesi qui e là, o da una finestra che si affaccia direttamente nel regno dello chef. Una cantina composta da oltre 900 etichette italiane e internazionali; nel confermare la stella al ristornate di Chiuduno,  Michelin commenta “scelta enologica superlativa”.

Ai piedi delle colline bergamasche, immerso nei suoi vigneti e nei suoi frutteti, un antico fienile ristrutturato ospita oggi Al Vigneto. Vito Siragusa si destreggia tra una cucina prevalentemente ittica, che non si fa mancare però “valide alternative terregne” (Gambero Rosso); una cucina che si fa accompagnare da Giotto, Raffaello, Tiziano, Caravaggio, i vini dell'azienda, e da altre interessanti etichette. Un ensemble che fa confermare la stella da Michelin.

Una stella Michelin anche per il ristorante San Martino di Treviglio dei fratelli Colleoni “giustamente osannato dalla critica gastronomica per le specialità di pesce e alcuni prodotti francesi, quali vini e formaggi”. “Una linea gastronomica in cui l'indole creativa dello chef non prevarica mai sull'essenza stessa della materia, sempre esaltata nature” è uno dei giudizi espressi da Gambero Rosso che motiva le due forchette e il bonus accordatigli.

A Villa d'Almè, “un locale dalla romantica atmosfera” in cui, per Michelin e la sua stella, “lo stupore continua con la cucina creativa a base sia di carne che di pesce”. Stefano Arrigoni accoglie i suoi ospiti direttamente nell'orciaia dell'Osteria della Brughiera, introducendoli in una cucina fatta di tradizioni e influssi che partono da Pontremoli ma contengono molto nord-Italia, dalla Toscana alla Liguria con anche un tocco di cucina padana. “Tutto ciò può essere annaffiato da ottimi vini” secondo Gambero Rosso.

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