Se il buongiorno si vede dal mattino, la ventiseiesima estate di Aqualandia sarà senz’altro la migliore. Ragazzi che ballavano come se non ci fosse un domani, folte compagnie a battezzare gli scivoli, bellezze mozzafiato a far voltare anche gli alberi da cocco. Domenica il Re dei Parchi Acquatici ha scoperchiato l’estate 2014, dicendole ufficialmente “Ok, ragazza: puoi cominciare”.
Per chi, come me, ha visto nascere e crescere Aqualandia (fino a superare ogni altro polo del divertimento acquatico), l'ingresso nel Parco 2014 è stato quasi commovente. Uno spettacolo nello spettacolo.
Dopo molti anni, Aqualandia ha ora totalmente, definitivamente completato la sua mastodontica opera di trasformazione: da classica struttura “con gli scivoli”, moderna ma standard (che primeggiava perlopiù grazie alla ragguardevole metratura), oggi è un lussuoso, esclusivo villaggio esotico del divertimento. Una farfalla tra i bruchi.
Entrato nella tana del bianconiglio, mi sono sparato il tour d’ordinanza sugli scivoli. È uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo, come direbbero quelli bravi.
I 42 metri dello Spacemaker sono sempre loro, unici al mondo. E lo stesso vale per ogni attrazione, dalle oceaniche piscine in cui rinfrescarsi giocando a "Schiaccia 7" o praticando Aquagym, fino alle folli discese nell’oscurità di Scary Falls e Stargate.
E’ solo tutto più bello da vedere in questo lussureggiante tripudio di colori esotici, scenografie tropicali, boschi di palme, sabbia cristallina. E poi gli scivoli, vere primedonne di ogni parco acquatico: tutti riverniciati con un color legno che fa il verso alle architetture piratesche, e arricchiti da un profluvio di elementi cinematrografici capaci d'impreziosire l'atmosfera oltre l'immaginazione.
Ora è davvero una Disneyland sull'acqua.
Nella prima parte della giornata, un palinsesto di spettacoli esperenziali ha animato l'intero Parco, mentre il gran ciambellano DJ Claude scaldava i motori alla consolle, attraendo i primi capannelli di gente nella spiaggia caraibica centrale, lì dove le danze erano in procinto d'aprirsi. C'è chi si è gettato da 60 metri pur di non tardare alla festa.
Ogni cosa era uno show: i pirati sul grande veliero, i baldi giovani sugli scivoli, le sirene in bikini che sorseggiavano i loro drink all'ombra del chiringuito. E la musica disco che nel frattempo saliva incessante, chiamando a raccolta i 3000 presenti.
Poco prima che gli scivoli chiudessero, alle 18.00, il maestro Claude ha lasciato il palco ai grandi ospiti di giornata: Il Pagante e Merk & Kremont.
E qui, signori, il Water Love Festival ha messo il turbo.
D'improvviso, Aqualandia è diventata un'unica, immensa discoteca tribale a cielo aperto. Non mi trovavo più a Jesolo: mi avevano teletrasportato ad Ibiza.
Come gli umani nelle caverna di Zyon prima dell'attacco delle macchine in Matrix, si faceva una sola cosa: ballare. Sotto il palco, sulla spiaggia, nelle piscine, al bancone del chiringuito... E non solo.
Per cinque ore, fino al calar della sera, il Water Love Festival 2014 ha riecheggiato in tutta la città. Migliaia di piedi che rimbombavano come tamburi, i bassi elettronici di Merk & Kremont che scuotevano anche gli stormi di gabbiani nel cielo. Un autentico elettroshock musicale al cuore di Jesolo beach.
La grande inaugurazione dell'estate.