Presentata la nuova cucina “reducetariana” Alajmo

“Dar da mangiare ai nostri clienti ciò che daremmo ai nostri figli”.
Con queste parole Raffaele Alajmo, primogenito di Rita, racconta la filosofia che contraddistingue ogni locale della famiglia. Da Le Calandre di Padova al Caffè Stern di Parigi, dal Quadri di Venezia fino al ristorante La Montecchia: ed è proprio qui, nella lussureggiante cornice euganea del golf club di Selvazzano, che nasce la “Green R+Evolution”.

Ispirata dalle virtù pionieristiche di Rita Chimetto, e messa in atto dallo chef stellato Max Alajmo con la regia di Raffaele, la Green Revolution de La Montecchia incentra la sua proposta sui prodotti dell’orto, all’insegna di un menù che fonde l’esperienza con la ricerca, l’alta scuola con la creatività.

E’ una proposta che si definisce “reducetariana”, perché riduce profondamente la carne, privilegiando piatti vegetariani e ricette vegane, nonché ingredienti senza glutine e latticini. Sulla tavola de La Montecchia diventa l’orto il nuovo protagonista, ma nulla rimane escluso: pesce, formaggi e uova si trovano ancora lì, ad impreziosire una Green Revolution che guarda al futuro dell’alimentazione senza tralasciare l’eccellenza della cultura gastronomica nostrana.

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Curato da Simone Camellini, storico chef del ristorante La Montecchia, il primo menù Green della famiglia Alajmo offre un 85% di pietanze a base di ortaggi freschi, esaltando non solo la frutta e la verdura di stagione, ma anche gli esperimenti culinari eseguiti in questi anni da Massimiliano per restituire al palato molti sapori della buona tavola senza l’uso di farina e latticini.

“Orto 2015” è il nome di battesimo del neonato menù: realizzato su carta riciclata, in virtù del traguardo ecosostenibile che Alajmo SpA intende presto raggiungere, è un raffinato invito a farsi venire l’acquolina in bocca: dal rinascimentale baccalà “mantegnato” (dedicato ad Andrea Mantegna) agli gnocchi di rape rosse in salsa gorgonzola e roquefort; dal gratin di barbietola e zucchine con tartufo nero ed erbe provenzali alla già leggendaria Tartare di Erminio, papà Alajmo e padrone di casa, che accoglie gli ospiti assieme al sommelier Mauro Meneghetti.

Come racconta Raffaele, “qui il cliente viene a divertirsi”. E in effetti è proprio “divertimento” la parola che meglio descrive la fresca esperienza offerta dal ristorante La Montecchia: in un’atmosfera bucolica chic, il cliente dal palato curioso è chiamato a scoprire sapori e abbinamenti che rispecchiano tanto il pionierismo di Rita quanto la genialità di Max.
Solitamente, il verde è il colore della speranza; ma qui rappresenta piuttosto la certezza di venire a gustare i prodotti dell'orto come meritano, valorizzati ad arte dall’eccellenza Alajmo.

Immagine di copertina: ufficio stampa Alajmo
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