Otto stelle per otto cucine. Non c'è aria di cambiamento in Friuli, regione che le principali guide alla ristorazione italiana premiano con abbondanti riconoscimenti. Gambero Rosso assegna più di qualche forchetta alle cucine di Trieste, ma niente di più per la città capoluogo di regione, che, anche per quest'anno, non viene baciata dalla stella Michelin.
Per la trattoria Agli Amici a Godia (qualche chilometro da Udine) viene rinnovata la stella Michelin; la guida descrive il locale della famiglia Scarello come “una sosta gastronomica indimenticabile”. L'apprezzamento della critica è unanime, da “l'angolo di piacere gastronomico più interessante della regione” di l'Espresso a Gambero Rosso, che, oltre a segnalare Agli Amici tra i “migliori ristoranti della regione”, le riconosce due bonus per lo spazio esterno e per la possibilità di provare le etichette della cantina, anche al calice.
La Taverna vanta un ambiente curato ma informale, in cui per Gambero Rosso si respira un'atmosfera fiabesca. Sarà la cortesia del proprietario e del personale di sala, che si prodigano in consigli e 'coccole' per i loro clienti; sarà la cucina, che si esibisce in piatti della tradizione, essenziali e raffinati; sarà la cantina, che “merita una visita oltre che un assaggio” (Gambero Rosso). È questo il mix che induce Michelin a riconfermare la sua stella.
Passando sotto un'insegna da vecchia osteria di paese si entra in un locale accogliente e apparecchiato con gusto, il Bibendum di Remanzacco, a una decina di chilometri da Udine. Il menu da una stella Michelin sfoggia, spesso in dialetto friulano, piatti della tradizione, rimaneggiati con estro dalla chef Barbara Martina. È invece il marito, Luciano Zuccolo, a gestire la cantina: “appassionato conoscitore di vini, valorizza gli abbinamenti con scelte sempre puntuali da una cantina fornita e eterogenea”, da bonus Gambero Rosso.
Viaggiano molto alla ricerca di nuovi spunti e stimoli, il patron de l'Osteria Altran Guido Lanzellotti e il 'suo' chef Alessio Devidè. Dalla corte di un'azienda agricola, rinomata per la produzione di vini doc, questa 'non-più-osteria' premiata dalla stella Michelin è, come sottolinea l'Espresso, “un ritrovo per i gourmet”. Sempre l'Espresso esprime “una menzione speciale per i dolci: vari e squisiti” e parla della cantina, internazionale ma attenta alla produzione friulana, come di un “valore aggiunto”.
Le tradizioni culinarie di Italia e Slovenia convivono e si combinano nella cucina di Subida al Cacciatore. Anche quest'anno Michelin conferma la sua stella al ristorante di Cormòns (Gorizia). “L'ambiente è reso ancor più gradevole da un servizio gentile e premuroso” è il giudizio de l'Espresso in contrasto con quello del Gambero Rosso: “Qualche delusione di troppo”, una cucina un po' appesantita rispetto agli standard mantenuti fin'ora dalla famiglia Sirk. Non manca però il bonus per la “grande tipicità” del posto.
A Dolegna Del Collio, il castello di Trussio ospita uno dei migliori ristoranti della regione: l'Aquila d'Oro conferma infatti anche quest'anno la stella Michelin. Gambero Rosso decanta sia la cura e la perfezione con cui i coniugi Tuti gestiscono il ristorante, che il luogo stesso: “quasi magico, si scende a valle facendo un nodo al fazzoletto per non dimenticarsi di tornare”. Tutto ciò si traduce in due forchette e due bonus.
Nel 1983, quando apre a Pasiano di Pordenone, l'Hostaria Vecchia Cecchini ha l'aspetto di un'antica casa colonica; dopo un grosso restyling, cambia nome e forma, diventando il Cecchini, bistrot, ristorante e hotel e guadagnandosi la stella Michelin. Al confine tra Veneto e Friuli, la sua cucina è influenzata da questa e quella tradizioni culinarie. Per gli amanti delle etichette, il Cecchini vanta il primo privè 'Don Perignon' in Italia, uno spazio esclusivo che offre ai suoi 12 commensali i piaceri delle grandi bottiglie.
A La Primula “il livello è altissimo sia che si tratti dell'accoglienza sia che si tratti di cucina”. Gambero Rosso decanta le abilità della famiglia Canton che ha saputo rendere questo ristorante un “un vero e proprio punto di riferimento del mangiar bene in tutta la zona”. Ma La Primula, oltre che ristorante e hotel, è anche osteria: qui è possibile ammirare il contributo di molti artisti friulani, ritrovando i piatti della cucina tradizionale, accompagnati da un buon bicchiere di vino.