Per storia, tradizione, ma anche prestigio Poste Vecie è uno dei ristoranti di riferimento nel cuore di Venezia. Ma limitarsi a questo sarebbe riduttivo, come sarebbe riduttivo soltanto parlare del “servizio”. L’accoglienza di Poste Vecie non solo è volta a mettere a proprio agio gli ospiti senza farli sentire in imbarazzo vista la bellezza del posto, ma è anche un racconto consapevole della storia di Venezia. Ci parla di tutto questo il responsabile di sala Davide, che è anche il volto con cui ci si interfaccia maggiormente nella trattoria.

Ciao Davide, Parlaci un po' di te. Come arrivi a Poste Vecie?


Lavoro qui da sette anni, prima come commis di sala, e sono responsabile di sala da cinque. Non ho una formazione alberghiera, ho imparato tutto qui e devo molto a Fabio e Diego (D’Orfeo, i titolari, ndr), a Fabio per il servizio e a Diego soprattutto per il vino e le degustazioni.

Nel senso che ti occupi anche dei percorsi di degustazione?

Sì, a Poste Vecie il personale è molto coinvolto, partecipo ai processi di selezione dei vini e il menù di degustazione che c’è in questo momento l’ho pensato io. I vini possono sembrare ostici da comprendere, ma in realtà una volta “sul campo” si impara.

Quindi la tua passione per la gastronomia e la ristorazione viene da qui e c’era già da prima?


La passione per la cucina ce l’ho fin da piccolo, mia nonna mi diceva che ero quel bambino che piuttosto che i cartoni animati preferiva guardare “La prova del cuoco”. Mi è sempre piaciuto far da mangiare a casa, e anche tra amici ero sempre quello designato a cucinare. Ma è qui che ho imparato ad amarla davvero, anche perché in un posto così è più facile: a Poste Vecie c’è una storia, è un locale del Cinquecento, ed è bellissimo parlarne anche con i clienti.

Quanto conta il racconto a Poste Vecie?

Molto. Oggi la gente quando va in un posto si aspetta anche questo, che tu sia anche un po’ cicerone nel raccontare la storia del luogo. Personalmente mi piace molto raccontare e divulgare, anche perché si parla delle nostre radici. Credo che in un ristorante ci sia il dovere di spiegare il perché delle cose, oltre alla qualità effettiva di ciò che si mangia.

Parlaci del tuo lavoro. Cosa significa essere responsabile di sala?


Dipende dalla realtà in cui ti trovi e dal tipo di organizzazione che c’è. Poste Vecie nonostante tutto rimane un luogo familiare, ognuno qui ha un ruolo ben preciso e io lo cerco di coordinare tutto al meglio in modo tale che tutti possano svolgere il proprio lavoro con serenità. Poi mi occupo anche dell’accoglienza e del primo approccio: cerchiamo di far sentire il cliente coccolato, come se fosse l’unico speciale, lo ringraziamo per aver scelto noi. Questo anche perché molti qui vengono per un momento speciale. Poi comunque è molto importante sapersi adattare alle situazioni.

E cosa serve per diventarlo?


Passione e pazienza. Ci sono tante giornate gratificanti, ma anche altre dove devi fare buon viso a cattivo gioco. E sicuramente il non giudicare dalle apparenze, perché non sai mai chi hai di fronte. A volte puoi avere l’impressione di aver a che fare con una persona poco acculturata, per poi scoprire che ne sa molto più di te. Chef Barbieri dice che fino a 35-40 anni non ha mai parlato; ascoltare è molto importante. Ecco, l’umiltà è sicuramente l’ultimo ingrediente, il più importante, quello che collega tutto il resto.

Poste Vecie è sicuramente un posto speciale e tu sei uno dei suoi volti. Dopo sette anni cosa pensi di aver portato di tuo qui dentro?

È difficile da dire, anche perché molto di quello che so l’ho imparato proprio qui. Però penso che negli ultimi anni il servizio sia progredito in positivo. In generale sono una persona che fa gruppo, e oggi sono contento di vedere un gruppo molto unito. Direi che qui in sala porto simpatia, voglia di raccontare e anche molto semplicemente la gioia di stare qui dentro.

Antica Trattoria Poste Vecie
San Polo, 1608 - Venezia
041721822

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