Ecco dove puoi farti una cena di selvaggina nel Padovano

Pubblicato il 23 marzo 2024

Ecco dove puoi farti una cena di selvaggina nel Padovano

Una grande passione o un eterno “no” ecco cos’è la selvaggina per il padovano. Io in tutta onestà non sono ancora riuscita a farmi un giudizio perchè alcune cose mi piacciono a tal punto da credermi una “selvaggina addicted” altre però, fatico anche solo ad immaginarle. La verità è che forse ognuno di noi deve sentirsi libero di provare o perchè no, anche riunciare in partenza, consapevoli che oggi più che mai conta da chi scegli di rifornirti. 

Capriolo, cinghiale o lepre, chi più ne ha più ne mangi 

Manfredi dell’Hostaria degli Anzoi non si fa mancare nulla perchè come è solito raccontarci “scelgo di rifornirmi da una professionista, ormai un amico che mi permette di avere in un tempo molto limitato delle carni speciali, buone, che non ho nessuna intenzione di farmi scappare”. Ecco che allora durante la stagione fredda che ormai sta per volgere al termine, l’ultima capatina per un assaggio di cacciagione in quel di Montegrotto è d’obbligo, soprattutto se ami caprioli, lepri e soprattutto lo spezzatino di cinghiale. Il locale è molto accogliente ed è il perfetto palcoscenico per una mangiata del genere. 
Hostaria degli Anzoi, Via Scavi 15, Montegrotto Terme (P) - Tel. 3466275033

“Peccato è tutto petto”…d’anatra 

Ho conosciuto la Trattoria da Giovanni di Torreglia per la sua interessante cantina vini che ha qualche referenza naturale che io apprezzo particolarmente. Galeotto insomma fu il vino, ma la scintilla è scattata con l’assaggio della loro tagliata di petto d’anatra che ha centrato subito il bersaglio, soprattutto se accompagnata da erbette e fondi di carciofo. Non ti basta? Beh sappi che fanno anche i bigoli con il ragù di corte, anch’esso realizzato con le carni bianche dell’anatra, unita a faraona e coniglio. 
Trattoria Da Giovanni, via della Busa 9, Padova - Tel. 0499902012 

Per la quaglia, ma gourmet 

L’Osteria Nonna Pina lo sai, è un posto che ha reso anche la semplicità della pasta fresca qualcosa di chic ed elegante quindi cosa avrebbe mai potuto fare con della selvaggina? Qui potrai provare la quaglia, e il mio consiglio è proprio quello di ordinarla, perchè è il modo perfetto per avvicinarsi ad un gusto magari “nuovo”. Fanno una sorta di “lollipo” di quaglia che, cotto a bassa temperatura, è bardato al bacon e adagiato su un nido di porro fritto e salse. Che dire? Che fame. Molto interessante poi anche il loro risotto (pensato per almeno 2 persone) con Parmigiano reggiano 36 mesi, midollo, fondo bruno e petto d’anatra. 
Osteria Nonna Pina, Via Roma 65, Noventa Padovana - Tel. 0498306301 

Non dire cinghiale se non ce l’hai nel sacco 

Chi ci legge spesso la conosce la mia passione per il bacclà di Orazio 1957, trattoria storica del padovano che però oggi presento in una sua veste totalmente diversa: quella del carnivoro. Qui infatti, facendo leva su di una cucina tipicamente veneta, non poteva certo mancare un buon bigolo con il ragù di cinghiale dei Colli Euganei, non credi? Ah, chiaramente la pasta è fatta in casa da loro eh. 
Orazio1957, Via Newton 7, Padova - Tel. 049620634





Foto interne tratte dalle pagine FB, Instagram o Google dei rispettivi locali. 
Foto di copertina tratta dalla pagina FB di Hostaria agli Anzoi.


 

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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