Era l’argento del Dogado di Venezia, ora si preannuncia anche come l'argento di "Terre del Dogado". Si tratta di "Matapan", il nuovo spumante metodo classico della nota casa vitivinicola veneta presentato nei giorni scorsi a stampa specializzata e addetti ai lavori durante un evento ad hoc in uno degli alberghi più lussuosi del capoluogo lagunare, il Gritti Palace Hotel. Al primo assaggio, attorniato dalla bellezza di marmi, affreschi e dipinti, ho pensato d'istinto che ciò che stavo degustando era decisamente all'altezza della storia della città. Uno spumante che si contestualizza perfettamente nei ricevimenti e nelle cerimonie da mille e una notte che periodicamente animano i sontuosi palazzi sul Canal Grande, dando il suo meglio a fianco di pesce crudo, tartare di carne o carni elaborate. Per le grandissime occasioni, insomma.

Storia e tradizione

La location della presentazione è stata studiata a puntino (complimenti allo staff di comunicazione) ma anche il nome del vino lascia il segno (complimenti anche allo staff di marketing allora) e si lega a doppio filo alla città più bella del mondo e all'epopea dei suoi commerci. Il termine "matapan", infatti, indica la moneta principale utilizzata tra il 1200 e il 1300 dai mercanti veneziani per i loro traffici di spezie e tessuti. Nel dritto della moneta c'era San Marco aureolato che consegna il vessillo del leone alato al Doge, nel verso invece c'era Cristo pantocratore che guarda e benedice Venezia.

Custode di una storia millenaria


Le stesse effigi, non a caso, che impreziosiscono il collarino delle nuove bottiglie di Terre del Dogado, indicandole come una coerente continuazione di quelle rotte mercantili che hanno fatto grande la Serenissima, rendendola regina del Mediterraneo. Bottiglie che, così facendo, diventano a loro modo custodi di una storia millenaria esaltata da uno spumante metodo classico che si distingue per eleganza, finezza e freschezza. Che ve lo dico a fare, ho fatto subito il bis.

Una carezza per il palato

Il vino nasce dai vigneti di Lison di Pramaggiore, territorio della città metropolitana di Venezia dove le denominazioni DOC e DOCG sono di casa, ed è contraddistinto dal 70% di uve chardonnay, 15% di pinot bianco e 15% Riesling Renano e Italico. I vitigni sorgono su un terreno calcareo-dolomitico e argilloso che conferiscono a Matapan note fruttate con aromi di crosta di pane e lievito. Una carezza per il palato, con un perlage molto fine e persistente che rilascia contemporaneamente tutti gli aromi in bocca. Merito dei fratelli Sabbadin, che dalla loro passione fanno nascere i propri vini dal cuore dei più vocati territori veneti: Soave, Valpolicella e Custoza si producono a Verona, i Prosecchi a Conegliano-Valdobbiadene.

Matapan è un eccellente spumante che si sposa soprattutto con piatti di pesce, specialmente se crudo, ideale per esempio con scampi e ostriche crude. Tradotto: un vino per le grandi occasioni e per serate di un certo livello, da ordinare al ristorante o da prenotare per ricevimenti o feste "da ricordare".

Il 121° Doge


Proprio come il fratello "121° DoXe" (che richiama il Doge nella storica lingua veneziana), prosecco Doc Treviso extra dry già da qualche anno in produzione da parte di Terre del Dogado. Un'accoppiata che impreziosisce ulteriormente il già ricco panorama vitivinicolo del nostro territorio.

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