Il cocktail bar di Este dove miscelazione fa rima con perfezione: ti racconto la mia cena cocktail

Pubblicato il 24 maggio 2023

Il cocktail bar di Este dove miscelazione fa rima con perfezione: ti racconto la mia cena cocktail

Credo davvero che poche cose potessero prepararmi all’esperienza vissuta da Pot Still. Non esagero se ti dico che il perfezionismo qui è di casa e che l’attenzione per il dettaglio è a livelli da locale di lusso, pur mantenendo il clima sereno e spensierato del tipico locale dove trovarsi con gli amici. Il merito è certamente di Alessandro e Riccardo, amici prima che soci, che hanno deciso di dar vita ad un locale che è già il ritrovo perfetto per chi ama i cocktail fatti bene. Bando al tradizionale spritz e al semplice (e un po’ banale) calice di rosso: qui si beve e si beve bene. E se vuoi sapere cosa bere nelle tiepide serate primaverili, ecco qualche suggerimento. 

Ad accogliermi è Riccardo che mi racconta come nasce Pot Still. Il nome è già un programma. Il pot still, infatti, è l’alambicco che viene utilizzato per la preparazione di distillati come Whisky e Rum: una grande passione di Riccardo che mi racconta di aver rinunciato al suo lavoro precedente con tanto di posto fisso per dedicarsi totalmente al suo progetto. Amo le scelte coraggiose e le amo ancora di più se hanno a che fare con i distillati. 


Iniziamo subito con due aperitivi che fanno tanto primavera. Zagara è decisamente la mia idea di aperitivo: gin Fiore, sciroppo di sambuco, essenza di fior d’arancio, acid mix e soda. Se dovessi descriverlo con un’immagine, direi che ogni sorso è un’esplosione di profumi e sapori che fanno subito Sicilia e vacanze al mare. Il retrogusto è dolce ma non aspettarti quel sapore zuccheroso da caramella: sono i fiori d’arancio che esaltano il gin e lo rendono sensuale e decisamente stuzzicante. Attenzione perché qui abbiamo il gin al fior d’arancio dei colli Euganei DOCG che da solo vale la scelta del cocktail. 


Insieme a Zagara arriva anche Re di Fiori. Se Zagara lo avrei descritto come una bella donna con gli occhi furbetti, qui abbiamo il vero re della serata, dal gusto sensuale e dominante. Un po’ come guardare negli occhi quel tipo in giacca e cravatta che ti fa venire voglia di mollare tutto e scappare via con lui. Deciso e corposo, Re di Fiori è un mix di bitter Fusetti, Vermouth Carpano Antica Formula, Italicus rosolio di bergamotto, Gin Fiore e bitter con un cubo cristallino che ne esalta il colore ambrato. Non fidarti della descrizione: il gusto è morbido, sì, ma determinato ad accarezzarti il palato sorso dopo sorso. 


Non c’è aperitivo che si rispetti senza cicchetto. Anche in questo caso, si strizza l’occhio alla tradizione ma cercando di sperimentare con ingredienti ricercati. Il mezzo uovo con tonno e oliva taggiasca è l’ennesima prova della ricerca costante della perfezione: la cottura dell’uovo è perfetta, senza quell’odioso verdino tra tuorlo e albume, mentre il contrasto con l’oliva taggiasca rende il cicchetto piacevole anche alla vista. La focaccina con alici del Mar Cantabrico e stracciatella è sapida ma arricchita dal basilico che contrasta bene con il sapore acceso delle alici mentre la stracciatella fa da filo conduttore. Si, amici vegetariani, Riccardo e Alessandro hanno pensato anche a voi con la focaccia con hummus di barbabietola e rucola. Un mix simpatico che permette di prendere tempo in attesa di ordinare il prossimo cocktail. 


Bonus track: Riccardo mi dice che non posso non assaggiare Fall in Love. Di fronte a tanto entusiasmo, sarebbe volgare rifiutare. Mi viene servito quindi uno shrub di fragole e menta homemade (qui è Riccardo stesso che si dedica alle preparazioni), mixato con bitter Fusetti, Vermouth Dolin e bitter Fusetti al cioccolato. No, non fatelo: non chiedete la cannuccia se avete intenzione di condividerlo con qualcuno perché sarebbe come dare il primo bacio tappandosi il naso. Bevete Fall in Love ad occhi chiusi: sentirete prima il ghiaccio che anestetizza leggermente le labbra, poi il pizzicore fruttato dello shrub di fragole e menta e infine il bitter Fusetti al cioccolato. Se la foto è con il bicchiere a metà è perché era troppo buono. 

Ma come si arriva a questi risultati? Riccardo mi racconta che dietro ci sono ben cinque mesi di prove e preparazioni. Sono lui e Alessandro ad assaggiare, provare e sperimentare con ingredienti diversi. Tanto lo fa l’esperienza fatta sul campo, certo, ma anche lo studio e la capacità di reinventarsi costantemente. I signature drink ne sono una prova: nati per stuzzicare anche i palati più pigri, hanno accostamenti che lasciano il segno già dal primo sorso. Due cocktail, ma sì, facciamo anche tre ché non devo guidare. 

Chido sembra un piatto ma non è, serve certamente a darti l’allegria. Mettiamo subito una cosa in chiaro: il sapore del peperone deve piacerti perché si sente: il sapore non è quello di una grigliata ma il cordiale di peperone bruciato e zenzero arriva in tutta la sua potenza. E’ proprio lo zenzero però a pulire la bocca e dare ulteriore grinta, sposandosi bene con la tequila Altos 100% agave e lo zucchero. 


Ho capito che qui si gioca tanto. Fake mohito si chiama così perché l’aspetto potrebbe ricordarti un bicchiere di minerale ma non è così. Il cordiale di lime e menta sposa un rum cubano Havana 3, fake lime e soda per arrivare ad un sapore fresco, estivo, quasi da acqua aromatizzata. Quello che mi colpisce però è la precisione con cui è stato tagliato il ghiaccio, rigorosamente a mano. Un blocco perfetto, smussato al punto giusto e pensato perché il nostro mohito mantenga il suo sapore uguale dal primo all’ultimo sorso. Qui siamo veramente su altri livelli di preparazione. 

Lo so cosa stai pensando: ti piace bere ma ad un certo punto si farà sentire anche un certo appetito. Ovviamente, Riccardo e Alessandro hanno pensato anche a questo. La cucina di Pot Still offre taglieri di affettati e formaggi, piatti freddi e una vasta selezione di focacce artigianali e pizze in pala. La focaccia con cotto alla brace, gorgonzola e miele è soffice e ben alveolata, grazie alle 48 ore di lievitazione che rendono l’impasto leggerissimo e gustoso. Il primo sapore che arriva è quello del miele ma il gorgonzola parte subito al contrattacco e spinge con il suo gusto deciso mentre il cotto alla brace abbraccia il tutto. 


La pizza in pala con crema di piselli, stracciatella pugliese, code di mazzancolle e granella di pistacchio è scrocchiarella al punto giusto: la farcia con la crema di stracciatella e piselli sarebbe già perfetta da sola ma le mazzancolle danno quel tocco estivo in più. 


Poteva forse mancare il dolce? Ovviamente no. Dolce sia ma in pieno stile Pot Still. Lemon Pie ha il sapore della torta della nonna, di più: è il ricordo dell’impasto preparato la domenica pomeriggio in cucina, quando devi pulire la ciotola e ti metti in bocca il dito fatto di impasto. Spumoso e delicato, questo cocktail sa di pasta frolla ed è dolce senza essere mai eccessivo. La vodka infusa alla pasta frolla fa da base all’oleo saccharum al limone (entrambi sono preparati in casa), il limoncello di Capri ha la freschezza dell’estate mentre la vaniglia all’acido lattico, insieme al caramello chiude la poesia di un mix praticamente perfetto. Sono sicura di averti convinto: ci vediamo da Pot Still!

Pot Still

Indirizzo: Via S. Girolamo, 1 - Este (PD)
Telefono: 3802117113
 

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scritto da:

Elisa Bologna

Da piccola dicevo di voler diventare giornalista, così tutti avrebbero dovuto ascoltarmi. Crescendo, mi sono resa conto che l’amore per la buona tavola e per il vino avrebbe avuto la meglio su tutto: per 2Night scrivo per bisogno e mangio per passione.

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