A distanza di quasi un anno dall’ultima volta, siamo tornati a fare due chiacchiere con Marco Nao e Matteo Moscatelli, rispettivamente il titolare e il braccio destro di Enoteca con Cucina La Sciabola, il noto ristorante sito in Ghetto che non smette di piacere per la sua cucina tradizionale (spesso però rivisitata in chiave personale), gli ingredienti stagionali, una carta vini snella ma molto attrattiva ed un servizio di prim’ordine. 

Allora, come sta andando qui? 


Marco:
Molto bene, siamo molto contenti. Il locale è sempre pieno, soprattutto nei weekend quando nonostante il doppio turno dobbiamo mandare via veramente moltissimi clienti. Colgo quindi l’occasione per ricordare l’importanza di prenotare, anche una settimana prima per il sabato e la domenica; è sempre brutto per noi mandare via le persone ma ci servirebbe un locale grande il doppio probabilmente. In ogni caso siamo felici, anche il pranzo sta ingranando alla grande, no devo dire che è un buon momento. 

Matteo: Ormai mi conosci e sai che guardo sempre il bicchiere mezzo vuoto quindi dico che ci sono i margini per fare di più e ancora meglio, ma è ovvio che sottintendo una certa gioia pure io. Stiamo lavorando molto e bene, sono felice ma anche insaziabile quindi fatevi sotto! 

Siamo in un mese di radicale cambiamento immagino per la cucina e il suo menù, avete qualcosa da anticiparci? 


Matteo:
 Si in questi giorni è uscito il nostro nuovo menù che è poi quello che ci accompagnerà per tutto il periodo delle festività natalizie (lo andremo a cambiare probabilmente verso la seconda metà di gennaio). È un menù che racconta un po’ la nostra passione per i piatti della tradizione e che mostra anche come alcuni piatti siano diventati il nostro grande cavallo di battaglia. Un tempo infatti la tartare era un piatto imbattibile, oggi è però affiancata dal nostro polpo in doppia cottura che è amatissimo ad ogni sua diversa presentazione. Proprio questa ultima sua presentazione mi ha piacevolmente stupito tanto che, dal volerlo togliere perché sentivo l’esigenza di cambiare, mi è toccato ammettere che ci sta tutto. Avrà una crema di cavolfiore ed una emulsione di aglio nero alla base, l'immancabile mayo di polpo e del carpaccio di cavolfiore: una bomba! Poi ovviamente grande ritorno del musso, del baccalà, dei moscardini alla busara o del flan di radicchio e grande curiosità invece per la tagliata di cervo che, messa qualche tempo fa come “fuori menù” oggi si è guadagnata il suo momento. Chiaramente altro piatto immancabile dell’inverno sarà la pasta e fagioli, la capasanta su crema di barbabietola o un risottino con sedano rapa, tastasale e grattugiata finale di rafano. 


Marco:
Non dimentichiamoci del bigolo all’anitra, altro grande cavallo di battaglia di Enoteca con Cucina La Sciabola. Una vera chicca, tanto semplice quanto godurioso! 

Sono felice di vedervi ancora oggi, dopo 9 anni di attività, raccontare e raccontarvi con un entusiasmo che non do mai per scontato!


Marco:
Sì è vero, sono molto felice. Sono stati 9 anni molto intesi e oggi posso dire che la soddisfazione che mi sta dando questo posto è tanta, certo, ha i suoi alti e bassi come tutte le cose ma sono veramente felice. Continueremo anche se l’anno prossimo vado in pensione (ride!). 

Matteo: Questo è un lavoro che mi piace ancora come i primi giorni, non mi ha per nulla ancora stancato. Sai, qui anche se di base ogni giorno è teoricamente sempre uguale, avere a che fare con clienti sempre diversi ci permette di cambiare tutto di continuo. Il gioco qui è sempre lo stesso, ma cambiando gli interpreti è una continua sfida a fare bene e trovare la giusta chiave di lettura. Mi piace, mi piace ancora tanto.

Insomma, la strada della ristorazione intrapresa ormai un paio di anni fa è una cosa che rifareste?


Matteo:
Onestamente? La rifaremmo prima. 

Enoteca con Cucina La Sciabola 
Via San Martino e Solferino, 29 - Padova 
Tel. 049656474

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