Giovani, preparati, simpatici ed accoglienti, sognatori ma gran lavoratori, perfezionisti del dettaglio, gran conoscitori del prodotto, del bello, del buono. Amici, prima ancora di esser colleghi, divertiti da questo mondo della ristorazione che è fatica e tempo speso per la causa certo, ma che è anche soddisfazione e riconoscimento, soprattutto quando si lavora bene sapendo ciò che si vuol fare. E loro, beh, loro lo sanno molto bene. 


A distanza di un po’ di tempo siamo tornati da Fatti di Luppolo che da Agosto di quest’anno non solo si è rifatto il look (spoiler: e che look!) ma ha cambiato gestione nonchè riaccolto il suo primissimo fondatore - e cuoco - Fabio Pinton, che oggi è accompagnato in questo incredibile viaggio dagli amici Marco e Giada Simone e da Maria Berto. 
Li abbiamo incontrati per voi! 

Fabio partiamo dall’inizio raccontando il tuo ritorno da Fatti di Luppolo e il tuo, anzi vostro, desiderio di stravolgere il locale esteticamente e non solo? 


Fabio:
Beh sì, è difficile parlare di inizio quando faccio riferimento a Fatti di Luppolo perchè nella mia storia qui ci sono stati due diversi inizi. Il primo quando ho aperto diversi anni fa ma soprattutto quello che è iniziato il 18 Agosto 2023, data nella quale abbiamo finalmente riaperto con la gestione e i volti che vedi qui oggi, con il locale e gli arredi che ci siamo praticamente messi su noi con fatica e sudore e con un menù che rispecchia perfettamente ciò che credo sia necessario in cucina: altissima qualità, i giusti abbinamenti per creare un panino pazzesco e un perfetto rapporto qualità prezzo che il cliente apprezza sempre. 

Sul perchè invece son tornato beh, presto detto, mi sono innamorato di questo locale appena l’ho visto e aver avuto l’occasione di tornarci è stata una gioia ed un privilegio enorme, soprattutto avendo questi compagni al mio fianco. Sono veramente molto felice!


Marco:
Come è iniziata? Si può dire che è iniziata come iniziano tutte le cose un po’ pazze che poi si rivelano le migliori? Non so se si può scrivere ma secondo me è una gran storia che in realtà è anche molto semplice: abbiamo scoperto che c’era la possibilità di prenderlo, ci siamo un po’ ubriacati, ci abbiamo pensato un po’ su, ci siamo detti “dai capiamo” e poi alla fine lo abbiamo preso e abbiamo fatto esplodere una bomba. 

“Abbiamo fatto esplodere una bomba” credo renda perfettamente il grande cambiamento che ha subito il locale. Ci raccontate? 


Marco: 
Sì avevamo bisogno che il locale fosse più nostro, più a nostra immagine e somiglianza. Sai, passandoci così tante ore dentro - soprattutto perché tranne Fabio tutti in realtà abbiamo altri lavori giornalieri - avevamo bisogno che fosse un posto in grado di farci stare bene. E così abbiamo fatto, ma fatto nel senso letterale perché ce lo siamo fatti praticamente tutto noi recuperando moltissimi pezzi che sarebbero andati buttati, compreso il bancone che vedi che è - anzi era - la copertura del pollaio di mio zio. Ci sono poi i mattoni a vista, gli schienali e le panche nuove (Fabio qui dirà: “ho ancora gli incubi), il trattore e i divanetti, il portabottiglie pazzesco e i complementi di arredo; tutto quello che vedi è materiale di recupero cercato da noi e messo su da noi. Poi beh, abbiamo rifatto i bagni ma qui non spoilerare nulla, diciamo solo che son pazzeschi.

E il menù? Cosa troveranno i clienti di Fatti di Luppolo oggi? 


Fabio
: Il concept è certamente rimasto il medesimo, ovvero l’idea di mescolare ottimi burger a delle ottime birrette artigianali, con la grande differenza che ti citavo prima di una attenzione ancora maggiora alla scelta degli ingredienti e ai loro abbinamenti, e al desiderio di aprire molto più anche ad orario aperitivo con una offerta pensata ad hoc per il momento (ci stiamo lavorando, promesso). Ultimo ma non meno importante, anzi, l’aggiunta veramente ingente di etichette di gin che noi tutti adoriamo. L’idea è quella di offrire al cliente un prodotto nuovo, interessante, mai banale e che quasi mai trovano altrove e, perchè no, che ben si abbina ai nostri burger. 

Non solo burger e birrette artigianali quindi ma anche gin&tonic, compreso il vostro di gin. Facciamo qualche spoiler? 


Marco:
Si beh anche qui la storia è molto semplice: io e Fabio, a Milano, un po’ ubriachi andiamo da Tripstillery e a non ricordo bene che giro decidiamo che dovevamo avere il nostro gin e che a produrlo sarebbero dovuti essere proprio loro. Detto fatto. Si chiama HOP’S 001 ed è un gin a base di ginepro, luppolo Amarillo, banana, liquirizia, cassia, giaggiolo, arancia dolce, pompelmo e coriandolo. Il prodotto perfetto per coniugare il nostro amore per la birra e la passione per il gin. 

Giovani, amici, due di voi pure fidanzati e tranne Fabio che si occupa delle preparazioni in cucina 24/24 pure con un altro lavoro, come ci riuscite? 


Fabio: Ah non ho alternativa! Scherzo, sono veramente molto felice di esser qui e di fare quel che faccio con chi lo faccio. È un lavoro che amo, in un luogo che amo e in un certo senso ci divertiamo. 


Maria:
E pensa che questo è solo l’inizio! Abbiamo mille idee in testa e beh, lavorare con il fidanzato è una cosa alla quale ero già abituata quindi dai, siamo rodati. 

Giada: Una vita molto frenetica la nostra, non posso nascondertelo. Anche perchè passiamo da un lavoro d’ufficio davanti al pc ad un lavoro completamente diverso e molto più a contatto con le persone. Però sai, la visione è la stessa, siamo allineati e il fatto di essere amici è ad oggi una cosa che ci aiuta moltissimo. 

Marco: Guarda, io a spinare birre mi rilasso quindi arrivare qui per me significa tirare il fiato e iniziare veramente a divertirmi! 

Fatti di Luppolo
Via Stefano Breda, 26L - Limena (PD) 
Tel. 3516467411

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