Queste sono le cucine contemporanee più interessanti di Venezia

Pubblicato il 20 dicembre 2023

Queste sono le cucine contemporanee più interessanti di Venezia

A chi dice che Venezia è città di bacari e cicchetti, a chi viene a Venezia solo per una sosta gastronomica fatta di baccalà mantecato, sarde in saor, polpette e tramezzini, rispondiamo con una smentita. Da diversi anni Venezia si è risvegliata dal torpore, vedendo sorgere locali dalle cucine interessanti, con squadre giovani al lavoro e dalle quali emerge una grande esperienza in fatto di contaminazioni, riletture della tradizione e sperimentazioni. Le ultime edizioni della Guida Michelin, del resto, ne hanno dato conferma, premiando con il prestigioso riconoscimento una serie di nuove realtà. Assaggiare la cucina contemporanea in città, oggi, significa allora poter provare decine di interpretazioni differenti, letture personali di ingredienti e materie prime sia lagunari sia provenienti da tutto il mondo. Un’occasione unica. E se le stelle indubbiamente sono il richiamo più prestigioso, anche realtà lontano dai riflettori meritano una sosta, specie se chi è in cucina ha un bel po’ di esperienza e passione, ed è giovane, curioso e dinamico. Quali sono quindi le cucine contemporanee più fighe di Venezia? Ve le raccontiamo qui di seguito: provatele tutte, ne vale la pena.

Ascolta il podcast Otre2night su Streammo

Vicino alla stazione


A pochi passi dalla stazione di Santa Lucia, ecco un piccolo locale capace di scuotere i palati. Nicolò Trento, lo chef, dimostra grande bravura nel rileggere i piatti della tradizione veneziana, alcuni dei quali poco conosciuti e quasi dimenticati, con taglio creativo, giocando con gli ingredienti e le contaminazioni, in particolare con la cucina etnica, specie con quella che guarda ad Oriente e allo street food, oltre a dimostrare una grande sensibilità verso lo spreco alimentare. Due i menu, uno più legato alla storia dei classici veneziani e l’altro più spiccatamente sperimentale e di innovazione. Imperdibili i Baozi ripieni con costicine con le verze, i gyoza con porcini e finferli, ma soprattutto i Ravioli di baccalà, infuso di latte di cocco al Lemongrass e Katsuobushi. Una cucina che spacca decisamente…
Vittoria 1938, Santa Croce 745, Venezia, tel: 041718500

A San Stae


Se vi diciamo subito che questo ristorante ha 2 stelle Michelin e che appartiene all’universo di locali di Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia, vi basta? In caso contrario aggiungiamo che in cucina c’è un autentico fuoriclasse, Donato Ascani, che riesce a trasformare ogni piatto in un autentico capolavoro e anche che ci troviamo all’interno di Palazzo Venart, uno dei luxury hotel più belli di Venezia. Il ristorante, non a caso, si chiama Glam e propone due menu: Arte, orti e laguna e I classici del Glam. Da provare assolutamente le acquadelle in salse, vero signature dish oltre che vero e proprio quadro, e la Seppia alla brace.  
Glam, Palazzo Venart, Calle tron 1961, Santa Croce, Venezia. Tel: 0415235676

Vista superlativa


Vi diciamo subito che uno dei punti di forza del ristorante Algiubagiò è la sua splendida terrazza affacciata sulla laguna nord, che d’estate rende una cena qui veramente unica. Il resto lo fa la cucina e soprattutto la mano di Daniele Zennaro, tutto genio e sregolatezza, capace di giocare con le materie prime e gli ingredienti sorprendendo l’ospite in continuazione. Qui la tradizione vive di una veste nuova e per chi ama le sperimentazioni il consiglio è quello di provare i piatti che strizzano l’occhio alle influenze orientali.  Da provare assolutamente il Taiyaki di granchio blu, caramello di salsa ponzu e caviale di trota.
Algiubagiò, Fondamente Nove, Cannaregio 5039, Venezia. Tel: 0415236084

A Cannaregio


Siamo nello storico albergo Ca' Bonfadini: qui, al ristorante Dama, ha trovato casa Lorenzo Cogo, una firma che gli appassionati gourmet conoscono bene. Cogo Definisce la sua come una ‘cucina ricercata’, costruita attorno alla conoscenza del territorio, ispirata alla tradizione ma in costante evoluzione. Spezie, rimandi asiatici, ma soprattutto pesce e vegetali lavorati con creatività e maturità sono al centro della sua filosofia. Da assaggiare le schie, olive nere, fioretta e prezzemolo e il risotto al rafano, garusoli e alloro, oltre al rombo, fragole, cima di rapa e ricotta affumicata.
Dama Restaurant, Fondamenta Savorgnan, 461. Venezia. Tel: 041 098 6297

A San Marco


Quella dello Chat qui rit è una cucina capace di far dialogare perfettamente la laguna di Venezia con l’Oriente, non solo nelle ispirazioni ma proprio nella realizzazione a regola d’arte dei piatti. In cucina la squadra è composta da Davide Scarpa e Leonardo Bozzato, che mettono la firma su piatti come i chawanmushi di granchio con caviale affumicato e gel di ponzu e il rombo yakitori con salsa alla mugnaia. L’ambiente rende bene la dimensione del bistrot, con arredi in legno e poltroncine in pelle. Segnatevi la carta vini, che è una delle migliori di tutta la città.  
Chat qui rit, Calle Tron 1131, San Marco, Venezia, tel. 0415229086

Oltreoceano


Ci si immerge immediatamente in un contesto latino americano non appena si mette piede da Bacàn, vicino a San Stae. Nato da pochi mesi ma già capace di conquistare cuori e palati, nasce dalle esperienze di lavoro e gastronomiche di una coppia di giovani – e bravi – chef, Marco Zambon e Silvia Rozas. Atmosfera curata, musica e arredi che richiamano le culture latine, senza indulgere in paccottiglia tex-mex. Lo stesso avviene in cucina, dove si guarda a tutta l’America del Sud. Pochi i piatti in carta, ma un menu che cambia costantemente. Da segnarsi il fatto che dopo cena il locale si trasforma in una mezcaleria vera e propria.
Bacàn, Calle del Tentor 1834, Santa Croce, Venezia. Tel. 3460750952

A San Polo


Prende il nome dal glicine che si trova nel bel cortile esterno, che guarda al Rio de la Frescada e che è un piccolo angolo di tranquillità in cui mangiare d’estate è un vero privilegio. Ristorante 1 stella Michelin, nato dal sogno di due amici, Andrea e Max, Wisteria è un viaggio tra il Mare Adriatico e tutto il territorio veneto, dall’acqua all’entroterra veneziana, trasformando la contaminazione tra acqua salata e dolce in una vera e propria esperienza gustativa. I menu degustazione sono due, da 6 oppure 8 portate, realizzati da Valerio Dallamano, scuola Alajmo. Stagionalità dei prodotti, ingredienti del territorio, produttori di eccellenza, ma soprattutto il concetto di Serendipity come filo conduttore: trovare quello che non si sta cercando.
Wisteria, San Polo 2908, Venezia. Tel: 0415243373


Foto di copertina: Wisteria

  • TENDENZE FOODIES

scritto da:

Caterina Vianello

Un Master in storia e cultura dell'alimentazione, la passione per la scrittura e per la gastronomia. Cerco di coniugare tutto con abbuffate di parole e forchettate qua e là, tra ristoranti, osterie, bacari e pasticcerie

IN QUESTO ARTICOLO
×