Spaziale viene aperto ad Aprile 2023 e, inaugurato solo in seguito perché si sa, l'estate a Padova è veramente calda, nasce come una nuova scommessa di Big Maff, azienda che ha ideato e che gestisce già Arcella Bella e Casetta Zebrina.

Proprio queste due fortissime realtà del panorama patavino, sono lo stimo e il carburante per fare di più e fare altro. Cosa? Cocktail a regola d’arte offerti in un ambiente unico e, letteralmente, tutto blu, tanto per citare due cose.


Spaziale insomma è un locale nuovo, che offre qualcosa di nuovo, proprio lì nel centro città, dove ti serviva; un “Mixology & Beers” che pesca dalle infinite competenze di tanti anni di lavoro dei bartender di Arcella Bella e Casetta Zebrina e tira fuori dal cilindro Michele, Francesco, Pietro e Mattia, i bartender che si trovano dietro il banco dello Spaziale, persone con le quali non solo berresti volentieri ma anche, e forse soprattutto, persone dalle quali andresti a bere. Ecco, ora puoi!

Spaziale: un corpo estraneo nel bel mezzo del Ghetto 


L’idea di Spaziale è molto semplice e deve esser suonata circa così all’epoca dell’acquisizione della storica birreria in Via dell’Arco 11. “Vorremmo fare un locale che divenisse punto di ritrovo per tutti coloro che amano bere, ma bere bene però. Ecco, lo vorremmo così ma completamente diverso da tutti gli altri già esistenti.” Semplice no? Dopodiché Fortissimo, studio creativo interno all’azienda che ne segue tutti i progetti, si è occupato del concept estetico, ispirato all’arte di Lucio Fontana.

Detto fatto, Spaziale diventa appunto Spaziale e sposa un concept completamente diverso da tutti gli altri locali del centro città - ehi, obiettivo raggiunto - divenendo una bolla blu immersa nei locali tutti bene o male dall’estetica tradizionale della zona uno spazio capace di giocare su luci al neon e arredi minimalisti che, lo rendono un corpo freddo, quasi estraneo alla zona. Non temere però, la prima volta è “wow”, la seconda è più “ehi, figo” ma alla terza diventa casa. 

Che si beve? Una drink list signature e…


Di tutto, ma cocktail signature in prima battuta. Qui infatti i ragazzi al bancone scalpitano per raccontare e raccontarsi attraverso il proprio lavoro (che ci sta tutto, visto il lavorone che fanno ad ogni drink list, che è stagionale). Non a caso ogni cocktail signature ha “una loro mano”, uno sciroppo, un’infusione di distillato prodotta e ideata totalmente home-made. “E che sarà mai” starai forse pensando e allora beh, prova tu a realizzare un Old Fashioned al sentore di pere e Grana Padano. 


Anche gli stessi analcolici, tornati molto in voga in questo ultimo periodo tra l’altro, non sono mai dei centrifugati di frutta pieni di sciroppo ma giocano su distillati e prodotti artigianali e sentori come la kombucha, il mate e molto altro. 

…e grandi classici, mai banali


Se la drink list dei cocktail signature è un mondo da scoprire piano piano, la bottigliera di Spaziale è invece tutta da ammirare in un solo istante, meglio ancora per passare il tempo aspettando il tuo turno al bancone. Grande selezione ma ancor più grande ricerca di prodotti di nicchia e perchè no, quando possibile pure italiani come il caso del gin “Vettore” che racchiude in sè tutta l’essenza di montagna dei Monti Sibillini e si lascia ricordare per le spiccate note di ginepro e Mele Rosa marchigiane certificate “Presidio Slow Food”. Cerchi invece qualcosa di lontano? Kinobi, un gin di Kioto che con - tra le altre cose -  usa un distillato di riso come base oltre a thè e bambù per ottenere un prodotto di un’eleganza incredibile. 

Il locale è dotato di circa oltre trenta etichette di gin e una vasta selezione di altri distillati, amari, whisky e rhum. 

Non manca la birra, artigianale però


Non a caso loro si descrivono come “Mixology & Beers” ma la cosa più bella è che la birra qui non rappresenta una semplice alternativa per chi magari la preferisce al cocktail, ma è un vero e proprio prodotto a menù con tanto di ricerca alle spalle su qualche prodotto è meglio proporre. Il risultato è che in spina hanno fissa sua maestà la Punk IPA di Brewdog - sempre sia lodata - e poi a rotazione cambiano spesso (o meglio, quando finiscono i fusti) e attualmente troverai la Dunkel Bock, la rossa della famiglia vicentina Luky Brew. Niente male anche per le birre in lattina, con le eccellenze del birrificio Mastio o la Evoqe Sour di Trebaseleghe. 

“Cool place for cool peolpe” 


Così lo descrivono lo Spaziale coloro che lo hanno pensato, progettato, immaginato e quello che desiderano restituire al pubblico, che non è fatto da target ma da amanti del bere, del buon bere. Qui non chiederti se è un locale da aperitivo o da dopo cena, qui chiediti solo di cosa hai voglia e se non lo sai non temere perchè da dietro il bancone ti sentirai dire: “ti faccio io un drink, ti fidi?” Subito dopo aver risposto ovviamente “si” ricordati di annotare gli ingredienti mixati appositamente per te che se poi lo rivuoi beh, mai fidarsi della memoria dei bartender. 

Spaziale
Via dell’Arco, 11 - Padova 

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