Indizio numero uno: ha compiuto diciotto anni nel giorno di San Gennaro. Indizio numero 2: vi accoglie con un nuovo giardino di limoni e vi abbraccia in sale che vi trasportano istantaneamente nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Indizio numero 3: la pizza è quella napoletana e la proposta della cucina va dalle montanare agli scialatielli, fino al "Babamisù".

Risposta esatta: siamo a 'O Munaciello, il locale-tributo aperto nel 2005 nelle scuderie del monastero di Santo Spirito, a Firenze. Un tempio del gusto che è tornato a proporre, accanto all'apprezzato menu delle pizze, una ricca e intrigante varietà di antipasti, primi, secondi piatti e dessert: un rinnovamento ispirato dal ritorno di Lisa Conti in cucina, dopo dodici anni. 

La storia


Il 19 gennaio 2005 apriva in Santo Spirito 'O Munaciello. A ispirare l'avventura, una gita a Napoli con tanto di occhi sgranati di fronte ai capolavori artigiani di San Gregorio Armeno e palati stregati dall'arte culinaria partenopea. Così, fra maglie di Maradona e altri panni stesi, serti d'aglio, statuine tradizionali, 'O Munaciello ha portato a Firenze gli elementi peculiari della Napoli del gusto: pizza di ottima qualità, primi piatti a base di pasta fresca fatta in casa, pasticceria di alto livello. Nel 2018 'O Munaciello è sbarcato anche a Miami, diventando la settima pizzeria degli Stati Uniti co n la location nel Mimo district; successo che prosegue nella nuova location di Coral Way, aperta da qualche mese. Il format è sempre lo stesso; concentrati da anni sul fronte pizzeria, ora anche a Firenze il locale ha bilanciato il suo focus a favore della proposta della cucina, come in origine, grazie al ritorno di Lisa Conti.

L'ambiente


Le scuderie di Santo Spirito come i Quartieri Spagnoli. Provare per credere. Sarà per i panni stesi per strada, con l'inconfondibile maglietta del 'Pibe de oro', Diego Armando Maradona, a carpire subito lo sguardo. Sarà per i serti, le trecce d'aglio ai muri, assieme a peperoni e pomodori. Sarà per il grande e scenografico angelo che domina la grande sala, in un locale da 160 coperti ma che può ospitare fino a 200 persone in occasione di eventi, il che in questa zona dell'Oltrarno è un notevole plus. Il recente restyling ha portato all'ampliamento della sala principale, ma anche all'allestimento di un giardino di limoni all'ingresso e al bel banco bar impreziosito da ceramiche vietresi lavorate a mano.

I piaceri della cucina partenopea / 1


La qualità della materia prima è un mantra, qui. Campano, ma non solo. Un esempio? Il Crudo di scarpaccia, che fa compagnia alla stracciatella nella zeppola di pasta fritta. Fra gli antipasti, ingolosiscono anche la frittura di pesce e il sandwich di alici e provola. Non poteva mancare il tris di montanare, guarnite in base alla creatività della chef o ai desideri del cliente: oggi troviamo la classica con pomodoro e parmigiano; quella con ricotta pomodorino confit e filetto di alice; l'ultima con stracciatella di bufala e gambero crudo.


 Anche le stagioni ispirano: ad esempio la pizza ripiena con scarola e alici o, semplicemente, la scarola accompagnata da mozzarella di bufala, "ambientata" grazie a un'immersione in acqua tiepida. La curiosità è la doppia taglia che caratterizza una serie di proposte del menu, che possono così essere gustate come antipasto o come secondo: dalle alici farcite all'impepata di cozze, passando per la tartare di gamberi di Mazara, che troviamo da 80 e da 160 grammi. 

I piaceri della cucina partenopea / 2


Gran parte della pasta è fatta in casa, a eccezione di paccheri e spaghettoni. Tra i primi piatti forti c'è lo Scialatiello ai frutti di mare, ma a contendergli lo scettro di più buono del "reame" di 'O Munaciello ci sono lo Gnocchetto di pasta cotta con pomodorino del Piennolo e stracciatella e i Ravioli con aglio Orsino, proveniente da un'azienda agricola irpina. Fra i profumi più tentatori della cucina, quelli del ragù napoletano e del ragù di polpo.


E i dolci? Chiederete voi. Saggia domanda, visto il prestigio e il tasso di "goduriosità" della pasticceria napoletana. Tranquilli, ci sono. Tutti fatti in casa e tutti assemblati al momento.

Chiudete gli occhi e pensate al Babamisù, ovvero babà con bagna al caffè e rum ripieno di crema tiramisù aromatizzata al rum. Poi c'è il Bignè con il ripieno e la glassa della delizia al limone. Fatti in casa, rigorosamente, anche il Crumble di mele, la Creme brulè con limone di Amalfi, i sorbetti che non sono mai gli stessi e che trovate al limone, al mango, alla mela annurca o a cosa propone la stagione.

La pizza: Maradona e Bella 'Mbriana le scelte top


'O Munaciello può vantarsi di essere stato uno dei primi locali ad aver portato a Firenze la vera pizza napoletana: quella con il cornicione alto, l'impasto lievitato per 48 ore e cottura in forno a legna. Quello di 'O Munaciello, a doppia camera, è stato rifatto e personalizzato da Stefano Ferrara con linee che richiamo il Vesuvio.

Le scelte top della pizzeria sono la Maradona (base Margherita con nduja di Spilinga e Burrata Fresca) e la Bella 'Mbriana (base Margherita con bufala e a crudo rucola, pomodorini e scaglie di grana).

Lo staff


Gli elementi di continuità del ristorante-pizzeria 'O Munaciello sono la titolare Valentina Borgogni e la manager Laura Franzina. Quello di Lisa Conti, già da 'O Munaciello fra il 2006 e il 2011 e poi passata dalla Costiera Amalfitana e da Salerno, prima di lavorare dieci anni a San Casciano a Villa Il Poggiale. Accanto a lei, oggi, c'è Renu, figlio del suo ex sous chef. Il maestro delle pizze è Francesco, affiancato da Ank.



'O Munaciello Pizzeria Napoletana
Indirizzo: Via Maffia, 31r - Firenze
Telefono: 055287198

  • RECENSIONE
  • PIZZERIA
IN QUESTO ARTICOLO
×