Abbiamo assaggiato la birra del miglior birrificio dell'anno e abbiamo scoperto che anche la cucina non è da meno...

Pubblicato il 20 dicembre 2023

Abbiamo assaggiato la birra del miglior birrificio dell'anno e abbiamo scoperto che anche la cucina non è da meno...

Si, va bene, va bene, lo confesso: quando mi hanno detto che il mio prossimo appuntamento sarebbe stato con gli amici di Crak nella loro sede di Campodarsego ho fatto i salti di gioia. Letteralmente. Insomma, diciamocelo chiaramente: quando ti ricapita di incontrare un team nato appena nel 2015 ma che vanta già due vittorie come “Miglior birrificio” (nel 2018 e nel 2023) e che ha creato una birra che ha vinto alcuni dei riconoscimenti più importanti a livello globale? Sì, probabilmente avrai già letto di Guerrilla® , la IPA manifesto di birrificio Crak: quello che non sai è tutto il lavoro che c’è dietro, tra la produzione delle birre e la cucina. Ecco perché oggi sono qui per raccontartelo. 


La prima domanda è…perché Crak? Perché è quel suono a cui pensi quando si rompe qualcosa. E in effetti lo staff di Crak ha fatto qualcosa di veramente innovativo, a partire dal modo di concepire un lavoro: a dispetto di altri birrifici in cui a farla da padrone è il birraio rockstar, leader carismatico e ideatore delle miscele, qui è il team a comporre giorno dopo giorno un racconto corale in cui ognuno è libero di esprimersi con un suo suggerimento, un’idea ispirata da un viaggio appena fatto o da una esperienza di vita familiare. Il prodotto finale è ciò che arriva al consumatore, è chiaro, ma non potrebbe esserci una birra di qualità senza il lavoro di un team dove chi pensa alla ricetta ha lo stesso valore di chi la realizza, di chi la serve al tavolo e la racconta o di chi paga le fatture e organizza la distribuzione. Un’orchestra perfetta, quindi, dove ogni singolo strumento ha il suo ruolo fondamentale e ogni accordo può fare la differenza. 


Ti parlavo poco prima del ruolo fondamentale del racconto corale. Ecco, i supporti che reggono le botti della tap room (chiedi una visita perché merita!) sono stati creati a mano da un artigiano che ha lavorato degli scarti di legno e li ha rifiniti passo dopo passo. In questo dettaglio c’è tutto l’amore di Crak per le cose fatte bene, senza tralasciare alcun dettaglio, dall’ideazione alla consegna del prodotto. A raccontarlo è sempre lo staff che mi racconta quanto è stato difficile trovare chi consegnasse a domicilio le loro birre in lattina. Mi sembra un paradosso, proprio nel periodo in cui tutti ci siamo abituati ad avere in giro per il palazzo più corrieri che vicini di casa. E invece, no: è stato difficile trovare chi consegnasse le birre mantenendole a giusta temperatura, senza capovolgerle e senza danneggiare le confezioni. Ecco perché Crak si è dotata di un proprio servizio di consegne: del resto, se ami davvero qualcosa, vuoi che anche gli altri possano apprezzarla nel pieno del suo splendore. 


Ho capito che qui fare birra è una cosa seria, molto seria. Ma con il cibo come siamo messi? Non aspettarti nulla di banale o scontato. L’idea di Crak è quella di mantenere uno stile informale e conviviale in un ambiente pensato per la condivisione, ecco perché la regina del menù è la pizza Briciola. Si tratta di una pizza pensata proprio nelle cucine di Crak che ne detiene orgogliosamente la ricetta esclusiva. Un impasto alto e sofficissimo che ci viene presentato in due varianti: carbonara, per chi vuole osare, e crudo e burrata, il classicone che mette d’accordo un po’ tutti.


Le materie prime utilizzate, è doveroso dirlo, provengono dal territorio e, dove possibile, dalla Farm, sempre di proprietà di Crak. Partiamo dalla pizza Briciola Carbonara che sì, sa proprio di carbonara, con il suo uovo rappreso grazie al calore dell’impasto caldo e il pepe pungente. Tutto è perfettamente equilibrato, dall’impasto, alto e ben alveolato, agli ingredienti che ti rimandano ad un piatto che tutti conosciamo, tutti improvvisiamo e in tanti continuiamo a sbagliare.


La versione crudo e burrata, invece, è ruffiana: il crudo, leggermente salato, ti invita a bere di più e non è un caso se ci viene servito in accompagnamento un bicchierino di PizzaPils (sono bravi, te l’ho detto). Si tratta di una Dry-Hopped Pilsner - 5,0% che richiama proprio la “croccantezza” di una pizza: preparata con il luppolo preferito di casa Crak, il Citra, ha un profumo stuzzicante ma non farti ingannare dalla sua apparente leggerezza perché ti colpirà con il suo retrogusto amaro e deciso. Adesso posso dirtelo: PizzaPils è stata recentemente premiata al Brussels Beer Challenge 2023 dove si è classificata prima tra le American-Style Pilsner. Lo so che ti ho già convinto, ma la mia degustazione ovviamente non finisce qui. 


Dici birra, dici burger. Ecco perché dalla cucina arriva il Manzo Burger, principe della cucina e così invitante da farti venire l’acquolina in bocca. Si tratta praticamente di una limited edition perché ogni giorno ne vengono serviti appena 14 alla Tap Room e altrettanti a Casana. Preparato con tagli di manzo pregiati tagliati a mano, il Manzo Burger è racchiuso in uno scrigno di pane che ha lo stesso impasto della pizza Briciola ed è appena scottato, così da mantenere i succhi della carne e farti sentire tutto il sapore del bovino di qualità. C’è la cipolla cruda ma non ti preoccupare: se andiamo da Crak, limoniamo lo stesso. 


E a proposito di cose poco sexy ma che mi soddisfano, non potevano mancare le Ribs, da mangiare rigorosamente con le mani. Cotte sottovuoto per 36 ore a 63°c, marinate con una speciale salsa barbecue fatta in casa, arrivano al tavolo dopo aver ultimato la cottura in bbq Broiler, così da rimanere sofficissime all’interno ma ben croccanti all’esterno. L’osso si spoglia della carne quasi per magia e non esagero se ti dico che tanta tenerezza per me è commovente. 


Qui siamo strani e il fritto lo assaggiamo a metà e non in apertura, perché ci va così. Il Gran Fritto è la dimostrazione che non tutte le fritture sono uguali. Abbiamo un piatto composto da porcini fritti, straccetti di pollo croccante e mozzarella fritta impanata, serviti con le loro salse di accompagnamento. L’impanatura, dorata e speziata, è la conchiglia che racchiude i preziosi ripieni: la mozzarella è una coccola per il palato, compatta ma rivela la sua anima filante dopo il primo morso, mentre gli straccetti di pollo sono quel sapore intenso e godereccio che ti riporta all’infanzia. I funghi, dal canto loro, sono il tocco gourmet. 


No, non è ancora finita. E meno male, perché una cucina così ricca merita la giusta attenzione. Sempre a proposito di pizza Briciola, se per te una intera pizza è troppa ma hai comunque voglia di assaggiare questo impasto, la pizzaBriciola imbottita è quello che ti ci vuole. Si tratta di una focaccia, nel nostro caso farcita con cotechino cotto a bassa temperatura, caciotta stagionata, fungo Cardoncello, patate arrosto alle erbe aromatiche e maionese al rafano. Non riuscirei ad immaginare nulla di più festoso e natalizio di questo, da provare anche dopo il pranzo con i parenti quando la sera di Natale incontri i tuoi amici per una birretta e che fai, un paninetto non lo assaggi? Perfetta anche da condividere, la pizzaBriciola (che con questo ripieno trovi in menù con il nome di Coconut woman) ti ricorda che sei in un contesto easy dove però l’eccellenza e la ricerca della perfezione sono costanti.


E per i vegetariani? C’è spazio anche per loro e non con la banalissima insalatina. La pizzaBriciola con kabab vegetale, patatine fritte e cappuccio rosso è speziatissima e deliziosa, tanto che ad un primo assaggio non riusciamo a capire che si tratti di una preparazione vegetariana. 


C’è sempre spazio per il dolce e il tiramisù al cucchiaio non potevo proprio perdermelo. Si tratta della versione Crak del classico tiramisù, con savoiardi inzuppati nella birra Calimax che, indovina un po’, è una birra a base di caffè. Ma non di un semplice caffè: è lo staff a raccontarmi che Lencho, amico di casa Crak, ha spedito il suo caffè direttamente dal Brasile ancora verde. Una volta arrivato in Italia, il caffè viene tostato Michele di Caffettin e utilizzato non soltanto per la preparazione della birra, ma anche per l’espresso. Cosa vuol dire Calimax? E’ la parola d’ordine di Lencho: “La vita è Calimax e va vissuta Calimax”, come per dire che ogni attimo va vissuto, sempre con il sorriso sulle labbra e pronti ad accettare ogni sfida...

CRAK Brewery & Taproom
Indirizzo: Via Pontarola, 9 - Campodarsego (PD)
Telefono: 0497423095
 

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scritto da:

Elisa Bologna

Da piccola dicevo di voler diventare giornalista, così tutti avrebbero dovuto ascoltarmi. Crescendo, mi sono resa conto che l’amore per la buona tavola e per il vino avrebbe avuto la meglio su tutto: per 2Night scrivo per bisogno e mangio per passione.

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