L'isola più bella di Venezia è la Giudecca

Pubblicato il 31 ottobre 2016

L'isola più bella di Venezia è la Giudecca

Venezia per un veneziano non è mai solo Piazza San Marrco, e su questo siamo tutti d'accordo. Tuttavia c'è un'isola che troppo spesso viene bistrattata dai veneziani stessi, e che invece può dare vita ad una delle migliori giornate da passare in laguna a spasso tra l'arte contemporanea, i piatti gourmet, e il fulcro della movida cittadina.

Ti racconto il mio itinerario preferito. Prova a farlo tuo e a raccontarmi come è andata.

Ore 10:00 Il vaporetto


Arrivo in Piazzale Roma e prendo il 2, cerco un posto a sedere all'esterno e tiro fuori l'Iphone. Per i prossimi 30 minuti foto a manetta, una partita con la app di Tetris per i 30 anni del gioco, e un paio di post su Facebook per far schiattare chi è rimasto a casa.

Ore 11:00 giro alla Casa dei Tre Oci


All'onore delle cronache qualche mese fa per aver ospitato la mostra di Salgado, è stata finalmente conosciuta dal grande pubblico come merita. Un palazzetto dei primi del Novecento con un bel restauro contemporaneo. Le mostre in corso, che dureranno dal 26 agosto 2016 all’8 gennaio 2017, sono “René Burri. Utopia”, realizzata da Magnum Photos in collaborazione con Civita Tre Venezie e curata da Michael Koetzle, e “Ferdinando Scianna. Il Ghetto di Venezia 500 anni dopo”, curata da Denis Curti

INFO MOSTRE:
Orario: Tutti i giorni 10.00 – 19.00; chiuso martedì
Contatti: 39 041 24 12 332 - info@treoci.org
Biglietti: 12,00 € intero, 10,00 € ridotto (studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni), 8,00 € ridotto speciale gruppi superiori alle 15 persone, 24,00 € ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14), 5,00 € ridotto scuole
Come arrivare: Fermata del vaporetto: (linea 4.1 e linea 2) Zitelle

Ore 13:30 pausa pranzo da Ae Botti


Conosciuta come una delle osterie con le migliori polpette di tutta Venezia, fare la pausa pranzo Ae Botti vuol dire entrare in un pezzo di storia della città. Io, caschi il mondo, voglio le polpette. Mi accomodo nella sala interna, perché la veranda è bella ma nella mezza stagione preferisco il calduccio.

Ore 14:30: Il Redentore


Ritemprata decido di camminare fino al Redentore, attraversando un paio di fondamenda a piedi. Nessuno si ricorda mai che la chiesa del Redentore è un'opera del Palladio e quasi nessuno ci va, salvo per la festa del Redentore a Luglio.

ore 17:00 un gelato da Harry's Dolci


Ritemprata torno verso la punta dell'isola, ma mi fermo da Harry's Dolci, il ristorante di Cipriani alla Giudecca. Mi piace, almeno una votla l'anno, venire qui per una coppa di gelato con la vista sul canale. Il gelato (ma che te lo dico a fare) è sublime.

ore 20:30 cena da Bacaromi o da Aromi



E' il momento di trasferirsi all'Hilton per cena. Il Bacaromi è il ristorante/bacaro all'interno del grande Hotel e ha davvero un rapporto qualità prezzo da non sottovalutare. Si mangia veneziano, ma un po' più chic che altrove. Se invece si vuole strafare (ma è aperto solo fino a settembre) il ristorante Aromi è la punta di diamante dell'aristorazione nell'albergo.

ore 22:00 dopocena allo Skyline


Sabato e giovedì sono le giornate giuste per venire allo Skyline (anche se qualcuno sostiene che è semrpe la giornata giusta). Al sabato l'happy hour dura fino a tardi. Il resto è magia.

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scritto da:

Rossella Neri

Filologa, ma sto tentando di smettere con una terapia d'urto a base di ristoranti. Per passione cucino, scrivo ricette, (in)seguo gli chef e cerco ristoranti capaci di tenere testa alla mia indole ipercritica da signorina Rottermeier.

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