Nel pieno centro di Milano, tra i vicoli, e più precisamente in via Nirone, c'è un angolo che, quando il sole brilla, diventa una delle zone più affascinanti della città. Passeggiare qui è un’esperienza che ti regala scorci suggestivi e strade che sembrano essere incastonate nel passato. Tra queste viuzze si nasconde Cartoline Caffè, un locale che, con il suo stile e la sua atmosfera accogliente, riesce a farti sentire a casa fin dal primo istante. Il suo nome evoca la semplicità e la bellezza di un ricordo felice, proprio come una cartolina inviata da un luogo speciale. Maela, la proprietaria, ci racconta la sua storia e ci svela i segreti dietro il successo di questo piccolo angolo di tranquillità milanese. 

 Come inizia il tuo percorso, Maela? 


Il mio cammino è partito da un ambito completamente diverso. Ho lavorato diversi anni a Milano in studi legali e società di consulenza. Tuttavia, il caffè è sempre stato presente nella mia vita fin da piccola. Ogni sabato, la mia famiglia e io andavamo in torrefazione a scegliere il caffè che avremmo utilizzato durante la settimana. A casa avevamo una macchina per il caffè espresso, di tipo professionale, che mi ha sempre fatto apprezzare l’arte del caffè. Sin da giovane, ho sempre sognato di avere un mio locale, magari sui Navigli, ma il destino mi ha portata qui, a creare Cartoline Caffè, e non potrei essere più felice della mia scelta. 

Cosa ha ispirato la creazione di Cartoline Caffè? 

La mia passione per il caffè è nata anche grazie ai miei viaggi, in particolare quelli nel Nord Europa. Lì ho scoperto un approccio diverso alla caffetteria, un concetto che unisce qualità, cura e innovazione. Questo mi ha spinto a voler creare un locale che fosse più di una semplice caffetteria, un posto che proponesse un caffè internazionale, dove potessi offrire una varietà di preparazioni, metodi alternativi e soprattutto un'esperienza unica, che non si trovasse facilmente altrove. 

Ho notato che la vostra selezione di caffè è davvero variegata. Come riuscite a mantenere un'offerta così completa e interessante? 

Abbiamo una scelta molto ampia, che include diverse estrazioni alternative.  Questa varietà è il risultato di una continua ricerca e studio. Grazie alla nostra partnership con Slow Food, possiamo garantire caffè selezionati e provenienti da realtà che promuovono la sostenibilità. Per noi, il caffè non è solo una bevanda, ma una vera e propria esperienza, un viaggio che coinvolge i sensi. 

E per quanto riguarda la parte gastronomica del vostro menù? Mi sembra che anche qui ci sia molta attenzione ai dettagli. 


Sì, il caffè e la gastronomia sono strettamente legati. Ho voluto che il nostro locale fosse in grado di offrire un menù che accompagnasse il caffè in modo perfetto, ma che fosse anche sano e sostenibile. Il nostro obiettivo è proporre piatti che siano buoni e che rispettino l'ambiente. Utilizziamo solo verdure di stagione e carni provenienti da allevamenti che rispettano gli animali. Abbiamo scelto di non servire piatti come il  l’avocado, che non rientrano nella nostra filosofia sostenibile. Inoltre, la maggior parte delle nostre preparazioni sono gluten free, vegetariane e vegan, per cercare di essere al massimo inclusivi. Ogni piatto ha una storia e un’origine precisa, e questo lo rende ancora più speciale. 

Quindi, la proposta gastronomica copre diverse fasi della giornata, dalla colazione al pranzo. È così? 

Esatto. La nostra proposta è pensata per accompagnare i clienti in ogni momento della giornata. La mattina offriamo una colazione che va dal caffè ai dolci fatti in casa. A pranzo, i piatti sono più completi, e includiamo anche alternative più leggere per chi vuole prendersi una pausa salutare. Nel pomeriggio, offriamo delle merende gustose, e la nostra proposta di mocktail, cocktail analcolici, e sono richiesti lungo tutta la giornata.. 

Ho notato anche che nel vostro locale non c'è musica. Una scelta particolare, ma sicuramente originale. Cosa ti ha spinto a fare questa scelta? 

Sì, è una scelta che può sembrare insolita, ma ha un motivo ben preciso. Ho notato che la musica spesso diventa una barriera tra le persone, che tendono a distrarsi e non si concentrano più sulla conversazione. Senza musica, le persone sono più invogliate a parlare tra loro, a conoscersi. Il mio obiettivo è che Cartoline Caffè diventi un luogo dove le persone si sentano libere di interagire, scambiare opinioni e idee. L'assenza di musica crea uno spazio che favorisce la socializzazione. 

E il nome del locale, “Cartoline Caffè”, cosa rappresenta? 


Il nome nasce con l'idea di evocare un’emozione, un ricordo positivo. Come quando si riceve una cartolina da un luogo che ci è caro, così volevamo che le persone entrassero nel nostro locale e si sentissero a casa, come se ricevessero una cartolina da una città che hanno nel cuore. Ogni piatto che serviamo è come una cartolina, una testimonianza della nostra passione per il cibo e per il caffè. Uno dei nostri piatti, per esempio, si chiama proprio “Cartolina”: è un piatto che raccoglie diverse proposte in cui in ogni ricetta ci sono ingredienti tipici e stagionali da tutta Italia, in un unico piatto che racconta la bellezza del nostro Paese. 

L’atmosfera che si respira nel locale è molto accogliente e familiare. È una scelta che hai voluto fin dall'inizio? 

Sì, è stato uno degli aspetti più importanti per me. Volevo che il nostro fosse un luogo dove le persone potessero sentirsi a proprio agio, come se fossero a casa. Volevo che il nostro locale non fosse solo un posto dove mangiare e bere, ma un luogo dove si potesse anche creare un legame con gli altri. Per questo accettiamo sempre proposte di eventi e attività che stimolino la condivisione, come letture di poesie, corsi di cucina e altre iniziative che possano far sentire le persone parte di una comunità. 

La qualità dei vostri piatti è davvero alta. Come riuscite a mantenere uno standard così elevato? 


Ogni piatto è pensato con grande attenzione. Utilizziamo solo ingredienti freschi e di qualità, molti dei quali provengono da piccole realtà locali che condividono la nostra filosofia. Abbiamo collaborato con vari chef, che ormai sono diventati amici, per perfezionare il nostro menù. Un esempio è la nostra mostarda di pomodori, che abbiamo creato raccogliendo 50 kg di pomodori verdi, grazie alla collaborazione con Il Procacciatore di cibo. La nostra filosofia è quella di proporre pochi piatti, ma molto ben fatti, con ingredienti freschi e di qualità. 

E per quanto riguarda il futuro di Cartoline Caffè, quali sono i tuoi obiettivi? 

Il mio obiettivo principale è continuare a creare momenti di condivisione e di convivialità, che vadano oltre la semplice pausa pranzo o colazione. Vorrei che il nostro locale diventasse un punto di riferimento per chi cerca non solo un buon caffè, ma anche un luogo dove poter trascorrere del tempo in modo autentico e rilassato. Continuerò a curare la proposta gastronomica, cercando sempre nuove idee e ingredienti che possano sorprendere e deliziare i nostri clienti. 

Concludendo, posso dire che questa chiacchierata, accompagnata dal buonissimo caffè di Maela, è stata la mia “cartolina” del mese. 


È stato un piacere enorme raccontare la nostra storia. Ogni giorno in Cartoline Caffè è un'opportunità per fare qualcosa di speciale, per regalare un momento di felicità alle persone. Il nostro locale è il frutto di passione e dedizione, e sapere che le persone lo apprezzano ci rende davvero orgogliosi. Ogni tazza di caffè che serviamo ha una storia, e se siamo riusciti a trasmettere un pezzetto di questa storia, allora il nostro lavoro è ben fatto. 

Cartoline caffè -  Via Nirone, 19, 20123 Milano. T:  0236509490
 

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