Ti sei mai chiesto cosa potrebbe succedere se la tradizione calabrese incontrasse il palato veneto? Ce lo racconta Giovanni, proprietario di Manna Giò: una piccola oasi nel caos cittadino, sia per i suoi ambienti, così caldi e accoglienti, che per la sua cucina casereccia ma al tempo stesso ricercata.

Manna Giò: perché proprio qui e proprio adesso?


In realtà, io sono di origine calabrese e fino a non molto tempo fa vivevo poco distante dal parco della Sila, dove sono nato e cresciuto. Prima di me, è arrivata in Veneto mia moglie, trasferitasi qui per motivi di lavoro. Da lì, un po’ con la voglia di riavvicinarmi alla famiglia e un po’ con il desiderio di riprendere la mia passione per la ristorazione, mi sono dato da fare e grazie ad un amico agente immobiliare ho trovato la sede del mio locale.

Non è stato semplice ma mi sono detto “Perché no?” Male che vada, potrò dire di averci provato. Manna Giò nasce nell’Agosto 2022, supportato anche da mia moglie che ha aggiunto un tocco di buongusto femminile nei dettagli: i centrotavola, l’apparecchiatura, l’insegna in ingresso con i cuori e le frasi motivazionali del locale. Tutto qui è fatto con amore.

Cosa ci dici dello staff?


Ho scelto di dare fiducia ai giovani. Si tratta perlopiù di ragazzi che hanno iniziato questa avventura con me e che, dopo un periodo di prova, hanno continuato. Cercavo delle persone che condividessero la mia idea di fare ristorazione: vivere ogni giorno con il sorriso, pronti ad ascoltare le richieste del cliente. Io per primo cerco di lasciare ogni problema e ogni preoccupazione fuori dalla porta e fare del mio meglio, anche nell’affrontare le critiche che, se ben ponderate, possono solo essere costruttive. Tornando allo staff, in totale siamo in otto: un cuoco e un aiuto cuoco, un pizzaiolo, quattro in sala e io, che amo stare a contatto con il pubblico e controllare che tutto vada per il meglio. Si è creato un ottimo rapporto tra cucina e sala, molto familiare, il che ci permette di lavorare bene e in sintonia.

Questo però non è sempre stato il tuo campo: come hai iniziato ad occuparti di ristorazione?


In realtà, io ho studiato economia e commercio e, prima di trasferirmi in Veneto, lavoravo come contabile per una industria casearia. Mi ero affacciato al mondo della ristorazione con il mio ex titolare, in quanto avevamo una griglieria. Poi ho lanciato una mia hamburgeria, sempre in Calabria, sulla falsariga delle grandi catene americane ma con burger artigianali e materie prime scelte. Alla fine, ho capito che volevo qualcosa di più e trasferirmi in Veneto è stata la svolta che aspettavo.

Parliamo del menù. Piatto preferito e pizza preferita? E perché?



Il filo conduttore del menù è la materia prima di altissima qualità. Ho scelto di proporre un menù di terra per garantire qualità e genuinità del prodotto. Da lì. Ho creato un connubio tra la tradizione calabrese e quella veneta, motivo per cui si può trovare, ad esempio, il radicchio trevigiano con il caciocavallo che faccio arrivare direttamente “da giù”. Il mio piatto preferito però sono gli Scialatelli Mannagiò, una pasta corposa tipica della mia zona, abbastanza porosa, condita con un sugo di funghi, salsiccia, caciocavallo e mozzarella.

Il gusto è deciso e un po’ piccante, come da tradizione calabrese, ma fino ad ora gli ospiti hanno sempre apprezzato e, anzi, mi chiedono di poter aggiungere il mio olio al peperoncino, preparato anche questo in casa. La mia pizza preferita è la Mannagiò, fatta con nduja di Spilinga, mozzarella, capicollo e caciocavallo Sirano Dop. Anche qui, massima attenzione per le materie prime, certificate e controllate personalmente.

E in futuro?

Mi piacerebbe esplorare altre realtà, come il centro storico di Venezia, magari creando proprio un mio brand. Nell’attesa... vi aspetto qui!

Ristorante Pizzeria Manna Giò
Indirizzo: Via Noalese, 67 - Santa Maria di sala (VE)
Telefono: 0413092243

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