Non serve viaggiare dall’altra parte del mondo per provare i sapori autentici della cucina dell’India del Nord. Basta varcare l’ingresso del Maharajah a Firenze, in via Ponte alle Mosse, e trovarsi a vivere in un mondo di colori e profumi da mille e una notte. In questo elegante locale viene portata avanti la tradizione culinaria dell’India del Nord dal ristoratore che per primo in Italia ha portato il forno Tandoori.

L’autentica cucina indiana

C’è solo l’imbarazzo della scelta quando si sfoglia il menu di Maharajah. Ampia la proposta, ottime le proposte sotto il profilo dei prezzi: a pranzo si parte da un menu base di 12 euro con acqua compresa, altrimenti si può optare per menu a 15, 18 e 20 euro. Due i menu degustazione: uno di carne a 35 euro e uno di pesce a 40, oltre al menu alla carta.

Curiosando nel menu

Le specialità tandoori hanno uno spazio importante all’interno delle pagine del menu. Il pollo è da provare, dalla classica versione tandoori chicken al chicken Maharajah marinato con erbe e spezie indiane e al Murg tangri kabab (cosce di pollo marinato con spezie indiane). Per gli amanti delle grigliate c’è la versione tandoori plater e la proposta per i vegetariani. Chi apprezza il pollo trova due grandi classici: il Maharajah chicken tikka masala e il Murg Peshawari in stile Kashmir servito con erbe fresche orientali con la combinazione di peperoni, cipolle e pomodoro. Ampia la proposta di piatti di carne, di pesce e vegetariani.

Per chi apprezza le verdure da provare le melanzane, i cavolfiori e logicamente ceci e lenticchie. Il riso non delude con vari piatti a base di pulao con carne e verdure. Il pane di produzione propria è cucinato nel tandoori: chapati, parantha e nan aromatizzati in vari modi. Per finire in bellezza il gelato (kulfi): diversi i gusti di frutta, il gulab jamun (piccoli babà) e il besan burfi a base di ceci. Ad accompagnare il pasto ci sono vini e birre indiane, oltre al tè e al lassi: al mango, alla fragola, all’ananas, alla banana e perfino alle rose.

Il menu ayurvedico

Merita uno spazio a parte il menu ayurvedico che viene proposto da Maharajah. Il corpo umano, secondo Ayurveda, è composto da tre elementi fondamentali chiamati dosha, dhatus e malas. L’equilibrio dinamico tra i tre elementi aiuta a mantenersi in salute e l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Ecco quindi che il menu propone un’insalata a base di pomodoro, mais, limone, cetriolo, sprout (lenticchie secche) e le lenticchie gialle dal Yellow per cominciare il pasto. Si prosegue poi con le Kofta Malai: polpette di formaggio fresco cucinato con pomodoro, salsa di anacardi e frutta secca e il Khichari: riso e lenticchie cucinate insieme, il chapati (pane integrale) e un dessert di crema di riso.

Maharajah a casa tua

Se preferisci gustare le specialità tandoori e tanti altri piatti etnici a casa puoi prenotare l’asporto o scegliere meglio ancora la consegna a domicilio. Basta telefonare al numero 055 7095362. Altrimenti trovi le proposte di Maharajah anche sulle piattaforme Just Eat e Glovo.

Cucina a vista e arredi da favola

Si sa che anche l’occhio vuole la sua parte: ecco perché il titolare Micky Sehgal ha dedicato molto tempo anche alla disposizione della cucina e agli arredi interni del suo ristorante. Nelle ampie sale del locale fiorentino spiccano i tavoli e le sedie in legno finemente decorati con dettagli in ottone. Caratteristiche le lampade per creare la giusta atmosfera con le luci.

Spiccano quadri e oggetti d’arredo nei vari ambienti e all’ingresso il bancone realizzato con il muso di una vettura di una storica casa automobilistica indiana, Tata e un divanetto realizzato con una Mini Minor. Il colpo d’occhio è tutto per la cucina a vista dove si possono seguire tutte le fasi delle preparazioni.

Un nome che è una garanzia

Micky Sehgal è un nome molto popolare tra gli appassionati di cucina etnica. Vive in Italia da quarant’anni e nel corso di questo tempo ha aperto numerosi ristoranti: a Roma tutti conoscono lo storico Maharajah di Via dei Serpenti. Sehgal vanta un primato: è suo il primo ristorante ad aver adottato il forno tandoori in Italia. Un’esperienza lunghissima nel settore della ristorazione che fa la differenza in menu e soprattutto in tavola. Oggi, ad affiancare Micky nella gestione dei locali, ci sono la moglie e i figli.

Foto di Matteo Rovella

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