Elisabetta Rizzo, la titolare di Oasi Café, è energia pura: sempre in movimento, sempre alla ricerca di qualcosa o di qualcuno e, soprattutto, sempre desiderosa di imparare cose nuove, offrire al cliente una versione continuamente migliore dei prodotti e, in ultimo, ma solo perché cosa più importante, Elisabetta - assieme al compagno Enrico, suo supporto dietro le quinte - vuole (solo) che al suo locale siano tutti felici. Se poi le chiedi cosa questo posto rappresenti per lei beh, i suoi occhi che si illuminano e la sua voce che si fa più roca raccontano già quasi tutto.
 
Eccoci Elisabetta, da dove partiamo? Che ne dici di raccontarci qualche pillola di storia di questo posto?

Certo! Anzitutto va detto che Oasi Café è un locale che qui a Sarmeola esiste pressoché da sempre, non ho ricordi di questa piazza e di questo parco senza il vecchio chiosco che fin da subito si chiamò Oasi. Un punto di incontro insomma per tantissime generazioni di ragazzi, ma anche giovanissimi, che qui hanno mosso letteralmente i loro primi passi, essendo sempre stato qui in questo splendido parco con annesso piccolo parco giochi. Il locale è oggi un vero e proprio bar con una struttura fissa ed un gazebo adiacente che nonostante le molte modifiche fatte negli anni e la creazione di un vero e proprio bar a tutti gli effetti, non ha modificato la sua natura: essere un punto di ritrovo per tutti, qualsiasi sia l’età, la necessità e la possibilità. Sono passati otto anni e mezzo e beh, eccomi ancora qui.
 
Il tuo è un locale per tutti ci raccontavi, è questo anche il motivo di un orario così esteso, ovvero tutti i giorni dalle 7.00 alle 00.00 (tranne la domenica)?

Assolutamente sì. Mi piace pensare a questo posto come il punto di ritrovo di diverse generazioni che per impegni, caratteristiche e disponibilità hanno ovviamente orari e richieste molto differenti. Ecco, qui le puoi trovare soddisfatte tutte: dalla colazione del mattino, fino al pranzo veloce per chi è in pausa dal lavoro, dall’aperitivo passando per la merenda del pomeriggio, le caraffe da condividere per la grossa compagnia o il menù e i palloncini gonfiabili per la festa dei bimbi. Siamo un locale molto poliedrico e ciò mi è oggi possibile anche e soprattutto grazie ai miei collaboratori che coprono dove io non sempre riesco ad arrivare: Marco e Nicolas sono i nuovissimi arrivati che riempiono di gioia e di cocktail il momento dell’aperitivo e della sera mentre Michela e Miriam sono i sorrisi che, assieme a un buon caffè, ti svoltano la mattinata.
 
Un team molto affiatato da come ne parli: credi sia questa la vera forza del tuo locale?

Guarda, mi piace credere di sì. In un momento come quello che stiamo vivendo poi, dopo una pandemia che ha veramente messo in ginocchio l’intero settore e una guerra oggi, che mette a rischio tutto quello che abbiamo e che diamo spesso per scontato, credo che poter contare su qualcuno di cui ci si fida, ma anche più banalmente che sa fare il suo lavoro e lo sa fare con gioia, passione e il sorriso stampato in volto sia una grande cosa. Ho la sensazione che i nostri clienti vengano da noi sì perché ogni giorno cerco di offrire il miglior prodotto al giusto prezzo, sì perché la mia è una cucina completamente espressa che non fa uso in alcun modo di prodotti pronti, sì perché i cocktail qui sono una bomba, ma anche e forse soprattutto perché sappiamo accogliere le persone e farle stare bene. Credo che questo sia importante, e credo che il cliente lo noti e ci scelga apposta.
 
Già che li abbiamo qui (Marco e Nicolas, i due bartender del locale) te li posso rubare per sapere qualcosina in più sui cocktail che proponete?

Elisabetta: Assolutamente sì, erano otto anni che aspettavo di trovare due persone adatte per il serale come sono loro!
 
Marco: Diciamo che siamo qui da molto poco, ma anche in pochissimo tempo (poco più di un mese) abbiamo già fatto grandissimi passi in avanti offrendo ai nostri clienti ottimi cocktail sia per l’aperitivo, sia perché no, per il dopocena. Abbiamo moltissimi gin e facciamo ancor più gin tonic, che è forse il cocktail che ci viene maggiormente richiesto (attualmente abbiamo anche inserito in bottigliera un gin ai frutti rossi che sta letteralmente spopolando) e poi facciamo tutti i grandi classici e alcune rivisitazioni personali. Abbiamo “Oasi Drink” che è realizzato con Montenegro, Aperol e Ginger Beer o, altra cosa che piace tantissimo lo spritz “verde” con il P31 che non è molto semplice da trovare in giro. Abbiamo poi creato un ghiaccio “blu” che ci facciamo in casa, un prodotto che a seconda dell’acidità del drink fa diventare il cocktail nelle tonalità del blu e del viola. Il risultato? Un pazzesco Moscow Mule blu.
 
Nicolas: Possiamo dire che la strada è ancora lunga, abbiamo iniziato da pochissimo ma vediamo che i nostri clienti rispondono già alla grande. Ci piace proporre cose semplici, senza strafare, ma al contempo miriamo a offrire qualcosa di diverso al cliente, qualcosa che magari in giro non trova. Ecco perché come diceva Marco curiamo molto la ricerca delle bottiglie sì, ma aggiungerei io anche il discorso della presentazione del cocktail. Ci piace che ogni bicchiere sia sempre curato in ogni dettaglio, bello da vedere e perché no, magari anche con qualche piccolo frutto o dolciume da assaporare.
 
Oasi Café,
Viale Po, 31/a - Sarmeola (PD)
Tel. 0496892408

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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