Nel paese natale di F.F. Coppola, a pochi chilometri da Matera, La Mangiatoia si presenta come un locale caratteristico, ricavato da un antico ricovero per animali. Ridisegnato e ristrutturato, ha mantenuto alcuni elementi caratteristici, come l'antico pavimento in pietra e le alcove per il fieno, gli archi del soffitto e degli ingressi, trasformandosi, infine, in un bozzetto d'autore. È impossibile non sentirsi i benvenuti e l'odore proveniente dalla cucina delizia il senso del gusto come una carezza. Non rimane altro che sedersi e assaporare, perché, in locali come questi, il cibo ha una musica tutta sua e le papille gustative fanno festa.

Il menù e i sapori della terra



Non appena si varca l'ingresso de La Mangiatoia, uno splendido bancone a vista dona il suo benvenuto ai clienti e diventa subito chiaro quale sia la specialità del posto. Tuttavia è un piacere scoprire che il menù cambia ogni giorno, testimoniando un fattore fondamentale: l'alta qualità delle materie prime. Non c'è nulla di precotto e, se gli ingredienti non sono a chilometro zero, vantano comunque una provenienza tutta regionale. Dai latticini di Gorgoglione (MT), ai salumi di suino nero Casa Rago di Miglionico (MT), la genuinità ha il sapore della terra e del lavoro fatto con cura e dedizione. Gli antipasti sono un inno alla tradizione e al gusto, spaziando fra i taglieri di salumi misti e formaggi, carpaccio di funghi porcini del Pollino e di filetto di scottona. Questi sono i piatti del giorno, ma i capisaldi della cucina de La Mangiatoia sono sempre gli stessi, ossia ricercatezza e qualità delle materie prime. La pasta è fresca e biologica, servita secondo i gusti della tradizione: strascinati con porcini, cavateli con salsiccia pezzente e pecorino di Forenza, oppure paccheri con baccalà, ceci e ciliegino.

La vera specialità de La Mangiatoia



Tuttavia, ciò che non può mancare nell'ordinazione è sicuramente un secondo di carne. Qui, la carne non compone soltanto un piatto, ma rappresenta un vero e proprio culto. Frollata per trenta/quaranta giorni, la si propone a vista, etichettata e conservata nella maniera che si conviene, testimoniando la sua freschezza e qualità anche al cliente più sospettoso. In qualsiasi modo la si proponga, infatti, diventa un'opera d'arte, sia che serva per fare il ragù con la carne di bovino podolico, che le braciole da immergere nel sugo. L'acquolina in bocca è assicurata e le proposte del giorno fanno davvero gorgogliare lo stomaco: guancette di maialino nero con porcini, picagna di angus, agnello nostrano arrosto, stinco di maiale con porcini, costate di carne frollate al banco e tanto altro, sempre arricchito da contorni gustosi che prevedono funghi del Pollino, peperoni, cipolle e zucchine del posto.

Soddisfare il cliente prima di ogni cosa



Tuttavia, sebbene la specialità del locale sia la carne, nessun cliente andrà via insoddisfatto, anche chi segue altri tipi di diete. Per i vegetariani, infatti, sono previsti primi e secondi a base di verdura grigliata o condita con l'olio locale, senza mai perdere l'attenzione al gusto che contraddistingue ogni piatto. Perché, a seconda di cosa si preferisca, presso La Mangiatoia, è davvero impossibile non sentirsi rinfrancati da un servizio che è palesemente dedito alla soddisfazione del cliente. Non da ultimo, poi, coccolarlo con una carta di vini che propone etichette dal gusto regionale, per fare degli esempi: prodotti della Masseria Cardillo, tra cui spicca il Primitivo, l’Aglianico e, non da ultimo, l'Alibante, dei vigneti del Gaudello (MT). Nulla è lasciato al caso, insomma, curando i particolari di un menù studiato per far venire il sorriso a chi lo consulta e un sospiro di appagamento a chi lo chiude dopo aver ordinato il dolce, anch'esso di produzione locale.

Raccontare de La Mangiatoia

 



C'è una differenza tra "mangiare" e "pranzare e/o cenare" e, in quest' osteria-braceria, appunto, si "ascolta" il cibo. Come ogni cosa frutto di sacrifici, tempo e dedizione, le materie prime destinate alla cucina raccontano la storia dei luoghi in cui sono nate, fondando quel sacro rapporto di fiducia che si instaura tra venditore e cliente, tra chi accoglie e l'ospite. Presso La Mangiatoia questa specie di contratto simbolico è presente in ogni cosa, dal bancone a vista, ricolmo di salumi, porchetta, formaggi e funghi, alle bottiglie di vino esposte in modo ordinato in una delle antiche alcove. Nulla viene nascosto e tutto parla da sé con la semplicità e l'autenticità che contraddistingue tutto il locale, persino il bagno, una chicca ricavata nell'antica pietra per essere arredata con gusto ed eleganza. Ci si sente a proprio agio, qui, dove tutto ha il sapore della pietra, della storia e della buona educazione, perché, come si suol dire, la cucina è una storia d'amore: ci si innamora, cioè, dei prodotti e poi delle persone che li cucinano.

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