Mangiare a testa in su guardando la cupola. Basta alzare lo sguardo.

Un movimento spontaneo quando si sorseggia un buon vino, che all'Osteria del Fiore di Firenze diventa un concentrato di piacere. Il vino, naturalmente, è toscano (almeno 8 volte su 10) e accompagna in genere un piatto di pici, una bistecca o una zuppa tipica. Perché chi si ferma a mangiare qui fa una vera propria full immersion nella fiorentinità, in un autentico abbraccio fra la bellezza della cattedrale e i sapori della cucina tradizionale.

Fra il campanile e la cupola del Duomo


Sedersi a uno dei tavoli esterni dell'Osteria del Fiore, situata all'angolo fra piazza del Duomo e via dello Studio, vuol dire guardare un orizzonte di impareggiabile bellezza, avente come colonne d'Ercole da un lato il campanile di Giotto e dall'altro la cupola del Brunelleschi. In mezzo, il fianco meridionale della cattedrale, il primo a essere innalzato, con la sua sfarzosa decorazione a marmi policromi, la Porta del Campanile e quella dei Canonici (e le loro lunette), gli "occhi" della navata centrale e la bifora di Arnolfo, fino alla prima delle tre absidi prismatiche.

La location e il tavolo migliore


All'interno, suggestioni antiche - come la tovaglia a quadri - si affiancano a elementi di arredo più moderni. Chi può scegliere, però, si piglia il tavolo con vista cupola e possiamo ben capirlo. Non capita tutti i giorni, del resto. Tutt'intorno, è un trionfo di vini, quadri e toni che vanno dal bianco al verde al rame dei lampadari. All'ingresso, da poco, c'è una vetrina con le carni che fa il suo “dovere” attirando i turisti in cerca di tentazioni.

Gli antipasti e la pasta fresca


Fra gli argomenti più gettonati, in un menu che cerca di parlare a ogni tipo di palato e di preferenza, ci sono i ricchi antipasti e i primi piatti, un vero e proprio trionfo della pasta fresca. La lasagna di carne, i pici alla Carbonara e gli gnocchi alla Sorrentina sono i grandi classici, le Tagliatelle ai porcini e le Pappardelle al cinghiale i piatti dall'impronta più caratteristica.

Chi (a) brace acconsente: bistecca e...


La vetrina sulla destra, nell'ingresso, è un invito troppo suadente per resistere al piacere di una bistecca. Che sia Scottona o Chianina IGP, nella costola o alla Fiorentina con filetto, quella dell'Osteria del Fiore ha più di qualche seguace. Così come le altre specialità alla griglia, dai filetti di Chianina IGP o Scottona femmina alla tagliata di manzo, passando per la lombatina di vitella al filetto sceltissimo.

Secondi piatti e specialità, non solo regionali


Non solo griglia: gli aficionados della carne trovano all'Osteria del Fiore anche una serie di specialità, in primis toscane come il Peposo alla Chiantigiana e l'Ossobuco di vitella alla Fiorentina, ma anche Filetto al gorgonzola, brandy e noci. Il tartufo sposa carpacci, primi piatti e filetti e non mancano le specialità di pesce, dalle Linguine all'astice agli immancabili Spaghetti alle vongole. Soprattutto d'estate, le zuppe passano il testimone alle insalate, mentre la pizza è evergreen.

Nella carta dei vini trionfo toscano


L'interessante carta dei vini è un omaggio al territorio: un buon ottanta per cento è toscano, dal Chianti Classico alla Gran Selezione, passando per il supertuscan Modus di Ruffino e il Morellino Santa Maria di Frescobaldi. E poi i Brunelli, i Nobile di Montepulciano, i bolgheresi dal Bruciato di Antinori all'Ornellaia. Tra i non toscani immancabili Amarone, Barolo e Barbaresco, mentre fra i bianchi i top sono Benefizio Pomino, Frescobaldi Riserva e il Cervaro della Sala di Marchesi Antinori.

Lo staff: Vilson e Simone


Ai fornelli dell'Osteria del Fiore c'è Simone, 28enne di Pontassieve, che diletta gli ospiti del locale con i capisaldi della gastronomia fiorentina, con qualche incursione su piatti di respiro nazionale. A dirigere quest'indirizzo ci sono invece Vilson e Menti, manager con una lunga e qualificata esperienza nella ristorazione.

  • RECENSIONE
  • RISTORANTE DI CARNE
IN QUESTO ARTICOLO
×