Chi l'ha detto che bisogna scegliere fra il piacere di una bistecca alla Fiorentina e quello estetico di una visita al museo? Meglio entrambi, direte voi. E nel centro di Firenze questa primavera è nato un locale che racconta “sua maestà” la bistecca in una nuova chiave, sintetizzando bontà e bellezza, arte e ciccia, nel segno della qualità (dalla carne al servizio) e dell'ironia. Si chiama proprio Museo della Bistecca e si trova nel cuore della Firenze rinascimentale, in via dei Lamberti accanto a quella stupenda testimonianza storica e artistica che risponde al nome di Orsammichele.

Allestimenti museali per la papabile candidata UNESCO


La bistecca è protagonista assoluta di questo “steak museum”. E tutto il suo “mondo” è pensato come un'opera d'arte, dall'ingresso al momento del servizio e della degustazione. In questo progetto elaborato dall'agenzia comunicazione napoletana Molaro Graphic, l'ispirazione museale si declina negli essenziali e indovinati allestimenti che mettono la bistecca al centro dell'attenzione. Sin dalla prima veduta d'insieme, nel locale si è conquistati da archi e cornici, contrasti forti fra le varie tonalità utilizzate – carminio, beige, verde bosco, cacao - e di complementi d'arredo legati al mondo bovino. Del tipo: un ospite che entrasse qui senza conoscere il nome del locale, lo chiamerebbe proprio Museo della Bistecca. Oppure Steak museum, Musée du steak, Mouseío brizólas, Sutēki hakubutsukan (e se siete greci o giapponesi ci perdonerete la grafia occidentale).

Quadri e sculture ispirati a mucche e vitelli


Mucche e vitelli diventano insoliti protagonisti di opere d'arte ispirate a quelle rinascimentali, vestite con abiti d'epoca in veri e propri ritratti incorniciati, che riportano con la mente a duchi, duchesse e altri aristocratici dell'epoca. Qua e là, mezzene che sbucano dalle pareti e vitelli dorati appesi al soffitto, in un continuo incrocio fra cultura e gastronomia, arte plastica e cucina, in ogni elemento del locale. Fino all'impiattamento, studiato e curato in ogni particolare. 

Il macellaio-performer, la vetrina delle carni, i vini in cornice


Di grande impatto, all'ingresso, è la presenza di un macellaio che racconta la storia e le caratteristiche delle carni, anticipando l'esperienza sensoriale della degustazione. Dietro di lui, la luminosa vetrina di “Butcher's Art” con le carni di 15 razze proposte dal locale. Ce n'è per neofiti e per intenditori: dalla Prussiana all’Angus irlandese, dalla Frisona danese fino alla Simmenthal e alla Rubia Gallega, senza dimenticare la tagliata di Wagyu di provenienza Australia, UK e Giappone. Dopo la vetrina, sempre sulla destra le magniloquente parete di 30 cornici con i migliori vini italiani, di fronte alla quale a catturare la curiosità è la vetrata ispirata dal Picasso, in chiave bovina, e due nicchie con dipinti a tema. Anche la sala principale è allestita con edicole che ricordano nelle fattezze e nelle tonalità ambiti espositivi e museali.

Le tre experience dedicate e le specialità della casa


Chiaramente, non dimentichiamolo, il Museo della Bistecca è prima di tutto un ristorante con un culto della qualità che porta questo simbolo della cucina fiorentina – proposta per la candidatura a patrimonio UNESCO – a livelli notevolissimi. L'ampia varietà di scelta fra assolute eccellenze fa venir voglia di provare questo, quell'altro e quell'altro ancora. Per chi ha stomaco capiente, il Museo della Bistecca propone tre “experience” dedicate rispettivamente alla Chianina, al Tomahawk e alla Sashi finlandese e composte da altrettanti piatti. Costate, filetti (anche alla Rossini) e tagliate, ma anche altre specialità di carne come l'ossobuco alla Fiorentina, il peposo dell'Impruneta, l'hamburger di Chianina.

Un'esperienza unica per neofiti ed esperti


E siccome l'attesa aumenta il piacere ma, a volte, va impegnata, ci si può affidare agli antipasti della casa che vanno da quelli tradizionali (crostini misti, antipasto toscano, gran tagliere del museo) a quelli di più ampio respiro come i fiori di zucca fritti, il prosciutto crudo con melone o mozzarella di bufala, più un'accurata selezione di piatti di mare. Ma il ricco menu prevede anche primi piatti (anche di pasta fresca), con specialità al tartufo, ai funghi porcini e proposte di mare, così da essere friendly per tutti mentre regala, agli aficionados della bistecca, un'esperienza unica nel suo genere.

Museo della bistecca
Via dei Lamberti, 5 50123 Firenze (Fi)
Tel: 055290253

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